Two little orphans {14}

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[15 years ago]

La neve scendeva calma e placida sul suolo, inondando i tetti delle case del villaggio. Anche le torri del castello erano completamente inghiottite da quelle nuvole gelate. Il cielo era dominato dalla sola luna piena, che di per sè creava giochi di ombre in tutto il villaggio. Il portone del villaggio si spalancò, producendo un sonoro boato. A seguito di alcune grida, un bimbo di carica 3 anni schizzò come il vento, diretto verso la foresta. Delle gocce cristalline gli imperlavano gli occhi, per poi frantumarsi al suolo. Il bimbo era coperto con solo una felpa pesante verde acqua, un jeans blu, degli stivaletti neri, un mantello nero, una sciarpa grigia e dei guanti bianchi. Si tirò fin sopra i grandi e spendi occhi bianchi il mantello, stringendosi le spalle con le braccia. Senza rallentare continuò la sua corsa, aggirando tutti gli ostacoli che vi si presentavano davanti.

"Sei il solito mostro".

"É colpa tua se nostro padre non c'è più!".

"Perché esisti?!".

Le parole del fratello rimbombavano nella sua testa, come mille coltelli infliggevano piccoli solchi. Ma solco dopo solco, la voragine che aveva nel petto si allargava.
Improvvisamente andò a sbattere contro qualcosa, che lo fece cadere a gambe all'aria. Si massaggiò la fronte dolorante, guardando storto il tronco davanti a lui.
Lanciò un grido di rabbia, prendendo a pugni l'albero di castagne finché un piccolo cumulo di neve non gli cadde in testa.

«BASTA! NON NE POSSO PIÙ!» sbottò scoppiando in lacrime, accasciandosi contro l'albero.

Poggiò la testa contro le ginocchia e chiuse gli occhi stanchi, mentre che la neve peggiorava. Il vento sembrava volerlo accarezzare, forse era l'unico che ancora lo considerava importante?
O era tutto nella sua testa?
Un lamento soffocate lo fece scattare all'impiedi, uno strano mugolio. Girò più volte su se stesso, deciso a trovarne la fonte...l'albero. 
Al centro del tronco vi era una spaccatura stretta e alta, la fonte era lì. Si avvicinò cautamente, pronta anche a difendersi se fossero stata una trappola. Dentro l'albero vi era una piccola cesta di vimini, senza manico e coperta con un lenzuolo bianco luminescente. Il bimbo allungò una mano verso l'orlo della coperta, spostandola un po' verso di sé. Da la sotto fece capolino un piccolo viso bianco, con le guance arrossire per il freddo. Una chioma castana gli copriva i due occhietti dorati, palesemente spaventati. Lo fissavano, desiderosi di conforto, di aiuto.

«Oh piccolo, cosa ci fai qui?» Chiese il bimbo, trascinando la cesta fuori da quel incavo.

Il castano lo fissava, non più spaventato, ma incuriosito. Poteva avere circa 8 mesi, forse parlava, ma solo un po'.

«Non avere paura, io sono Herobrine. Ma puoi chiamarmi Hero» Disse il più grande, sorridendo.

Il bimbo ricambiò il sorriso, allungando una manina verso il nasino roseo di Hero.

«Ilo!» Esclamò ridacchiando, poggiando la mano sul volto del più grande.

Hero rise, guardandosi intorno. Non vi era anima viva!

«Ti hanno abbandonato piccolo? So come si ci sente, ma non tenere ora ci sono io».

Il più piccolo continuava a giocare con il suo viso, tirando debolmente le ciocche castane del più grande. Fu lì che Hero si accorse delle scritte incise sul tronco dell'albero. La lingua non era umana, ma essendo lui figlio di un Dio e una Demonessa, era in grado di leggere quelle scritte, malgrado la giovane età.

"Questa è il figlio della dea creatrice e del dio distruttore, entrambi morti in una dura battaglia. Noi ninfe lasciamo questo piccolo al volere del fato, certe che un cuore puro saprà prendersene cura. Buona fortuna, Lyon".

«Mmmh...la dea creatrice e il dio distruttore, quindi non sei un bimbo come gli altri...è Lyon» Esclamò Hero, ridacchiando.

Poco dopo le guardie reali li accerchiarono, intenti a riportare il piccolo demone a casa. Hero protestò, ma acconsentì di tornare al castello solo se con sé poteva portare il bimbo. Le guardie lo lasciarono fare, gli interessava solo ubidire al loro sovrano, il fratello maggiore di Herobrine. Notch, il figlio della dea della foresta e il dio degli spiriti.

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Salve gente,

Ero convinta che venisse un tantino più piccolo, mi sbagliavo ^^""

Però sono lo stesso soddisfatta!

Lettori: *protestano con forconi, bazuka, pistole, coltelli e armi di qualsiasi genere*

*Si nasconde sotto la scrivania* HELP!

lo so cosa volete, e per quanto mi "dispiaccia" avervi fatto attendere, non volevo far accellerare le cose e quindi...

Ok, ho preso tempo -3-""

Ora mi lego alla scrivania e scrivo ciò che il popolo vuole, soddisfatti?

Io non del tutto ma vabbè...

A fra poco, spero... *inizia a scrivere*

"Ꮍꮻꮜ ꭺꭱꭼ ꮇꭹ ꭰꭱꮜꮐ" (Ꮋꭼꭱꭹꮻ𝙽)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora