Erano passati tre giorni da quando Lyon si era svegliato, tre giorni da quando la febbre lo costringeva a stare a letto, o avvolto in innumerevoli strati di coperte.
Come ora.
Il leone sonnecchiava sul divano, a guardarlo sembrava una farfalla in attesa di uscire da bozzolo, ed era così. Attendeva, più di una cosa, ma la sua pazienza lo assisteva. Non si era lamentato di niente, anzi cercava di rassicurare Hero alleviando la situazione. Il demone dal canto suo, non la smetteva di preoccuparsi per il suo leoncino. Lo sorvegliava ventiquattr'ore su ventiquattro, pronto a scattare per qualunque evenienza.
Il moro si sedette ai piedi del più piccolo, chinato su esso. Allungò la mano destra, accarezzandogli la rosea guancia. Si stupì nel sentirla meno calda del solito, lasciandosi scappare un sorriso sollevato.
«Hero se tu?» Domandò con voce ovattata il castano, stropicciandosi un occhio.
Per tutta risposta Hero gli diede un casto bacio sulle labbra, accarezzandogli li retro della nuca.
«Secondo te?» Domandò ironico, aiutandolo a sedersi.
«Scusa, ero immerso in un sogno» La sua voce era pensierosa, ma cercò di sorridere non appena notò lo sguardo preoccupato del più grande.
«Come ti senti?».
«Meglio, molto meglio!».
«Come le ultime 20 volte in cui lo hai detto...» Affermò un tantino irritato il demone, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
Il più piccolo arrossì, abbassando lo sguardo.
«Sto bene, stavolta davvero» Protestò, senza guardarlo negli occhi.
Prima che potesse aggiungere altro, Hero gli dette un bacio sulla fronte, ridacchiando dopo alla visione del visetto preoccupato del suo leoncino.
«Lo sai, stavolta hai ragione» Esclamò sorridendo.
Il resto della giornata passo cauto, come se il sole non avesse intenzione di tramontare. Lyon si era rianimato di colpo, spedendo in un angolo le coperte ormai inutili a suo parere.
«Hai dell'impasto qui» Disse divertito il moro, indicandogli un angolo della guancia.
Stavano preparando dei biscotti, più precisamente al cioccolato. Essendo un po' incapaci la cucina era ormai irriconoscibile, non una parete era rimasta bianca.
Lyon si passò un dito sulla guancia, leccando via l'impasto.
«E tu ne hai un po' qui!» Aggiunse, passando lo stesso dito sul naso del demone.
Hero ridacchiò, lasciandogli leccare via anche quello. Buttarono le due teglie nel forno e si sedettero sul tavolo ad aspettare. La stanza si era fatta improvvisamente silenziosa, entrambi erano concentrati sul pannello del forno alquanto appannato dal vapore. Improvvisamente un trillo li fece scattare all'impiedi, afferrando come dei lampi i guanti per il forno.
«Mmmh, senti che odore!» Esclamò Lyon, annusando l'aria.
«Vuoi assaporare l'aria o c'è li mangiamo?» Rispose Hero, riponendoli in una ciotola.
Il castano gli si fiondo addosso, reclamano i biscotti, ma Hero scappò a gambe levate verso il salone. Le risate riecheggiavano per tutta la casa, mentre che mobili vari divenivano ostacoli per quella pazza corsa. Con uno scatto felino, il più piccolo gli saltò addosso ed entrambi caddero sul divano con tutti i biscotti. Pochi istanti di silenzio, cancellati da grasse risate.
«Ti ho preso!» Gridò entusiasta Lyon, afferrando un biscotto.
«Si, mi hai preso cucciolo» Rispose Hero, rubandogli un bacio che il più piccolo ricambiò.
Fra un biscotto e l'altro, furono innumerevoli le cose di cui parlarono. Ora la luna accendeva il cielo come una lampadina, affiancata dalle consuete stelle.
«Hero, posso farti una domanda?».
«Ceffo ce fuoi» Disse il demone, mandando giù l'ennesimo biscotto.
«Mi racconti la mia vera storia, visto che a quanto pare la versione che so è sbagliata...».
Entrambi si guardarono negli occhi e l'attesa si mescolò a quell'arma al cioccolato che tanto li aveva presi.
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Hey,
Ammetto che questo capitolo non è uno dei migliori
Nel prossimo accadranno due cose belle OuO
Una l'ha spoilerata Lyon...
Lyon: *mangia biscotti*
Anch'io O^O
Lyon: *gli passa i biscotti*
Bravo ragazzo! *Se li mangia*
Af poffimo cafifolo!
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"Ꮍꮻꮜ ꭺꭱꭼ ꮇꭹ ꭰꭱꮜꮐ" (Ꮋꭼꭱꭹꮻ𝙽)
FanfictionLa sto revisionando (loading ...) - - - - - - - - - - - «Mi hai ripescato da sotto le onde e con la tua ancora hai rapito il mio cuore». «La tempesta che vedi non è un cattivo segno, solo il risultato di ciò che mi hai donato...amore mio!». ...
