Mr & Mrs Uchiha

Sopravvivenza

Arrivo di corsa al mio appartamento. Subito prendo il mio portatile e vi scarico le foto di tutti i dossier che ho recuperato a casa di mio padre. Le mani mi tremano per la consapevolezza di non potermi più fidare di nessuno. Vogliono eliminarmi e non posso permetterglielo, non a loro.
Apro il primo file e la prima cosa che spunta davanti ai miei occhi è una foto. Una foto che l'NSA aveva trafugato dal download in streaming dei dati di un satellite spia russo. La foto mostrava un giovane mediorientale seduto al tavolino di uno shisha cafe. Su una parete a piastrelle c'era una parte di insegna in arabo. La ingrandisco sullo schermo del computer, poi uso Photoshop nel tentativo di rendere più chiara la scritta sull'insegna. Purtroppo non sono un'esperta di arabo, quindi dovrò inviare il file al supporto linguistico. Ma, più importante del luogo dove la foto era stata fatta era l'uomo in compagnia dell'arabo. Sai. Apro uno screaming sul profilo dell'arabo.
Ciò che ne esce mi spiazza. Si tratta di Taha al- Baldhlelan, figlio Ahmed al- Baldhlelan , membro del Consiglio Centrale di Hezbollah, un ingegnere trafficante di armi.
Dunque mio padre intesseva contatti di una certa levatura per Orochimaru anche in Medio Oriente.
Guardo l'orologio: è tardi. Per esaminare tutti i file ci vorranno giorni. Devo contattare Temari e TenTen, oltre che Yahiko e Kakashi.

۞

Sono fuori al Metropolitan Opera che aspetto il baka e Sakura. Entrambi sono in ritardo di una decina di minuti. Odio i ritardatari! A un certo punto vedo accostarsi un'elegante auto dalla quale scende il baka agghindato come un pinguino con un sorriso da mille watt. Gira attorno all'auto per aprire la portiera ad una Hinata veramente elegante, avvolta da un suntuoso abito nero.

"Ohi, Sasuke!", urla.

"Baka non c'è bisogno di urlare".

Imbarazzato si passa una mano su quella testa vuota che si trova.

"Sakura-chan non è ancora arrivata?", mi chiede.

"No. Ciao Hinata".

"Ciao Sasuke. Sakura mi ha mandato un messaggio avvertendomi che avrebbe ritardato. Purtroppo è stata bloccata in ufficio fino a tardi".

Tsk...

Proprio in quel momento accosta un taxi. Mi volto per parlare con il baka del colloquio di domani quando lo vedo arrossire e spalancare quei suoi grandi occhioni blu.
Mi volto nuovamente verso il traffico di auto e vedo una lunga, snella e candida gamba sbucare fuori da quel taxi.
Mi si azzera la salivazione. Quelle belle caviglie sono ancor più messe in risalto da dei sandali tenuti insieme solo da dei finissimi cinturini. Ed eccola che scende: è semplicemente meravigliosa, avvolta in un abito borgogna con uno spacco vertiginoso che le accarezza le curve perfette del suo corpo.

"Ciao ragazzi, scusate il ritardo".

Rimango imbambolato a fissarla. È semplicemente spettacolare.

"Stai benissimo Sakura -chan ", balbetta Naruto.

"Grazie. Anche voi non siete male. Hinata, tu stai d'incanto", e le fa l'occhiolino, come se condividessero un segreto.

"Allora entriamo!", urla il dobe, che afferra la mano della povera Hinatae la trascina dentro.

"Ciao...", le sue labbra sfiorano le mie come il più sensuale dei sussurri.

"Ciao", le rispondo stringendola a me. Lei fa scivolare la sua mano nella mia e anche noi ci avviamo dentro, proprio come se fossimo una coppia.

L'ambiente è lussuoso, i soffitti ricoperti da variopinti affreschi, i marmi bianchi che fanno risuonare i tacchi delle signore come un dolce ticchettio. Enormi lampadari antichi emanano un'atmosfera di altri tempi. Non sono mai stato tipo da teatro, da ambienti raffinati, ma devo dire che fa un certo effetto.