Chapter 3: The challenge

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-Andiamo sì o no a farci un giro allora?- fu il primo intervento di Zaire della serata. Era un ragazzo mulatto molto carino e con due occhi nocciola enormi.
-Facciamo una corsa d'auto come la settimana scorsa- Aloysius si era alzato di colpo con un ghigno divertito che non trasmetteva nulla di buono.
-abbiamo già rischiato di essere scoperti, non se ne parla- disse Lionell con un cipiglio arrabbiato.
-dai, fratello, non fare il guasta feste, non le rubiamo sul serio le auto, semplicemente le prendiamo in prestito-.
Detto questo lui e Zaire si batterono il cinque e si avviarono verso le giostre seguiti da una Noelle tutta ridacchiante e allegra.
- Sono delle teste di cazzo, prima o poi finisce che li scoprono, ma io non li tirerò di certo fuori dalla merda- Lionell sembrava davvero molto arrabbiato e nello stesso tempo preoccupato per il fratello, quindi non potette fare altro che seguirli con riluttanza. Grace era parecchio curiosa di capire a cosa si riferivano con "corsa d'auto" e non si fece di certo pregare per andare con loro.
-Dobbiamo andare al parcheggio qui vicino- esclamò Dean camminando velocemente davanti a Grace e Yvette.
-Il piano è questo: loro rubano delle chiavi di alcune automobili e poi le cerchiamo nel parcheggio così possiamo rubarle senza problemi, ma le restituiremo, parola di scout!- Dean era un tipo davvero buffo e particolare, ma le stava simpatico, era di buona compagnia.

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-Le abbiamo, le abbiamo!- un Zaire tutto affannato correva verso di loro stringendo tra le mani numerose chiavi che poi gettò a terra. Di seguito arrivarono anche Aloysius e Noelle che ne gettarono altre nel mucchio.
-prendetene un paio e provatele, se siamo fortunati ci saranno quelle automatiche e non dovremo metterci molto-. Grace non si avvicinò neppure, non voleva di certo altri problemi con la legge, eppure quella situazione la eccitava.

Dopo dieci minuti abbondanti tre auto guidate rispettivamente da Aloysius, Zaire e Dean si presentarono davanti agli altri.
-Forza salite- esclamò Dean euforico. Grace salì insieme a Yvette sui sedili posteriori di quella vecchia decapottabile.
-ora andiamo verso la campagna più lontana, abbiamo trovato una zona non coltivata e inabitata, sarà una figata!- la ragazza mora al suo fianco non la pensava di certo così e se ne accorse dalle smorfie contrariate del suo viso sottile.

Il viaggio fu parecchio silenzioso, nessuno si azzardava a dire qualcosa tranne Dean, che ridacchiava per conto suo quando cercava di ostacolare il passaggio di Aloysius alla guida dietro di lui.
-Piccolo bastardo non ti lascerò passare!- urlò fuori dal finestrino e il moro di tutta risposta suonò il clacson.
-abbassa il tettuccio, ti sei beccato una decapottabile e non la sfrutti?- disse Grace guardando Dean attraverso lo specchietto retrovisore.
-ai suoi ordini bellezza- e la cappotta si abbassò. L'aria invase velocemente il loro abitacolo e i capelli delle due ragazze iniziarono una danza senza passi.
-dai, Yvette, sorridi un po', non sarà così male- le disse la rossa e la ragazza rise per l'ennesima volta. Grace aveva bisogno di vedere qualcuno di allegro nella sua vita, era ormai troppo tempo che chi aveva attorno possedeva perennemente una faccia arcigna per colpa sua.

Nel frattempo la loro corsa per le strade sgretolate dal sole si era conclusa facendoli ritrovare in aperta campagna. Campi ovunque alla loro vista e nemmeno un segno di abitazioni. Scesero tutti dalle loro vetture e Aloysius li raggiunse sorridendo
-Le regole sono queste: dobbiamo attraversare questi due campi davanti a noi e al confine con il terzo campo lasciare un segno distintivo buttando qualche oggetto. Appena saremo arrivati dovremo suonare il clacson e annunciare la fine della corsa. Ovunque voi vi troviate dovete scendere dalla vettura, non si bara capito? Possiamo attraversare questi due campi senza regole, nessun percorso preciso, lo scopo è arrivare fino infondo. Tutto chiaro?-
-Perché lanciare gli oggetti se basta una suonata di clacson?- chiese Yvette confusa.
-ah già, in caso di parità l'oggetto più vicino al confine con il terzo campo dichiarerà il vincitore-
-mettiamo qualcosa in palio- esclamò Zaire, quel ragazzo non stava fermo un attimo, continuava a saltellare sul posto tutto agitato.
-Due birre per il vincitore, non che io voglia partecipare ovvio- propose Lionell che fino a quel momento sembrava solamente arrabbiato, ma ora i tratti chiari del suo viso si erano rilassati e sembrava quasi divertirsi.
-due birre e cinquanta dollari- Zaire annuì con forza alla proposta di Dean, ma Aloysius non sembrava contento.
-due birre, cinquanta dollari e una serata a nostra scelta con una di queste tre belle donzelle-
-cosa?! Non siamo mica dei giocattoli a vostra disposizione!- urlò Grace guardando inferocita Aloysius che se la rideva beatamente.
-andiamo Rogers so che non vedi l'ora di passare del tempo con me-
-che grande pagliacciata!-
-andiamo a votazione. Chi aderisce alla mia proposta?- le mani di Dean, Aloysius, Zaire e Noelle scattarono prontamente in aria .
-Ho vinto io bambola, i patti sono questi-. La rossa sbuffò animatamente, ma non disse più nulla. Con tutto quello che le era capitato i ragazzi erano l'ultima delle sue preoccupazioni al momento.

Grace Rogers: In trappola con se stessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora