"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi,
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprir...
<Luca fermati! Elena è viva!> <Non è vero!> <Se non fosse così ti direi io di ucciderlo! È viva ha bisogno di te! Sta arrivando la polizia lascialo a loro e vai dalla tua donna ha bisogno di te! Non sarai di nessun aiuto in galera!> <Sono qua!>. Sentiamo dire. Arriva anche quello che credo si chiami Jhonny. <Luca dammi la pistola e vai da Elena! Ci pensiamo noi a lui!>. Mio fratello consegna l'arma a lui, si avvicina a me. <Portami da lei>.
Corro con l'auto, <Come sta?> <Non lo so! L'hanno portata via, ma era viva!>.
Luca Vedo l'ospedale, non aspetto neanche che accosti, scendo mentre l'auto è ancora in corsa. Corro dentro, fermo un infermiere, mi indica il reparto del pronto soccorso. Li davanti trovo Filippo e Giovanna. Mia sorella mi corre incontro. <Luca come stai?> <Elena dove è?> <La stanno operando> <Come sta?> <È grave, stanno cercando di estrarre il proiettile> Mi accascio a terra, no non può essere cazzo! Perché????? Perché la devo perdere.
Credo siano passate ore, non lo so non ci sto capendo più un cazzo quella luce è sempre rossa. Alessandra è qua insieme a Valerio. Guardo Giovanna, <La mamma?> <Con Tony, è stato colpito anche lui ad una spalla. Luca perché non ti fai medicare!> <Da qui non mi muovo!>.
La luce si spegne, guardo mio fratello. Ho paura! Passa poco tempo prima che si veda un dottore uscire da lì. Mi alzo con fatica dal pavimento. <Come sta?> <Lei chi è?> <Il suo fidanzato>. <Allora, l'operazione è riuscita, dobbiamo aspettare per capire come reagirà il suo corpo, solo se si sveglierà potremmo capire i danni che ha subito>. <Potrebbe non svegliarsi?> <Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarla>.
Giovanna continua a parlare con il dottore io non riesco più a sentire nessuna parola. Mi seggo nella sediolina di plastica, non posso neanche vederla.
<Qualcuno mi spiega che cazzo sta succedendo?> Mi volto Camilla è qui, insieme ad Andrea ed al bambino.
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Si avvicina a me, controlla il mio viso. <Vai a farti medicare!> <No da qui non mi muovo!>. Da il piccolo Francesco ad Andrea. <Allora io sto cercando di mantenere la calma, non ho ucciso mio marito, non ho intenzione di ammazzare neanche te, ma non mi sfidare. Ora tu muovi il culo, ti fai medicare, Elena non ti dovrà vedere così. Dopodiché ci sediamo tutti a tavolino e mi raccontate tutte cose!>.
Credo che non abbia respirato per tutto il tempo in cui ha parlato.
Andrea mi guarda, <Luca fatti aiutare>. Faccio come dicono loro, vado dall'infermiera. Entro nella stanza, mi guardo allo specchio.
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Sono messo male, ma niente in confronto a quello che sta passando il mio amore. Dopo non poco lamentale, riesco ad uscire da quella stanza.
Raggiungo Camilla, le raccontiamo tutte cose dall'inizio. <Quindi tu sei diventato un mafioso, hai un padre, un fratello, Elena ha rischiato di morire, e mio marito sapeva tutto!>. <In sintesi> <in sintesi? Andrea tu sei un uomo morto che cammina e tu!!!!!! Appena Elena si sveglia, vi ammazzo io!!!! Me li faccio io 50 anni di carcere!!!!! Siete dei pazzi! Tutti>. <Hai ragione amore!>. <Ho ragione? Se Elena non si sveglia io chiedo il divorzio da te!>. Ecco mancava l'ultima.
Siamo tutti davanti la porta della camera intensiva, aspettiamo che la mia bimba si svegli. Andrea si siede vicino a me.
<Mi dispiace Luca, mi sento terribilmente in colpa> <Tu non centri nulla, ho fatto tutto da solo.> <Io non sapevo che Jhonny fosse un infiltrato, è stato lui il mio aggancio, inconsapevolmente vi ho spinto nelle sue mani> <Se mio padre non ci avesse tradito non sarebbe successo niente> <Che vuoi dire?> <Lui ci ha spinti a rapire Alessandra e poi non gliel'ha voluta consegnare. Io non ne capisco un cazzo dei ragionamenti mafiosi! Mi sono fidato di lui, lui sapeva che Elena era in pericolo, ma gli interessava solo il suo onore>.
Andrea posa la sua mano sulla mia spalla.
<Elena si riprenderà e sarete felici, lontani da tutto questo male, hai fatto la scelta giusto a consegnarlo all'FBI, non ci saresti stato utile in prigione!> <Mi sento come se avessi fallito, no le ho fatto giustizia!> <Luca ormai era tardi l'FBI era ad un passo da voi. Se ti fossi fatto arrestare quello che ha fatto Elena per te sarebbe stato inutile> <Mi sono fermato solo per lei> <Tu l'hai fatto perché sei un grande uomo, tu e tuo fratello meritate una vita diversa!>
Guardo Valerio è stretto ad Alessandra.
<Si hai ragione, ce la meritiamo>.
Sono passati tre giorni da quando Elena è in ospedale, è stabile, ma non si sveglia. Dicono che è normale il suo corpo ha subito un forte trauma. Mia madre è passata qualche volta, non le abbiamo parlato molto, sa anche lei che in fondo tutto questo è colpa del suo uomo. Per me non sarà mai mio padre. Ho sbagliato a fidarmi di lui, questa volta mia Madre dovrà decidere da che parte stare, se con i suoi figli, o con l'uomo che ci ha traditi. Ho scoperto che lui sapeva che Elena stava collaborando attraverso Jhonny con l'FBI,quindi il bastardo ha fatto in modo che noi rapissimo Alessandra, per ottenere la morte di Andreas. Bastava che lui non ci avvisasse della scomparsa di Elena, e tutto sarebbe andato per il meglio. Noi non avremmo rapito nessuno, l'FBI avrebbe catturato Andreas, ed Elena non sarebbe in un letto d'ospedale. Stringo la mano di Camilla, non mi ha mai lasciato solo un attimo, per fortuna ha fatto pace con Andrea, anche se continua a minacciarlo di chiedere il divorzio.
<Hai intenzione di farmi ricoprire il ruolo di testimone o no?>, la guardo, <Appena Elena si riprende la prima cosa che faremo sarà organizzare il nostro matrimonio!> <Era ora, sto diventando vecchia senza avere nipoti!> <Li avrai tranquilla!>.
Saluto Valerio ed Alessandra, vengono ogni giorno, vedo mio fratello diverso, ha una luce nuova negli occhi. <Notizie?> <Nessuna>. Alessandra mi abbraccia, <Non vedo l'ora di conoscerla>. Arrivano anche Filippo e Giovanna. Siamo tutti qui dietro questa maledetta porta. Poggio la testa sul metallo freddo, dal vetro si intravede la mia piccola. L'unico contatto che ho con lei.
Ti prego amore mio, svegliati torna da me. Non riesco più ad andare avanti così. Mi manchi da morire, mi manca il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo amore. Io non vivo senza te, sono pronto anche a morire pur di starti vicino.
