"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi,
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprir...
Luca È passata una settimana da quando sono qui, mi sto allenando come faccio ogni giorno.
<Luca sei qua?> <Si Valerio>, <Fatti la doccia, dobbiamo andare in un posto> <Dove?> <Poi u viri>. Trad: dopo lo vedi. Mi da sui nervi, è sempre tutto così, non si può mai sapere prima. Mi preparo per uscire. Lo raggiungo. <Sono pronto> <Amuni picció> Trad: andiamo ragazzi.
Saliamo nella auto, siamo noi due e gli altri uomini. Valerio ha la sua banda, sono ragazzi come lui, li temono tutti, in città chiunque sa chi sono.
In macchina scherzano sulle delle donne che hanno conosciuto ieri sera. Fino ad ora non sono mai uscito con loro. <Ma tu si finocchio?> Trad tu sei gay? Mi chiede uno dei coglioni che è con noi. Provocando la risata di tutti. <Chiedilo a tua madre mi sembra le sia piaciuto l'altra sera>. I ragazzi iniziano ad urlare per la mia battuta. <Ce la discutiamo appena scendiamo dalla macchina> <Con piacere!!!>.
Valerio ferma la macchina, siamo in una campagna in mezzo al nulla. Scendiamo lo seguo . Camminiamo per un sentiero sterrato, alla fine della stradina, c'è un capannone. Tutti intorno sono disseminati dei bersagli. Valerio si volta verso di me. <Questa è tua> mi passa una pistola. La prendo tra le mani, la rigiro, non ne ho mai tenuta una. <Non potevamo andare ad un poligono?> <Luca dimentica la legalità>.
Troppe cose devo dimenticare continuando così.
<Prendi la mira e spara>. Faccio come mi dice, non sono tanto male, ma non riesco a divertirmi come fanno loro. Loro sparano per gioco, io devo imparare a farlo per uccidere.
Cado a terra, il coglione di poco fa mi ha spinto a terra. Mi alzo, pulisco i vestiti sporchi di fango. <Che cazzo di problemi hai?> <Tu mi stai sulle palle>. Gli altri si sono messi intorno a noi. Si avvicina alla mia faccia, <Se voglio ti ammazzo>, non c'è la faccio a stare fermo. Lo colpisco con una testata in volto, si allontana di poco, mi da lo spazio per colpirlo con un calcio nello stomaco. Non capisco più nulla, l'adrenalina scorre nelle mie vene, non riesco a fermarmi, calci, pugni,sto scaricando su di lui il mio nervosismo. Mi bloccano con la forza.
<Basta accussi a lezione a capiu> Tardi: basta così ha capito la lezione. È stato Valerio ha parlare. Si avvicina ad Antonio, ormai è una maschera di sangue. <La prossima volta che provi a toccare uno della mia famiglia ti sparo in bocca>. Si avvicina a me, mi porge la mano. <Benvenuto tra noi>. Stringo la sua mano. Tutti mi danni pacche sulle spalle.
Fermo Giuseppe, <Che significa?> <Hai ottenuto la benedizione da Valerio, ti sei fatto rispettare, hai quasi ammazzato di botte un suo uomo, gli hai dimostrato di avere le palle>. Non so cosa rispondere, ho davvero fatto questo? Che cosa mi sta succedendo? Raggiungo Valerio, <La pistola?> <Tienila è tua, un regalo da parte mia>. La inserisco nella cinta dei pantaloni. <Da sta sera cammini con me! > <D'accordo>. Ora sono sicuro ho firmato la mia condanna.
Elena. È passata una settimana da quando ho sentito Luca, non ci siamo più ne scritti ne chiamati. So tramite Giovanna che è ancora in Sicilia, sua sorella è preoccupata, dice che non le piace la gente che frequenta. Quindi ho avuto la conferma che sta ancora cercando di aiutarmi, non voglio che lo faccia, non voglio che si immischi con la mafia. Questa sera lo chiamo, spero che mi ascolti. Ormai Jhonny è diventato una presenza fissa, anche se tra noi non c'è nulla è sempre vicino a me. Mi accompagna a lavoro, mi viene a prendere, ceniamo insieme, mi sembra strana questa cosa. <Elena c'è un tavolo che deve ordinare> <Vado Paolo>. Mi ero persa nei miei pensieri.
Esco dal bar, mi sento osservata. Mi guardo intorno non vedo nessuno però. <Cercavi me?>, no di nuovo lui. Inizio a tremare, <Non mi toccare o inizio ad urlare>
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<Non c'è bisogno di fare così>, mi allontano. <Non sei felice di vedermi?> <No per niente!> <Ormai sei rimasta sola, ci sono solo io per te. Potresti venire con le buone eviteremmo tante scenate inutili, tanto lo sai che sarai mia>. <Non verrò mai con te!!!>. Un braccio mi circonda le spalle. <Tutto bene ele?> È jhonny. Parla con me, ma guarda fisso Andreas. <Sssiii>. <Stavamo scambiando due chiacchiere> risponde Andreas. Si guardano in modo strano, sembra si conoscano. <Avete finito no?> <Si andiamo via per favore.> <Ci vediamo presto Elena>. Vado via con Jhonny. Mi guarda negli occhi. <Tutto bene?> <Adesso si>. Mi stringe a lui. <Vieni ti porto a casa>.
Sono ancora scossa per quello che è successo. Non posso credere che sia venuto lì, ma la cosa ancora più strana è stato l'atteggiamento di Jhonny, non mi ha chiesto nulla. È possibile che sappia tutte cose? Più che altro come è possibile che non fosse intimorito da Andreas? Chi è realmente jhonny?
Prendo il cellulare, compongo il numero di Luca. Risponde dopo un po'.
Elena.
~Ciao Luca.
Sento musica in sottofondo.
Stai bene?
~Si io si è tu?
Una meraviglia Ahahhaha
Sembra ubriaco.
~Hai bevuto?
Può darsi, cosa vuoi?
~Niente volevo sentirti.
Sento la voce di una donna. Dai luca andiamo di la. Il mio cuore si ferma.
Elena posso chiamarti domani, avrei da fare. Ahahhaha
~Tranquillo non c'è bisogno che ci risentiamo.
Metto giù. Fa male cavolo! Cosa mi aspettavo che stesse male per me? Sono una stupida mi ha detto più volte che per lui sono solo un'amica. Mi seggo a terra, le lacrime bagnano il mio viso.
<Elena> <Giovi>, <Tesoro che succede?> <Llucaaa>. Mi stringe forte a lei, <Che ha combinato?>. Le racconto della chiamata, <Mi dispiace piccola mia, basta non piangere più per lui> <Io lo amo > <Lo so tesoro, ma passerà. Troverai il ragazzo giusto per te>. Io l'avevo trovato per me era Luca, ma evidentemente mi sono sbagliata. Resto così inerme, tra le braccia della mia amica. Piango per un'amore mai nato.
