18/2/19 (cap.110)

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Oggi mentre aspettavo zia Carola appoggiata al muro  speravo che uscisse dall'auletta , invece è arrivata dall'atrio e dopo che ci eravamo  abbracciate  mi ha detto: tutta di blu oggi..

Le ho risposto forse voglio cercare la tranquillità che non ho.

Z:C:nessuno è tranquillo, non fare la vittima.

io: non sto facendo la vittima. Senti chi parla..

Z.C: non faccio la vittima...vado a vedere se c'è il caffè

_frase meno ovvia_

Me l'abbraccio buttandole le braccia al collo lo ricambia e ...

Z:C:micetta ,micetta


Mi stacco e la lascio entrare...nel frattempo maledico gli ormoni che mi portano le lacrime agli occhi senza motivo e pensieri come : dovrei smetterla di stare appostata un giorno si e l'altro pure ...ma continuerò ad ascoltare la mia parte istintiva e volendo o nolendo  starò qui per tutte le ricreazioni che rimangono dell'anno scolastico..

Ed ecco in sintesi i pensieri di una adolescente che da una parte vorrebbe che l'anno finisse, da l'altra si chiede se sarà pronta al distacco, quando l'anno finirà_ speriamo in  bene_


Insomma i classici pensieri contradditori.

Comunque l'ho rivista al cambio dell'ora tra quinta e sesta, stava parlando con l'assistente e mi sono avvicinata , le ho salutate, ho dato la molla alla mia zietta che prima l'ha presa poi mi ha preso il mento, allora le ho detto che mi stava facendo male, mi ha detto :brutta!

io: con meno fondotinta sarebbe più bella

Z.C: io ne metto quanto mi pare e piace. . è  cosi che si risponde devi fartele scivolare addosso..

Mentre mi rispondeva si era allontanata

io: stavo scherzando

Z.C: ah si?

Lascio rispondere la mia faccia guardandola negli occhi.

Si riavvicina.

Z:C:vieni al corso di carta pesta?

io: domani? C'è la simulazione..

Z:C:non è che non si fa più ...

io: dicono che appena finiamo la simulazione usciamo...

Z:C:potete comunque rimanere se volete..

_tanto è l'orario normale del martedì   _

io: va bene! Vado.

Z.C: dove vai?

io : in classe dalla prof di progettazione _moda_

l'assistente:arrivo

io:ok

Saluto la mia zia Carola baciandola sulle guance e me ne vado in classe.



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