-Non ho mai faticato così tanto, quella tipa è un terremoto, anche se non sembra- Grace si lasciò cadere sul divano a peso morto.
-che esagerata, anche Anne non è un tipetto proprio tranquillo-
-la senti, ogni tanto?- sua sorella le mancava molto, non le aveva più scritto e le dispiaceva tantissimo.
-quasi tutti i giorni. Mi chiede spesso di te, ma essendo la tua fotocopia è troppo orgogliosa per chiamarti. È arrabbiata perché non le dici dove siamo-
-lo sai perché non lo faccio, lo direbbe subito alla mamma, che lo direbbe ai paparazzi. Hai più guardato se postano ancora articoli su questa storia?- suo padre sospirò sconsolato. Era un clamoroso si.
-sono solo un mucchio di frottole, non sanno niente sulla verità e non ci serve sapere quante schifezze dicano sul tuo conto, bimba mia-
-e gli altri genitori?-
-conosco le loro mosse legalmente e questo mi basta- Grace si mordicchiò nervosamente l'unghia del pollice.
Smangiucchiando alcune fette di pizza, presto si fecero le nove e la ragazza si andò a preparare.Una minigonna a quadri stile scolaretta, un crop top nero e le sue inseparabili converse furono il look che adottò. Sciolse le trecce che si era fatta la mattina e lasciò i capelli rossi ondulati sulle spalle.
-Che diamine- esclamò suo padre dopo aver sentito il campanello ed aver aperto la porta.
-salve, signor Rogers, non siamo criminali, vogliamo solo accompagnare sua figlia ad una festa nel paese qui affianco- "Aloysius."
-se lei è d'accordo, ovviamente. Sono Lionell Davis, il figlio del sindaco, comunque-
-siete solo ragazzi?- chiese suo padre in tono burbero. "Oddio. "
-oh no, ci sono anche due ragazze. Sono rimaste al piano terra per via dei tacchi, sa come sono le donne- "Dean. "
-già, le donne. Zaire, ci sei anche tu, piacere di rivederti caro. Oggi Gracy è stata tutto il giorno con tua sorella, potete immaginare mia figlia musona quanto ne è stata felice, ma alla fine credo che le sia piaciuta. Mia figlia non ammetterebbe mai quando qualcosa le piace sul serio, è proprio una musona scontrosa- "papà! "
- papà!-
-finalmente, Gracy, ci metti sempre una vi.. come diavolo sei conciata?!-
-non dire una parola, non l'hai mai fatto in tutti questi anni- i ragazzi uscirono in corridoio lasciando il momento padre-figlia.-Non farti venire un attacco di nervi, altrimenti dovrai ricominciare a prendere le pastiglie-
-meglio di no- e con questo uscì dalla porta prima di richiuderla violentemente.
-Mi piace come sei vestita, sembri meno bambina e più passabile per una diciottenne- Aloysius le avvolse un braccio attorno alle spalle passando in mezzo alla miriade di gente che c'era.
-solo perché ci siamo raccontati un po' di fatti nostri, non devi prenderti troppe confidenze- Grace cercò di sgusciare dalla presa salda del moro, ma fallì miseramente.
-siamo amici ora, che problema c'è?-
"amici, certo. E come tutti pensa che per diventare amici bastino due parole sul colore e sull'hobby preferito. "Guardandosi attorno Grace notò un' enorme differenza dalle feste alla quale era abituata. C'erano anche qui molte persone, ma sembravano più semplici e umili, non volevano mostrare il gioiello nuovo, la borsa griffata o il vestito firmato, volevano solo divertirsi in compagnia.
Numerosi gruppi di ragazzi se la spassavano ballando la musica che veniva trasmessa dalle casse, bevendo qualcosa da classiche lattine colorate e salendo sulle giostre allestite per l'occasione. Numerose bancarelle vendevano abiti tradizionali, dolciumi e bigiotteria.
"Non ho mai visto niente di più allegro e sincero. "
-Wow, mi piace un sacco questo posto- Grace prese il cellulare dalla borsa e fece alcune foto che ispiravano gioia. Era da una vita che non ne faceva di così belle.
-non sei mai stata a una sagra di paese?- le chiese Aloysius mentre si univa agli altri di fronte a un pungiball elettronico.
-no, nelle grandi città ci sono feste simili di rado, magari sulla spiaggia, ma non è nulla di così paesano-
-ribadisco il mio odio verso le città- Grace vide Lionell alzare gli occhi al cielo mentre ascoltava la loro conversazione.
-spazio ragazzi, ora vi faccio vedere quanto sono migliorato- Dean era pronto a tirare un pugno al sacco del pungiball, quando Yvette gli si parò davanti spaventata.
-sei stupido per caso? L'anno scorso ti sei rotto una mano!-
-mi sono allenato, Yvette, sono davvero bravissimo- Aloysius ridacchiò sistemandosi il cappello degli OKC all'indietro.
Yvette scosse il capo sconsolata avvicinandosi alla rossa.
-se vedi il polso rotto non dirmelo, o forse è meglio di si, così potrò rinfacciargli che avevo ragione-
-ti avvertirò di sicuro- disse con una voce stranita mentre guardava la ragazza dare le spalle all'esibizione dell'amico.
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Grace Rogers: In trappola con se stessi
Fiksi RemajaLa vita di Grace, una giovane piccola donna di soli diciassette anni, cambia radicalmente dopo una notte di incertezze. Sente sulle sue spalle una colpevolezza atroce, che le divora anima e corpo, ma che forse nemmeno le appartiene. Dopo essere fu...