Capitolo 56 ✔️

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Matteo's POV

<<Fai bene, risparmia la voce per più tardi.>> Sghignazzo subdolo, non resistendo dall'asfaltarla in così cattivo modo. Passo le dita tra i suoi lunghi capelli e le lascio un leggero pizzico sulla guancia, prima che riesca a elaborare la mia battuta. Borbotta qualcosa e cambia espressione ma è ormai troppo tardi per agire, sono già con un piede dentro casa, non può fare più nulla.

<<Oh oh>> esclama Irene, vedendo mia sorella. Questo colore le dona qualche anno in più, temo che qualche ragazzetto possa metterle gli occhi addosso per questo. Sì che non ci sarà nessuno più tardi, al massimo gli altri clienti che appena osano guardare di sottecchi nella nostra direzione, o lei o Valeria, dovranno vedersela con me.

Non si scherza col fuoco, prima o poi ci si brucia, e io non saprei controllarmi in quel caso. Solo il tocco gelido della mia Dea Venere forse potrà calmare le acqua e tranquillizzarmi. Se mi incazzo sono guai, i miei amici che conoscono ogni lato di me lo sanno. La cosa buffa è che posso cambiare radicalmente da così a così.

Dal re degli inferi, potrei risalire a galla e finire in paradiso, grazie al suo innocente sguardo. I suoi occhioni color nutella, profondi come il legame che mi tiene unito a lei. Qualcosa di indissolubile, che è stato capace di farmi rifiutare ogni offerta di sesso che mi è stata proposta, una proprio recentissima. Mi passa anche la voglia se immagino le altre, non mi attirano più come prima.

Io voglio una donna selvaggia con i capelli mossi, la pelle candida e bianca mai violata, ma soltanto toccata dalle mie esperte mani che hanno dato piacere e si sono accontentante di chiunque, prima di lei. Hanno stretto tante ragazze, provocato sublimi spasmi sensuali, ma adesso vogliono toccare una sola persona, e mai più nessun'altra.

Voglio una donna che mi sappia rispondere a tono, tenermi testa, ma che allo stesso tempo diventi rossa dalla vergogna, perché le imbarazza essere al centro dei miei sogni erotici. Una ragazza desiderosa, ma che ha paura delle sue stesse voglie. Una ragazza fragile, che ha bisogno di molte attenzioni che io sono disposto a concederle, se lo chiederà.

Impareremo a capire i nostri reciproci bisogni, ci aiuteremo a diventare l'uno più simile all'altra, più distaccati da ciò che eravamo in passato, prima di capire di avere bisogno di un bacio più che dell'ossigeno. Una ragazza testarda, intraprendente ma dolce, in fondo, come il quadratino di cioccolato da cui tutto ha avuto inizio. Intelligente, solare e bella, che sappia quando parlare e quando rimanere al suo posto, accondiscendente e silenziosa.

Lei ha tutti i requisiti, non le manca niente. Certo, ho praticamente fatto la sua descrizione con occhi invaghiti, non imparziali. Io le posso donare solo piaceri, non dispiaceri inutili come il coglione che si è preso gioco di lei. Con Valeria ha sbagliato persona, non doveva proprio permettersi. Se mi girano le palle lo posso andare a cercare e affrontare di petto. L'importante è che non la importuni più e che la lasci libera di decidere con la sua testa.

Non so se credere o no al nome di chi ha telefonato Valeria poco fa. Era un po' sospettosa, sicuramente è stato dovuto all'ansia di essere in un posto scomodo e nascosto ben poco; lo squillo del cellulare l'ha colta alla sprovvista. Perché mai avrebbe dovuto mentire, non ne sarebbe capace. Va in tilt quando la guardo.

Lo stesso succede al mio membro, diventa turgido al solo visualizzare le sue piccole e perfette labbra che potrebbero avvolgerlo e coglierlo lentamente, fino a fondo. Non intendo solo la bocca, ma qualcosa di più caro e custodito gelosamente, che saprei esplorare con pazienza e senza fretta. Le darò il tempo necessario per conoscerci a vicenda, capire le zone più sensibili che ci danno euforia.

La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora