Capitolo 26

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Alessio's POV

<<Vorrei allontanarmi da chi mi fa soffrire, se non potrò avere mai ciò che voglio.>> Guardo Valeria pieno di malinconia dentro, dichiarandole questa frase che spiazza pure me perché mi fa ritornare indietro con la mente, a quei brutti momenti che ho vissuto e non vorrei mai raccontare a nessuno.

Purtroppo non serve lasciarli nascosti dietro un angolo della mia mente, perché quando meno me l'aspetto vengono a galla, così come i miei sensi di colpa per stare mettendo Valeria forse allo stesso livello delle altre con cui ho passato la notte quei famosi giorni da dimenticare.

Non voglio che lei sia un rimpiazzo, un divertimento, sento di provare qualcosa di profondo, di innato, mi preoccupo per lei e per quello che penserà mai di me: sono un povero folle che cincischia perché non sa come prendersi ciò che vuole senza ferire nessuno.

Dicevo che mi sarei isolato, allontanato da tutti i piaceri della vita, ma loro mi hanno chiamato e io ci sono cascato dentro con tutte le scarpe, come un vero imbecille.

E lo stesso temo di fare adesso: se mi lasciassi andare alle dolci carezze di Valeria che sta facendo in questo momento per me sarebbe la fine, non avrei scampo, non potrei più tornare indietro se separassi la nostra distanza unendo le nostre labbra in un bacio disperato e atteso da anni, sembrerebbe.

Ho sbagliato a confidare qualcosa di così personale a una ragazza che voglio rimanga solo un'amica, perché ora mi sta guardando con occhi amorevoli, profondi, con sguardo totalmente catturato e assolto dalle mie riflessioni.

Sembra felice perché mi sia aperto con lei, ma non vale lo stesso per il sottoscritto. Se potessi tornerei indietro e svierei questo discorso, spero solo non faccia domande a cui non saprei cosa rispondere.

Fisso le dita che cingono saldamente il mio braccio, come se fosse l'unico appiglio su cui lei si possa aggrappare: percepisco che di me si fida, a tal punto da farmelo notare con tutti i gesti che può, involontari o meno.

Non dovrebbe dimostrare di tenere a me, perché io sono solo una persona crudele capace di spezzarle il cuore, come è successo a tutte le ragazze che sono entrate a far parte della mia vita.

Non solo non vorrei che le accadesse lo stesso per colpa mia, ma nemmeno che venga etichettata da mia madre come una prostituta che se la fa con il figlio, una rovina piani perfetti, come quello che lei aveva in mente facendomi fidanzare con la ricca e dolce Sofia.

Prima devo pensare a come lasciarla senza farle capire che di mezzo ci sia un'altra, e poi magari pensare a come dichiararmi a Valeria dopo che sto tentando di tenerla lontana il più possibile.

Certo, mi crederà un pazzo che non sa prendere una decisione... prima la stuzzico per poi dirle che è meglio stare alla larga, e dopo mi rimangio tutto mettendole il mio cuore a disposizione, insieme a tutto ciò che ho da offrile: solo problemi per le lingue lunghe che avranno da ridire su di noi ma che insieme potremo affrontare.

Riusciremo a vincere questa guerra contro la mentalità di una volta, i figli di genitori importanti non devono stare con quelli del loro livello, perché il solo scopo di mia madre è quello di mantenere alti i numeri in banca, non gliene frega proprio nulla dell'amore...

Spesso mi chiedo se abbia sposato papà solo per la professione, oppure perché gli vuole almeno un briciolo di bene, e ogni volta mi ritrovo a dare conferma alla prima ipotesi, e questo mi rattrista.

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