Capitolo 62 ✔️

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Alessio's POV

<<Risparmia le tue inutili parole>> sussurra, e io purtroppo odo troppo bene, come se avesse usato un microfono. La sua voce riecheggia nella mia testa, traforandola. Non riesco a pensare lucidamente, mi ha zittito. Non mi aspettavo che una frase del genere, detta da lei, mi avrebbe profondamente ferito, nell'animo. Mi ha praticamente urlato che non valgo più nulla, che tutto ciò che dico è superficiale.

Non ha capito le mie intenzioni, ha frainteso tutto, come suo solito. Ma stavolta l'ha fatto di sua volontà, per negare l'evidenza, per non accettare le mie scuse, perché troppo orgogliosa. Le volevo dire tutto riguardo Sofia, che sono stato costretto e addirittura minacciato per rimanerci insieme. Io non sapevo di questo figlio, è stato una batosta più per me che per lei.

Ho dovuto accettare, non avevo altra scelta. Questa ragazza è cambiata, non è la brunetta di cui mi sono innamorato, quella ingenua e dolce, con un caratterino nascosto che sì sarebbe apparso, prima o poi, ma non usato contro di me. Non mi vuole vedere, non vuole che respiri, che la guardi, che la sfiori: mi vuole morto, perché senza averle chiesto scusa io non potrò andare avanti. Ho perso ogni possibilità di chiederle perdono, mi ha impedito di farlo, non ha più senso continuare a trovare un modo per chiarire.

Non mi posso dare pace, finché non avrò fatto a pugni con il mio rimorso. Cosa potevo mai aspettarmi, dopo ciò che l'ho sottoposta a vedere? Mentre Sofia era seduta sulle mie gambe, ha cominciato ad avvicinarsi sempre di più. Dopo ore di carezze, sorrisi, coccole, mi ha preso il viso tra le mani e io ho ceduto. In quel momento non ho visualizzato la madre di mio figlio, cazzo, ma Valeria! Era lei che stavo abbracciando, confortando tra le mie braccia, riscaldando dal freddo.

Quelle labbra erano le sue, solo così ho messo foga e passione in quello che mi ha istigato a fare. Erano baci interminabili, passionali, attesi. Chi altro avevo in testa se non quell'angioletto? E chi, invece, ora mi ha dato due di picche? Sempre lo stesso diavoletto, che ha mutato la sua forma non appena mi ha visto. Lo ammetto, sono stato un bastardo quando l'ho sentita parlare, accanto a noi. Non mi sono fermato, perché vederla mi avrebbe fatto realizzare di non avere lei avvinghiata al mio viso, come avevo cercato difficilmente di convincermi.

Sono stato un coglione, perché adesso pretendevo pure che mi ascoltasse. Perché mi tratta con indifferenza, se poi lancia quelle battutine velate da sarcasmo che fanno intuire tutto il contrario? Cosa le importa di Sofia, se adesso eravamo solo io e lei? Ha paura a rimanere sola con me? Le alzerei mai un solo dito? Preferirei morire, piuttosto che sfigurarla.

Ha paura di conoscere la verità, non ne vuole sapere più nulla perché non vuole rovinare il suo equilibrio mentale. Così è peggio, perché ha il diritto di sapere come sono andate le cose. Non può stare con quel tizio per sostituirmi, non lo vuole davvero, altrimenti sarebbe rimasta della stessa idea anche se avesse saputo che io la amo ancora, perché è fottutamente così.

Invece lei si convince del contrario, per tenermi lontano dal suo cuore, per non soffrire. Non la posso biasimare, la comprendo ma non l'accetto questa sua idea di tenermi lontano per innamorarsi di un altro, convinta che andrà tutto bene. Anche lei non è stata carina nei miei confronti. Sono rimasto con il magone tutto il tempo quando quei due sono entrati in casa, e mai più usciti. Che cazzo hanno fatto lì da soli? Per almeno mezz'ora? Solo Sofia può testimoniare il mio improvviso cambio di umore. Avevo le mani gelide, che tremavano e non riuscivano a stare ferme, come i piedi che picchiettavano sul pavimento.

Ho avuto tic nervosi come chiudere involontariamente l'occhio più volte, senza rendermene conto. Mi agitavo, guardavo costantemente la porta per vedere se riuscivo a scorgere qualcosa, un minimo dettaglio, ma nulla. Ho sudato, delle piccole goccioline sono grondate dalla mia fronte, Sofia ha pensato potesse essermi salita la febbre. Gliel'ho fatto credere, in che altro modo potevo giustificare il mio subdolo comportamento?

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