Capitolo 8

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"Ti piace?" Mi chiese Steve riferendosi al villaggio dove saremmo stati.

Annuii ma mi pentii di dargli così poca considerazione, mi schiarrii la voce.
"È molto bello" dissi, la sua espressione si addolcí.

Spinse la sedia fino alla reception, fu Tony a parlare.
"Ho una prenotazione al nome Stark"
Disse facendo l'occhiolino alla receptionist, lei fece un sorriso malizioso e disse:
"Certamente signor Stark, mi segua"

Ci condusse alle nostre camere con i suoi sorrisi sdolcinati, a volte mi chiedo come fanno certe umane a essere così ridicole?
Si umiliano da sole con i loro comportamenti....

"Questa è la sua" disse rivolta a me con un sorriso forzato.
"Grazie" dissi entrando accompagnata da Steve.
La camera era molto bella, aveva una vetrata da cui si poteva andare in spiaggia e un grosso bagno con una grande vasca al centro.

"Credo mi sia capitata la camera migliore, essere amici di Stark ha i suoi vantaggi"
Dissi abbozzando un sorriso, anche Steve sorrise.

"Allora devo solo sperare di non ritrovarmi la camera peggiore"
Risi mentre mi spostavo una ciocca di capelli, sentire il suono della mia risata era strano, sopratutto da quando non ridevo da molto.

Rise anche lui, la sua risata era così sincera.

"Be' adesso sarà meglio che vada a vedere la mia, posso...."

Posso lasciarti qui senza che tenti di ammazzarti?
La sua voce voleva dire questo, si grattó la nuca con una mano.

"Cioè..."
"Sta tranquillo non tenterò di suicidarmi se mi stai chiedendo questo"
Disse seria e impassibile.

"Cos? No, no, no, io..."
Tentó di giustificarsi.
"Vai" dissi voltandomi con la sedia a rotelle verso la vetrata e ammirando il mare.

Da quanto non lo vedevo? Un altra fitta di tristezza mi assalì.

Aprii la valigia che Steve aveva precedentemente messo sul letto, dentro c'era qualche vestito e qualche costume, me ne misi uno unito verde e azzurro.
Quando fui pronta con la mia sedia mi avviai alla reception.
Non vidi nessuno e decisi, seppur stancamente, di chiedere alla receptionist.
La mora dagli occhi azzurri stava masticando una gomma rosa.
"Scusi" iniziai cercando di attirare la sua attenzione.
Mi rivolse uno sguardo sprezzante.
Fece scoppiare la bolla rosa e ricominciò a masticare.

"Mi dica" rispose annoiata.
"Sa dove sono le persone che mi hanno accompagnato stamattina?"

Il suo sguardo si accese, come se si fosse ricordata qualcosa, prese un foglio e immaginai l'avesse letto nella mente.
"Oh, lei deve essere la signorina Bella"
Disse solenne, perché non mi aveva vista arrivare con loro oggi?

"Si" dissi.
Lei mi fece segno di aspettare con una mano smaltata di rosa, poi riprese a parlare.
"L'aspettano alla stanza 46-D, non tardi"
Disse con un sorriso beffardo sul volto.

"Grazie" dissi ignorandola, ripresi a spingere la sedia fino alla stanza.
Quando arrivai alla 46-D bussai.

"Avanti"
Riconobbi la voce di Natasha.

Tutti si girarono quando entrai,
"Ciao" mi salutó Natasha.
"Mi sono persa qualcosa?" Chiesi.

"Oh nulla affatto, anzi sei appena in tempo per la seduta"
Disse Tony spuntando da dietro Nat.

"Cosa?" Chiesi incredula.

"Le sedute....non ricordi?"
Chiese Nat.
Sedute? Anche qui?

"Io...pensavo di andare al mare" dissi abbassando lo sgaurdo, sentii chiaramente un 'oh' di Nat.

Avengers: 𝘐𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘺 𝘴𝘦𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora