Tormento

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Elena
Sono chiusa nella mia stanza, piango ormai da ore. Non mi lascerà mai in pace,adesso ha minacciato anche Luca, l'unica persona che ha mostrato un minimo di interesse per me.
Ho paura.
Ogni sera quando chiudo gli occhi rivivo la stessa scena.

Ero a casa un piccolo appartamento, l'unico che potevo  permettermi. Mia mamma era morta qualche anno prima , un tumore se l'è portata via. Lei che era il mio mondo la mia famiglia. Siamo sempre state noi due.
L'uomo con il quale mi ha concepito, è un farabutto, un alcolizzato, giocatore d'azzardo.
Per fortuna ci ha abbandonate quando io ero
piccola.
Edoardo era andato via da poco.
In quel periodo ero fidanzata con lui stavamo insieme da qualche mese. Andavamo nella stessa università, io tramite una borsa di studio, lui grazie ai soldi della sua famiglia. Stavamo bene insieme, avevamo tanti amici, frequentavamo i posti più esclusivi, ma quella notte la mia vita è cambiata.
Se solo avessi guardato dallo spioncino, le cose sarebbero andate diversamente.
O forse no, mi avrebbero preso lo stesso.
Non ho avuto il tempo di capire cosa stava succedendo, erano in due.
Ricordo benissimo.
Uno mi bloccò da dietro, l'altro mi tappò la bocca con un fazzoletto imbevuto di qualche sostanza tossica.
Il buio, è il resto della storia che mi tormenta.
I loro sguardi, le loro mani.

Sento l'acido risalirmi su per la gola, faccio in tempo a raggiungere il bagno, rimetto succhi gastrici, ho paura che torni la "bestia" che mi ha quasi uccisa. Se non fosse stato per Paolo e sua moglie non sarei qui oggi.
Ho ricominciato a vomitare, faccio uno sforzo enorme per tenere il cibo nello stomaco ogni volta che mangio, lo faccio per loro, ma a volte vince "lei".
Non voglio rivedere le mie ossa sotto la pelle, non voglio essere di nuovo uno scheletro che cammina.

Entro in doccia, voglio pulire il mio corpo e la mia mente.

Fuori è buio tra un po' inizia il mio turno in Hotel, entro in cucina, devo riuscire a ingerire qualcosa, se non voglio svenire.

Luca è lì che dorme con Ted vicino.
Vorrei essere una ragazza diversa, vorrei poter flirtare con lui, mostrargli come sono realmente, vorrei poterlo conoscere.

Mangio una mela, ogni morso è una sfida.
Il mio corpo vuole vomitare, la mia forza di volontà no.
Luca apre gli occhi, e il mio malessere come per magia sparisce.

Luca apre gli occhi, e il mio malessere come per magia sparisce

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Mi guarda, vorrei rifugiarmi tra le sue braccia.
Mi da un senso di protezione è come se sapessi che con lui vicina, nessuno potrebbe farmi del male.
<Elena>, ha la voce roca, divento rossa perchè immagino nella mia testa come sarebbe essere chiamata da lui in un'altra situazione.
<Luca>, mi sorride, ho bisogno di un'altra doccia,
<Dammi due minuti e ti accompagno a lavoro>,
<Tranquillo vado da sola>,
<Non era una domanda>, mi viene vicino e fa una cosa che non mi aspettavo, mi stringe a se.
Dopo un attimo di smarrimento ricambio l'abbraccio. Ne avevo bisogno.
<Quando vorrai parlare io sono qua>.
Lo stringo più forte, vorrei raccontargli tutto, ma lo metterei solo in pericolo.
Mi bacia la fronte.
<Aspettami qui>.
Riesco solo ad annuire, e chi ha la forza di muoversi?

Luca
Passeggio sulla spiaggia, ho accompagnato Elena a lavoro, non voglio esca da sola. Sarà un problema appena tornerò a casa, anche se è per tre giorni.
Sento che devo proteggerla, che ha bisogno di me.
Tra qualche giorno rivedrò Camilla, la distanza che ho messo tra noi in qualche modo mi ha fatto bene, o forse è stata la vicinanza di Elena.

Anche se ancora non l'ho capita bene come ragazza, mi sfugge, non si lascia conoscere.
Oggi quando l'ho stretta mi sono sentito completo.
Non so perché l'ho fatto, lei eri lì che mi guardava, aveva gli occhi spenti, ho agito di istinto.
Non mi ha rifiutato, era come se ne avesse bisogno.

Vorrei farle una sorpresa, domani non lavoriamo, potrei portarla a Santorini.
Io non ci sono mai stato, sicuramente neanche lei dato quanto lavora.

Corro nella prima agenzia di viaggio che trovo.
Ho prenotato due stanze nel miglior hotel, scelto le migliori escursioni , ed affittato una bellissima macchina.
Il traghetto l'abbiamo domani mattina alle 8.
Ora devo trovare solo un modo carino per dirglielo.

Ho apparecchiato la tavola fuori in terrazza.
Ho cucinato la pasta al forno.
Ted mi osserva,
<Non guardami così, è una mia amica!
Queste cose si fanno per le amiche no?>.

Mi faccio una doccia veloce.
Sistemo i capelli.
<Ted andiamo!!!!>.
Prendo il cucciolo, si è fatto tardi a momenti Elena finisce il turno.

Elena
Esco dall'aeroporto è trovo Luca con Ted.
Potrei abituarmi a questa cosa!
Gli vado in contro, Luca mi stringe a se.
Gli do un bacio in guancia.
Prendo Ted, che come al solito mi fa la festa.

<Sei stanca?>
<Meno del solito>, gli sorrido.

Apro la porta di casa, c'è un profumo delizioso.
<Hai cucinato?>
<Si, ora vai a metterti comoda>.
Sono senza parole, faccio come mi dice.

Esco in terrazza, c'è il tavolo apparecchiato con una candela accesa al centro, lui è di spalle, guarda il mare.
Il cuore batte come fosse un tamburo.
<Eccomi>, si volta è bellissimo.

Mi sorride,<Accomodati>, mi sposta la sedia

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Mi sorride,
<Accomodati>, mi sposta la sedia.

Stiamo cenando, è tutto ottimo.
<Come mai hai preparato tutte queste cose?>
<Volevo farti una sorpresa>.
<Grazie>, gli sorrido.
<In realtà ho un'altra sorpresa>,
<Devo preoccuparmi?>
<Ahhahahah no, guarda>, mi passa due biglietti.
<Santorini?>
<Ci sei già stata?>
<No, ma non capisco>,
<Semplice due giorni io e te, hotel di lusso, escursioni, divertimento assicurato>.
Non so come dirglielo.
<Luca io non posso permettermelo>.
<Ho già pensato a tutto io>.
<No no, non posso accettare>,
<Elena siamo amici, non c'è nulla di male>.
"Siamo amici", cosa mi aspettavo? Che provasse interesse per una come me?
<Non so che dirti>,
<Non devi dirmi nulla, devi solo preparare la valigia>.
Mi alzo dal tavolo, mi avvicino alla ringhiera.
So che non dovrei restarci male, eppure è quello che volevo essere solo un'amica.
<Elena tutto bene?>,
<Si sono solo stanca, domani partiamo presto ti dispiace se vado a dormire?>,
<No tranquilla! Ti sveglio io domani?>
<Va bene>.
Gli do un bacio e vado in camera.

Sono davanti lo specchio solo in intimo.
Mi guardo, non mi piaccio.
Come potrei mai piacere ad un uomo.
Guardo le cicatrici che mi marchiano il corpo,
mai nessuno mi vorrà.
Sento il bisogno di farlo, vado in bagno, mi inginocchio, le dita sono vicine alla bocca.
<Elena?>, mi fermo, controllo la porta è chiusa a chiave.
<Sono in bagno Luca>, lo sento dalla stanza.
<Volevo chiederti se avevi una telo da mare anche per me?>
<Si tranquillo>,
<Grazie sei un tesoro. Buona notte>
<Buona notte>.
È uscito dalla mia camera, mi alzo da terra.
Sciacquo il viso.
"Che cazzo stavo per fare?".
Scappo dal bagno, mi stendo nel letto.
Penso a qualcosa di bello.
Una sola persona mi viene in mente: Luca.

My revenge is you (spin-off di My end is you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora