Capitolo 52 ✔️

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Valeria's POV

<<Chi sei?>> mi sveglio di soprassalto e strofino gli occhi, mi sono sentita toccare la faccia.

<<Non mi riconosci?>> la voce di Matteo arriva chiara alle mie orecchie, ma non sono ancora pronta per vederlo. Tengo gli occhi chiusi e faccio un bel respiro, mettendomi seduta e arrivando a finire pericolosamente vicina a lui. Lo vedo quasi nitidamente e il fatto che riesca a farlo senza occhiali, è un campanello d'allarme.

<<Che ci fai qui?>> bofonchio sorpresa ma ancora assonnata, non mi ricordo neanche cosa stavo facendo prima di crollare nel mondo dei sogni. Ah sì, che stupida, stavo contando le pecorelle per poterci arrivare! Strano che non ho tolto neanche la montatura, ormai fa proprio parte di me, ho il terrore di vedere sfocato anche mentre dormo.

Torno indietro con il busto ma cerco comunque di mettere a fuoco la sua figura. Non riesco granché, dovrei essere a due centimetri dalle sue labbra ma non mi sembra il caso. Saggiamente opto per il bianco B e allungo il braccio, afferrando le lenti. Sbuffo un po' e incrocio le braccia al petto, stavo dormendo così bene...

Adesso avrei bisogno di molta melatonina per riuscire a placare gli ormoni che il ragazzo ha già smosso, aprendo soltanto bocca. Altro che camomille, mi ci vuole una botta in testa per perdere conoscenza come prima e non fare strani sogni, con lui come protagonista.

<<Niente, volevo solo guardarti>> biascica, preso alla sprovvista. Alza una mano e porta le dita sulla mia guancia, accarezzandola in modo dolce, mi sto letteralmente sciogliendo.

<<Al buio, poi.>> Desisto e mi sgranchisco la voce, allontanandomi da quel contatto di fuoco. Accendo la lampada sul comodino e ora vedo senz'altro meglio, non più la sola ombra. Il suo perfetto viso, le sopracciglia scure che delineano gli occhi, il naso simmetrico, quel filo di barba sempre più evidente. Tralasciamo le labbra che sta stuzzicando e che prendono subito dopo la forma di un arco all'insù, mutate in uno splendido sorriso.

È un tentatore nato, mi affascina e poi mi fa credere sia io ad averlo provocato, per avere la coscienza pulita, che astuzia. Abbasso lo sguardo e una busta cattura la mia attenzione, non ci avevo fatto caso prima, ammaliata da tanta bellezza.

<<Cos'è?>> chiedo, indicandola. Lui si risveglia e come se si fosse ricordato il motivo della sua visita, la mette tra noi, affermando:

<<Un regalo.>> Uh, avrà comprato qualcosa ad Alice e vorrà mostrarmelo, per avere un giudizio femminile. Mi sento onorata. Annuisco prontamente, sicura che mi spieghi tutta la storiella dietro questo acquisto, sicuramente è qualcosa che vuole da tempo, chissà cosa sarà e come la renderà contenta.

<<Per tua sorella? Cosa le hai preso?>> parlo piano ma entusiasta, strofinando le mani davanti a me, curiosa. Lentamente gli sfilo la busta e comincio ad aprirla.

<<No>> afferma, coprendo con una mano bocca e mento, ridendo. Non lo riesco a decifrare, lo fa per felicità o perché è in ansia? Sembra quasi una risata isterica.

<<In che senso?>> Aggrotto le sopracciglia e infilo delicata la mano in uno spazio libero, per non rimuovere le graffette pinzate sulla busta. Tocco un tessuto liscio, è un vestito.

<<È per te>> ammette e io mi fermo subito, stranita. Matteo ha comprato qualcosa a me? Per quale motivo? Mi sento subito in imbarazzo, non sono abituata a ricevere niente da nessuno, è strano.

La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora