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Prende in mano il microfono e chiede di mettere la base di Max Pezzali ''COME MAI''.

No, ecco un altro che mi rovina una delle mie canzoni preferite, non voglio!

Ora stacco il microfono, ti prego, quella canzone no!

Lo sconosciuto si schiarisce la voce, sembra nervoso, ''ecco sta zitto e sparisci'' penso.

''Scusatemi sono un po' nervoso. Valentina, questa canzone è per te...''

Mi giro lentamente e lui parte a cantare.

Lo guardo e inizio a tremare. Sento che Ale mi toglie il vassoio di mano.

Sono immobile, il cuore inizia a battermi sempre più veloce.

Mi manca il respiro,non riesco a muovermi.

Dopo un po scende dal palco cantando e si avvicina.

Sono bloccata. Non riesco nemmeno a seguire la canzone.

E' ad un passo da me, la canzone finisce.

Si toglie il cappuccio della felpa. Mi guarda con i suoi occhi azzurri come il cielo:

FEDERICO!

Io sono ancora paralizzata, credo di essere sbiancata.

Lui mi sorride timidamente : " Ciao sono Maria. C'è posta per te!''

Faccio fatica a parlare, mi sento osservata da tutti i presenti.

Presumo di essere scioccata balbetto: ''Maria?! Eri tu? Ma..ma .. come fai ad avere il mio numero di telefono? Come ci sei arrivato qua? Non capisco più niente!''

Dietro le mie spalle sento la voce di mia sorella.

Mi giro di colpo e la vedo attaccata al collo come un koala a Ben e dietro a loro la mia famiglia:

''Vale devi imparare ad ascoltarmi! Te l'ho detto minimo tre volte che gli ho dato io il tuo numero! Fede mi ha chiesto chi eri e perché lo guardavi male. Gli ho detto che era meglio te lo chiedesse direttamente e gli ho scritto il tuo numero. Poi tu una sera mi hai passato il telefono pensando fosse Fra. Lui mi ha spiegato che non gli credevi e che voleva conoscerti. D'accordo con mamma, lo abbiamo portato qua e ti abbiamo fatto una sorpresa. Sinceramente a me interessava ci fosse Ben, lo ammetto!''

Mentre parla con me continua a passare la sua mano nella testa di capelli rosa di Ben.

Lui cerca di spettinarla, lei lo guarda male: ''Smettila, che mi spettini , sono andata dalla parrucchiera per farmi bella per te accidenti!''

Scoppiano a ridere tutti, sento una mano prendere la mia. Fede è dietro di me.

Si avvicina appoggiandomi la mano sul fianco, sotto voce mi dice:

''Stai molto bene con i capelli lisci, ma io da distante quel giorno ho notato per prima i tuoi capelli ricci e la tua maglia rossa. Scusami se ti ho messo in imbarazzo,ma quando ti sei avvicinata non sono riuscito a fare a meno di trattenerti sul palco. Avevo solo la scusa della foto per fermarti. Non mi sembrava neanche vero che tua sorella mi avesse dato il numero. Avevo paura fosse sbagliato e di fare una figuraccia con qualcun'altra quando ti ho chiamato. Posso avere almeno la possibilità di parlarti un giorno con calma?''.

Mi giro e mi perdo nei suoi occhi nuovamente, chi glielo spiega che penso di avere avuto un colpo di fulmine invece? Non sono molto credibile accidenti.

Alzo la mano e gli accarezzo come una stupida la guancia pensando che è cosi strano che possa essere la per me.

Vedo mio papà avvicinarsi e con tono misto tra l'alterato e l'ironico ci dice: '' Hei hei ragazzini calmi tutti. Bea scendi subito dalle braccia sue e tu Vale allontanati da lui che inizio a innervosirmi. Devo capire bene ancora cosa è successo stasera''.

Ben e Fede ridono e chiedono scusa a mio papà.

Tommy si avvicina a mio papà e gli dice: '' Giusto e poi io devo ancora capire chi sono questi due. Comunque abbiamo cantato meglio io e te Franci! Perlomeno abbiamo fatto sorridere tua sorella. Quando ha cantato il biondino è sbiancata, poi è diventata rossa e momenti rovescia tutto. Poi so che quella canzone alla Vale non si deve toccare. Uno a zero per me!!!''

Gli arrivano contemporaneamente due pugni sul braccio. Uno dalla Bea e uno da me. Mentre tutti gli altri ridono.

Vedo Ale avvicinarsi velocemente salutando i mie: ''Vale, ragazzi, il capo ha detto di farvi andare di la che vi deve parlare.'' La seguo con loro ed entriamo nel retro dove ci sono alcune stanze dove ci cambiamo e l'ufficio.

Ale li guarda sorridendo:'' Scusatemi sono Alessandra, un'amica della Valentina, è un piacere conoscervi.'' Si gira verso Ben e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi lo prende per mano : ''Ben scusami,vieni con me per favore, lasciamo soli loro due finché non arriva il capo.''

Ben serio da una pacca sulla spalla a Fede :''Fra' ci vediamo dopo, comportati bene.''

Ale apre la porta dell'ufficio, mi spinge dentro con Fede e mi sorride sorniona.

Chiude la porta, faccio un passo indietro.

Inciampo e perdo l'equilibrio finendo addosso a Fede.

Lui per non farmi cadere mi abbraccia da dietro e mi sorregge.

Sento il suo respiro tra i mie capelli.

Non parliamo, non so per quanto restiamo fermi cosi, mi scosto e mi giro di colpo.

Sembra quasi in imbarazzo, mi guarda e dice: '' Io non so più cosa fare. Aiutami ti prego, non rispondi e mi stai guardando in modo strano. Non mi è mai capitato una cosa del genere credimi. Mi sento veramente un cretino in questo momento.''

Mi avvicino. ''No, no scusami tu. Sono ancora sorpresa da tutto, semplicemente. E' tutto cosi assurdo. Sono confusa, imbarazzata. Ti ho scambiato per tutti senza capire che eri tu sul serio. Sono una cretina io accidenti. Che figura di m... ma come facevo a credere che eri tu sul serio? ''.

Mi sorride: ''No non lo sei. Io ho dato per scontato che avessi ascoltato tua sorella, ed ero confuso dalle tue risposte. Poi parlando con lei ho capito. Volevo fermarti sotto casa il giorno dopo, invece come uno scemo ti ho seguito spaventandoti e sono andato via. Ben mi ha convinto ad ascoltare tua sorella per stasera, ma temo di aver fatto peggio. Scusami. Non mi odiare per averti messo in imbarazzo.'' Imbarazzo?! Odiarlo?

No non è proprio odio quello che provo.

Mi avvicino, vedo che lui è confuso. Mi prende le mani, alza gli occhi verso il soffitto e poi mi guarda. Lo osservo in silenzio. E' bello accidenti. Stramaledettamente bello e il profumo che ha addosso è fantastico. '' Accidenti Valentina di qualcosa!'' Presa da uno schizzo di pazzia gli do un bacio veloce sulle labbra, sento un brivido scendermi giù per la schiena. Abbasso lo sguardo e diventando rossa, mi pento subito di averlo fatto. Non ho il coraggio di alzare lo sguardo.

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