8

639 21 0
                                    

    8

Resto ferma con il cuore in gola, le gambe ancora mi tremano.

 Osservo la macchina che si allontana e la tentazione di fermarla è tanta.

'' Vale tesoro vieni? Pensi di farcela a finire la serata? Madonna santa che faccia hai?  Ah sorriso ebete, ho capito. E' proprio bellino dal vivo. Anche il suo amichetto non è male, ha quel non so, come posso dire?! Lascia stare, andiamo su muoviti che dopo mi racconti.''

Respiro a fondo e cerco di tornare dentro a lavorare.

Rientro e per un po mi sento osservata.

Finalmente finiamo.

Il capo si avvicina e mi guarda con aria maliziosa: ''Valentina buona serata e salutami i tuoi amici. Ringraziali visto la pubblicità gratuita che mi hanno fatto.''

Scappo fuori seguita da Alessandra. Saliamo nella sua macchina.

''Dai Vale racconta.''

Le spiego tutto e lei parte a saltellare mentre guida, lanciando i suoi soliti urletti da pazza.

''Sii forte.Ti piace! Lo avevo capito subito il giorno dopo che l'hai visto, ti conosco troppo bene. Anche tu a lui altrimenti non si spiega tutto quello che ha fatto. Ora scendi visto che siamo arrivate. Vai a casa muoviti, che ti chiama.'' Mi abbraccia felice e scendo.

Salgo di corsa, apro la porta e vedo la luce in salotto accesa.

''Vale vieni qua per favore.'' Porca miseria papà no, ti prego, non farmi domande che non so cosa dire.

Entro titubante e lo guardo. '' Ciao, ancora sveglio? Scusami, vado a dormire, ci sentiamo domani.''

Mi guarda serio:

'' Vale io non so bene stasera cosa è successo. So che sei grande, ma  non voglio vederti star male. Ok bella la sorpresa, ma guardandovi ho visto altro. La mamma mi ha detto chi è. Non farti prendere in giro, non illuderti resta con i piedi per terra. Non voglio vederti correre dietro ad uno che magari si è solo puntato con te perché non lo guardavi. Questo ha ragazze ovunque maledizione! Scusami, ma non voglio vederti piangere ancora per un ragazzo, lo distruggo se lo fa.''

Lo guardo in silenzio. Azz come farsi buttare giù brutalmente dalle nuvole.

'' Ok papà tranquillo, lo so che non sono nessuno. Non lo conosco nemmeno io. Hai ragione.''

''Vale non ho detto che non sei nessuno! Tu sei bellissima, con un cuore grande, fin troppo sensibile, intelligente. Dico solo che visto cosi sembra bello famoso e .. Ok dai scusami sono solo preoccupato e geloso''.

Lo abbraccio e gli do due baci. Con la coda dell'occhio vedo mia mamma dalla camera che mi sorride, mi fa segno di andare in camera.

Velocemente entro e mi cambio. Mi butto nel letto. Metto in carica il telefono.

Porca miseria papa' potevi aspettare domani per la predica?!

Guardo il soffitto, poi il telefono. Nulla.

Passano tre ore. Non riesco a dormire. Quattro ore. Mi perdo un attimo con il sonno. Mi sveglio di colpo. Guardo il telefono e non vedo chiamate. Sono ormai le cinque.

Ok sono proprio una stupida. Ma non piango, non voglio.

Le lacrime scendono lo stesso. Papà aveva ragione!

Mi butto nel letto, cerco di dormire.

Non riesco e mi alzo, tanto sento rumori di la.

Trovo Papà, mi guarda pensieroso.'' Dimmi che non hai pianto, hai due occhi da far paura!''

''Papa' smettila sto bene.''

Mi saluta e scende per andare a lavorare.

Dalla finestra sento che parla con qualcuno. Mi affaccio e lo vedo andar via cupo in viso. C'è un altra persona girata di schiena davanti al portone. Si gira e alza la testa. Federico!

Mi guarda, allarga le braccia alzando le spalle tutto serio. Fa segno verso mio papà e si porta le mani al collo facendo finta di strozzarsi.

Scendo di corsa le scale e mi ritrovo nel marciapiede di fronte a lui.

'' Vale scusa. Ho rotto il telefono. Non sapevo come fare, ho perso tutti i numeri, non avevo il PC o un telefono di scorta in albergo. Ho tenuto sveglio Ben tentando di contattare la tua amica, ma non rispondeva. Sono uscito appena ho visto luce e sono corso qua nella speranza di vederti dalla finestra. Pero' ho trovato tuo papà. Ehm credo di non essergli simpatico.'' Si gratta la testa guardandomi come un bambino piccolo che ha combinato un malanno.

''Cosa ti ha detto accidenti a lui?''

''Vale non importa, dimmi che non hai pensato che l'ho fatto apposta?''

''Si l'ho pensato accidenti ''.

'' Noo Vale no. Che senso avrebbe avuto? Non sono uno stronzo.''

lo guardo negli occhi ''Come faccio a saperlo Fede? Non ti conosco.''

Lui mi guarda con aria implorante.

Mi arriva un msg nel telefono che ho ancora in mano.

E' Ale, leggo: 'Ciao scusa l'orario, ma QUALCUNO mi ha tempestato di msg e chiamate. Li ho visti ora. Ti giro l'ultimo''.

"Ciao Alessandra sono Ben. Prima che non uccido Fede, avvisa la Vale che non riesce a chiamarla perchè dall'agitazione ha fatto cadere il telefono rompendolo. È fuori di testa e non mi fa dormire. Appena trova un telefono o recupera il numero, la chiama. Se non ci fossimo io e te questi due cosa farebbero? Avanzo baci e birra stronzetta.''

Lo faccio leggere a Fede.

'' Mi credi ora?''

Appoggio la fronte sulla sua spalla e sento che mi abbraccia.

''Vale...sei scalza e solo con la maglietta, fortunatamente un po lunga.''

'' Si Fede e tu hai la maglia al rovescio ''

Iniziamo a ridere entrambi abbracciati. Alzo la testa e lui mi accarezza il viso. Vedo che fa per baciarmi ma si ferma e si guarda alle spalle e in giro.

'' Fede tranquillo non hai fans in giro a quest'ora''

'' No Vale ho paura di trovarmi tuo papà alle spalle altro che fans''

Scoppiamo a ridere nuovamente. Mi prende per mano e ci spostiamo sotto il portone, torna a guardare la finestra di casa mia e in giro. Io continuo a ridere.

''Cosa ridii? Tu non l'hai visto e sentito prima, altro che fans gelose !! Ora stai buona un attimo.''

Mi guarda e mi bacia.

''Scusa Vale questo era solo per salutarti. Ok il bacio era per me, lo ammetto. E' tutta questa notte che lo desidero. Non so come farmi perdonare invece''

''Fede smettila non l'hai fatto apposta. Per farti perdonare direi che il prossimo bacio è solo per me.''

Sorride e mi bacia nuovamente.

Sento la voce di mia mamma al citofono:

''Vale piantala di dar spettacolo di prima mattina, porta su quel povero ragazzo che gli offriamo la colazione.''

In fila per UNA FOTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora