8/02/2017

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Mercoledì otto febbraio era il primo giorno di autogestione dei tre che la preside ci concesse.

Al principio nessun corso mi intusiasmava tra quelli proposti, cosi mi portai il libro a scuola e mi misi nell'aula cic(quella dove si tengono anche i glh) la prof attuale di sostegno entrava ogni tanto, leggendo avevo isolato tutte le voci, a un certo punto il tono dolce della Meloni si insinuò e mi disse:e tu che ci fai qui!?
Le dissi:che nessun corso mi interessava cosi tanto e allora mi ero portata il libro per leggere e lei:perché non hai proposto quello di lettura?
Le risposi:ci sono al massimo tre o quattro persone per ogni classe, e poi che facciamo mettiamo i libri sul tavolo e vediamo chi legge?

Entrò la prof di sostegno attuale e parlò alla Meloni di Lucinda che non voleva più venire a scuola il sabato(la ragazza autistica) e le chiese se avevo bisogno di quell'ora in compresenza il sabato(ora di matematica) e la Meloni le rispose che me la cavavo a matematica e non serviva.
Uscirono entrambe e la Meloni rientrò dopo un pò finendo una chiamata di lavoro nell'aula cic e se ne usci dicendo a bassa voce posso dire :che palle.
Le risposi :non sono io quella che si scandalizza per le parolacce e lei che faceva le facce strane quando succedeva
Intravedo il suo sorriso

 Un prof ci raggiunge nell'aula CIC e  in seguito se ne va lasciando però il suo quaderno.
La Meloni mi dice:nome del professore ritorna ha lasciato il quaderno.
Scherzando le rispondo:magari, è come lei se lo è dimenticato
Lei:sai perché mi succede?
Io:no
Lei:a volte vorrei dimenticarmi del lavoro o della famiglia visto che NON POSSO mi dimentico le piccole cose
Io :mi alzo e vado ad abbracciarla

un'amicizia inaspettata _completata_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora