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Andiamo su per le scale ridendo sottovoce con le lacrime agli occhi.

'' Sei sicura che posso salire? Tua mamma come è? Devo preoccuparmi?''

'' Si preoccupati. Dai scherzo, mia mamma in genere è più pacifica di mio papà.''

Fede, appena entra, guarda mia mamma preoccupato.

'' Buongiorno signora. Mi scusi per l'orario. Non volevo disturbare.''

''Ciao Federico, tranquillo. Vale la prossima volta che scendi, cerca di vestirti. Fate colazione e bevetevi un caffè. Io vista l'ora torno un po a letto. Parlate piano, se svegliate Bea sono guai.''

Ci lascia soli e io faccio segno a Fede di seguirmi.

Andiamo in camera mia.

Lascio la porta socchiusa per evitare che mia mamma pensi male.

Fede inizia a guardarsi attorno incuriosito.

'' Vale ti rendi conto di cosa hai fatto? Sono in camera tua. Questo e' il tuo piccolo mondo, la tua stanza. Tuo papà mi uccide se mi trova qui dentro''

'' Fede ma che cavolo ti ha detto mio papà per essere cosi spaventato?''

'' Vale, se un giorno avrò una figlia, io sarò anche peggio. Cose da uomini lascia stare.''

'' Comunque sì, questo è il mio mondo Fede, fatto di confusione, libri, vecchi Pupazzi, CD vari, foto e ricordi vari. Gira guarda e chiedimi quello che vuoi. Se voglio ti rispondo. ''

Mi sorride e inizia a girare tra le mie cose chiedendomi un po di tutto.

Dove, quando sono nata, scuola, hobby, famiglia.

Io, seduta nel letto, lo guardo girare, osservando ogni suo movimento e dettaglio.

La sua voce, i suoi lineamenti, il suo modo di muoversi e parlare.

Si ferma davanti ad una foto mia dove piango abbracciata ad Ale. Sotto c'e' un post-it con scritto '' Ci saro' sempre per te, odio vederti piangere ''.

Fede mi guarda e non chiede nulla.

'' E' la sera che il mio ex Luca, dopo due anni mi ha lasciato. Non ero abbastanza per lui. Ho perso fiducia in me stessa in quel periodo. In tutti i campi. Mi sono lasciata andare. Non riuscivo a studiare pensando di essere stupida, non mi truccavo più perché ero convinta di fare schifo comunque. Ho pianto tanto. Alessandra e tutta la mia famiglia mi hanno aiutato. Adoro tutti e li amo alla follia per l'appoggio che mi hanno dato.''

'' L'hai più visto?''

'' Si. Una sera nel locale dove lavoro, era con una tipa molto bella, decisamente altezzosa e ricca visto come era vestita, quello che voleva lui d'altronde.''

Fede si avvicina e si inginocchia davanti a me guardandomi :

'' Vale si accorgerà da solo cosa ha perso. Credimi ne conosco tante di ragazze così. Tu hai qualcosa di più di loro credimi. Fisicamente mi sei piaciuta subito. Sei bella fattelo dire, ma ho capito dal tuo modo di fare che avevi qualcos'altro che mi attirava, andava oltre alla tua bellezza. Ora inizio a capire cos'è. Mi dispiace averti fatto star male. Ma se non si rompeva il telefono, non sarei mai venuto qua dentro.''

Lo guardo sempre incantata e mentre parla gli sfioro il viso e i capelli.

Mi prende la mano e mi bacia il palmo e il polso. Un brivido mi corre lungo la schiena.

Di colpo si guarda la maglia.

'' Ho ancora la maglia storta accidenti, scusami la giro.''

Si allontana e si toglie la maglia girandosi di schiena.

Ci impiega un po a raddrizzarla perché si è tutta arrotolata per fare in fretta.

Questo mi permette di osservarlo meglio. Vedo altri tatuaggi.

Vedo troppo.

Uff che caldo, vestiti, porca miseria, che è meglio.

Mi metto una mano davanti gli occhi e mi viene un po da ridere.

" Cosa ridi?!? Si sono imbranato stamattina. Prima la metto storta e poi non riesco ad infilarla.''

Tolgo la mano e vedo che è vestito, per fortuna.

'' Fede non ridevo di te, ma di me. Scusami, non mi sei proprio indifferente e sono una donna con i suoi istinti animali che cerco di controllare per ovvi motivi di serietà e buon senso. Ma se tu, maledizione, ti togli la maglia così, perdonami,ma devo chiudere gli occhi e respirare a fondo .''

Si avvicina.

Mi guarda la maglia. Poi il suo sguardo scende sulle mie gambe nude e mi riguarda negli occhi.

''Ok, grazie della tua sincerità. Ma ne vogliamo parlare? Allora nemmeno tu mi sei indifferente, nel caso non lo avessi capito. Sono un uomo con i suoi istinti che cerco di controllare per ovi motivi. Ti ricordo che sei vestita solo con una maglietta scollata che ti copre appena i fianchi, lasciando scoperte le tue bellissime gambe. Prima per parlarti mi sono avvicinato, tu mi sfioravi con le tue dolce manine e il tutto, mi ha decisamente turbato. Con la scusa della maglia mi sono allontanato, ma dall'imbarazzo ho fatto un casino.''

Divento rossa e abbasso lo sguardo, cerco di tirarmi istintivamente giù la maglia.

Fede mi prende le mani e torna a mettersi davanti a me appoggiandosi sulle mie gambe.

'' No non ti vergognare. Vale sei bellissima e maledettamente eccitante senza rendertene conto. Sono felice di sapere che anch'io ti piaccio. E' capitato tutto cosi velocemente ed è andato tutto oltre a quello che avevo pensato o sperato. Io tra un paio di ore devo andar via. Ti prometto che torno, ci sentiamo appena trovo un telefono.''

Lo guardo e per la prima volta in vita mia mi sento veramente bella nonostante il mio stato grazie ai suoi occhi , per come mi sta guardando.

'' Chiudi gli occhi un attimo Fede''

Chiude gli occhi e io appoggio le mie labbra dolcemente sui sui occhi e gli sussurro:

'' Grazie''

Apre gli occhi, li ha lucidi.

''Vale ora io ti bacio e basta, a costo di farmi prendere a sberle da tua mamma se mi vede. ''

'' Fede ti prendo a sberle io se non lo fai.''

Mi alzo, chiudo la porta piano e allungo una mano verso di lui.

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