Capitolo 80 ✔️

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Sofia's POV

Ho riflettuto. Alessio non merita che faccia questo per lui. Mi trovo ancora in balcone, anche se la mia testa sta meglio e non vortica più, non ho strani desideri di sentire la mia pelle strisciare sul pavimento giù, non voglio più buttarmi come se fossi un sacco della spazzatura, perché non lo sono. Lui è immondizia, non io. Questo gesto è per i deboli, non per me. Io sono forte, devo esserlo, per me stessa. Sono sola al mondo, posso contare solo su di me e forse su questo ragazzo che ho appena telefonato.

Non vedo il motivo di tanta rabbia, lui è tra le braccia di Valeria, io a breve tra quelle di quel bel romano, semplice. Gli renderò pan per focaccia. Non piangerò mai più per lui. Non so cosa mi sia preso, ma qualunque cosa abbia avuto, ora è passata, quasi del tutto. Però, sento l'incessante bisogno di essere consolata, ma da una sola persona nello specifico. Mi armo di tutta la mia teatralità e ritorno ad avere gli occhi lucidi, pensando a eventi brutti che hanno caratterizzato la mia vita. Ho l'imbarazzo della scelta, non ho alcun problema a ritornare a piangere come prima.

Tanto, cosa provo veramente per Alessio? Solo desiderio di vendetta, per avermi lasciata qui tutta sola e indifesa, ma ancora per poco. Matteo arriverà e mi salverà, non ho dubbi. Per telefono si sentiva che era molto preoccupato, ha capito che volevo farmi del male. Ho pensato al suicidio ma per fortuna è stato un raptus, è passato quasi immediatamente. Sono una brava attrice, saprò come raggirarlo, come ho sempre fatto con tutti, per i miei scopi. Prima la mia voce era vera, mi sono sentita spaesata, fuori luogo.

Le lacrime stavano uscendo per davvero, mi impedivano di parlare. Mi sono sentita come quella maledetta ragazzina, fragile e gattamorta, che orrore. Sarà per questo che ho colpito nel segno, ho smosso la compassione di quel ragazzo che mi ha invitato a non perdere la calma e smetterla di dire sciocchezze, che in quel momento a me parevano più che vere, la cosa giusta da fare. Mi ha chiesto dove mi trovassi e gliel'ho detto, aspetto solo lui per continuare il mio dramma ma stavolta in una recita.

Prima ho mentito solo su dove si trovasse Alessio, ero più che certa che non fosse dal dottore come ha affermato con convinzione. Il fatto che Matteo mi abbia detto che lui sa dove si trova, mi ha un po' scioccata. Certo, è tutto così palese, senza neanche vederli sappiamo che sono insieme da qualche parte a sfociare i loro istinti carnali, ma non saranno i soli, non si devono preoccupare di questo. Non sono né i primi, né gli ultimi a tradire, ma saranno quelli peggiori con i maggiori sensi di colpa.

Il moro è stato colpito e affondato. Di Alessio non mi importa più nulla, voglio vivere dignitosamente, voglio sentirmi libera di osare, libera di urlare. E qualcosa mi dice che riuscirò solo con il mio interlocutore di poco fa. Il mio fidanzato mi sposerà, deve farlo, è sotto costrizione. Ritornerà strisciando, ma non lo perdonerò subito, prima devo tradirlo nell'orgoglio tante quante volte l'ha fatto lui con me. Entro in casa e trovati penna e foglio, scrivo un biglietto, lasciandoglielo sulla scrivania.

Ritorno subito dove ero, faccio un respiro e mi avvio a interpretare la donna incinta ferita nel cuore, accoltellata nel pudore, distrutta mentalmente e abbandonata dall'uomo della sua vita. Non mi viene difficile, perché se fossi una persona normale starei così nella condizione in cui sono, ma ho imparato a lasciarmi scivolare tutto addosso. Reciterò questa parte, facendola veramente mia. Devo essere credibile perché altrimenti non riuscirò a fare ciò che ho in mente, anche se non so ancora bene neanche io cosa.

Non dipende solo da me purtroppo, devo riuscire a sottometterlo fisicamente e soprattutto psicologicamente. Sarà forse l'impresa più importante della mia vita, la più astuta, talmente tanto che non riesco a fare delle previsioni precise. Potrebbe respingermi o assecondarmi, per la rabbia, chi lo sa. Crede di venire qui a impedirmi di suicidarmi, come è ingenuo, ho tutt'altri piani. Bastano quattro lacrime e la voce spezzata per smuovere il cuore di chi nemmeno ce l'ha. È facile ingannare e far cadere tutti ai tuoi piedi, con Alessio è stato semplice ma con lui non lo so ancora.

La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora