Valeria's POV
<<Sorpresa!>>
No, non ci credo.
Una figura alta e dalla chioma castana esce allo scoperto, mostrandosi in tutto il suo splendore. Una lacrima riga la mia guancia dalla gioia che sto provando in questo momento, mi sento veramente a casa.
<<Alice?>> Sono perplessa, senza parole.
In un baleno dimentico il passato e il suo comportamento errato: adesso voglio solo che mi venga ad abbracciare per poter nascondere il viso commosso tra i suoi capelli, non voglio che mi vedano in questo stato mamma e i miei fratelli.
Anche se sono lacrime di felicità mi vergogno a mostrarle, non ci riesco. Le mie debolezze le tengo nascoste, così cerco di convincermi a rimanere un po' più seria, evitando di gettarmi a capofitto sulla mia amica come invece vorrei fare. Devo pur sempre apparire arrabbiata, in modo che capisca come mi sono sentita in questi giorni stando sola senza poter contare su di lei.
Tutto il mio ragionamento risulta vano e va in fumo quando Alice mi si butta addosso stritolandomi quasi fino a non farmi respirare. Nonostante tutto non riesco ad allontanarla, anzi, mi lascio trasportare da questo disperato e atteso abbraccio.
<<Valeria!>> urla al mio orecchio, spaccandomi un timpano con la sua voce dal tono alto.
<<Alice!>> La imito, gridando a mia volta, per poi scoppiare a ridere insieme.
<<Mi sei mancata>> ammette, con una nostalgia tale che è impossibile non percepirla dai suoi gesti.
Le braccia cominciano quasi ad addormentarsi per la poca circolazione del sangue, dovuta alla ferrea stretta e agli evidenti ematomi che la mia amica mi vorrà lasciare per tutto il busto.
<<Tu no.>> Tiro fuori la lingua e mi becco un suo pugno sulla spalla, la ragazza senza di me è diventata manesca, sta andando proprio a mala strada.
Tossisco per finta in modo che questo koala appiccicato alla sottoscritta, consenta che i miei polmoni prendano aria. Ancora non riesco a credere che sia qui in carne e ossa, ma il dolore che ho provato è reale quindi mi rifiuto di pensare sia tutto un sogno.
<<Come hai fatto a venire? Perché?>> dico sinceramente sorpresa, scostandola senza che si arrabbi, ma lei comincia a riabbracciarmi più forte di prima.
Morirò per soffocamento oggi, me lo sento. Altro che bronchite asmatica, Alice è molto peggio della malattia che mi ha accompagnata per tutta l'infanzia, perché lei non si scolla nemmeno se mi vede diventare viola in volto.
<<Mi mancavi>> risponde, <<e poi tra poco è il mio compleanno, pensavi lo avrei festeggiato lontana da te?>> Alza la voce, percuotendomi e mettendo a rischio la mia stabilità, oltre che fisica pure mentale.
<<Ehm... a dire il vero sì, ma ora basta spintonarmi che altrimenti mi fai cadere!>> sostengo, compiendo qualche passo indietro.
La mia affermazione non deve esserle piaciuta dato che mi pizzica il braccio.<<Ahi>> mi lamento.
<<Ti faccio cadere per davvero se non mi fai un sorriso a trentadue denti proprio adesso!>> rimprovera la mia amica, mettendo le mani sui fianchi.
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La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19
Romance#10 (17/09/18) su romanzi rosa ⚠️ IN REVISIONE ⚠️ Valeria, diciassettenne dalla vita noiosa che avrebbe preferito di gran lunga rimanesse tale, scorrendo monotona e senza troppe complicazioni, piuttosto che essere totalmente stravolta da un trasferi...