Jack
Il discorso delicato che si è presentato oggi a pranzo, e che non siamo riusciti a concludere come meritava, è ricomparso prima di quanto mi aspettassi e io sono fortemente combattuto. Una parte di me, vedendo Bel soffrire, la lascerebbe libera, svincolandola dal patto, pur di vedere di nuovo spuntare il suo splendido sorriso. Mentre l'altra parte di me, la più egoista, non la farebbe andar via per niente al mondo; anzi, se servisse, la legherebbe con altri cento contratti per non perderla.
Non so più cosa sia realmente questo costante bisogno di Isabel. La bramosia di strapparle i vestiti di dosso e la voglia di stare anche solo a chiacchierare con lei inizialmente erano divise da un filo sottile che sembra essere sparito. E ora, tutto nella mia testa è confuso e senza alcun senso.
Per me, e per come ho vissuto fino a ora la mia vita, questa sensazione è del tutto nuova e inspiegabile. L'unica certezza che ho è il bisogno di Bel, perciò sono perfettamente consapevole che, anche se lasciarla libera sarebbe la cosa giusta da fare, non posso farlo. Non ne ho il coraggio, anche se vederla così mi spezza il cuore.
Speravo che le sue lacrime non dipendessero da me e invece è proprio così. "Posso provare a parlare con lui. Cercare di fargli cambiare idea su di noi", le dico, nella disperata speranza di poter sistemare le cose senza perderla.
Lei mi sorride malinconica e grata per le premure che le sto riservando. "Sì, se vuoi che rimanga vedovat prima ancora di diventare ufficialmente la tua ragazza, direi che è un'ottima idea che tu vada a parlare con mio padre!" Bel ci scherza su, sembra consapevole che tutti i suoi turbamenti non possono trovare soluzione, non così facilmente almeno e, in fondo, anche io so che è così. "Andiamo, uomo pericoloso, portami a casa."
Vorrei stringerla e dirle che andrà tutto bene, anche se so che non è così, ma mi trattengo, incamminandomi verso la sua auto.
Per tutto il viaggio nessuno dei due spiccica parola, ognuno immerso nei propri pensieri. Quando arriviamo al parcheggio, dove ho lasciato la mia auto, accosto e mi accendo una sigaretta, offrendone una anche a Bel. Non riesco a staccarmi da lei stasera.
Passa ancora qualche secondo prima che uno dei due parli. "Jack, smettila di crucciarti. Tuo padre mi ha fatto una proposta e io ho accettato. È stata una mia scelta, sapevo a cosa andavo incontro, non è colpa tua. Sicuramente lui ha fatto il suo gioco, ma l'ultima parola è stata la mia. Per quanto non sarà facile per mio padre, si tratta solo di qualche mese, non morirà nessuno." Ancora una volta Bel prova a placare il mio tormento interiore.
Qualche mese e poi lei se ne andrà per sempre e io sento farsi strada dentro di me la consapevolezza che prima o poi la perderò, che non vedrò più quel visino che mi fa stare così bene e questo mi butta nello sconforto più totale. Se possibile, sto anche peggio di prima e Bel, vedendo i miei occhi incupirsi, si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia.
Non immagina il casino che sento dentro, il caos che lei stessa scatena standomi così vicina. È convinta che la mia tristezza derivi solo dai sensi di colpa e cerca di farmi stare meglio a modo suo. Non la farei più scendere da quest'auto; la rapirei se potessi, pur di sentire il suo profumo sotto il naso, sempre.
"Sono contenta di averti conosciuto, a prescindere da tutto il resto", sussurra sincera.
Capisco che questa frase non l'ha detta solo per farmi stare meglio, ma perché la pensa davvero; lo leggo nei suoi occhi, che non hanno più segreti per me. Se solo potessi stare con lei sul serio... ma è davvero quello che voglio?
Sedurla per poi abbandonarla è fuori questione, perciò la vera domanda è: voglio una fidanzata vera?
Non lo so, non ci ho mai pensato seriamente. Non ho mai amato nessuna donna a parte mia madre e Isabel, a volte, me la ricorda con i suoi modi dolci e gentili. Mia madre è morta quando ero piccolo e io ho sofferto così tanto per la sua perdita, che mi sono ripromesso di non amare più, perché chi ama soffre e io non voglio più sentirmi così perso. Ma non volere bene a una persona come Bel è impossibile; tre giorni e le sono già affezionato. Tra un mese cosa succederà, sarò completamente innamorato di lei? Non voglio nemmeno pensarci, perché la cosa mi spaventa.
STAI LEGGENDO
Come in un sogno
RomanceCOMPLETA. Isabel ha diciott'anni quando decide di lasciare la sua casa per poter fuggire dalla sua vita, dalla sua famiglia, da un segreto mai raccontato. Tre anni dopo, una situazione del tutto inaspettata la porterà a lasciare Parigi, la città do...