Capitolo 23

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Era ancora lì.

Immobile.

Era rimasta in quella posizione.

Da quando eravamo tornati dalla sede dello S.h.i.e.l.d, Bella dopo essere andata in camera sua, era riuscita per andare sul tetto e rimaneva fissa a guardare l'orizzonte.

Aspettai un po', poi decisi di farmi avanti.

"Bella..."
Dissi piano arrivandole alle spalle, la feci sobbalzare ma si riprese.

"Scusa, io....non ti avevo sentito arrivare..."
Disse sovrappensiero giustificandosi a testa bassa.

"Bella guardami"
Si torturó le dita per qualche secondo, poi lo fece.

Sospirai frustato.

"Scusa..."
Disse asciugandosi le numerose lacrime con la manica dell'enorme felpa che indossava.
Era troppo grande per lei e la faceva apparire ancora più debole e fragile.
Lei era veramente fragile.

"Non volevo rattristarti"
Aggiunse.

Afferrai delicatamente i suoi due polsi.
"Bella ti prego,parla con me"

Abbassó lo sguardo.
"Per favore, non parliamo da quando siamo venuti a prenderti, capisco come stai ma...."

Al diavolo il ruolo di fermo e costante Capitan America.

"Mi sei mancata"
Ammisi.
Finalmente, ce l'avevo fatta.

Rialzó lo sguardo, apparentemente incredula.

"Veramente?"
Chiese, annuii imbarazzato.

Inaspettatamente mi abbracció di colpo ed essendo più bassa, appoggió la sua testa sul mio petto.

"Oh Steve, mi sei mancato tanto! Pensavo sempre a te!"

Si staccò dopo qualche minuto.

"Io...non ho avuto il coraggio di dirtelo, ma è questo ciò che sono realmente...
Ti dirò tutto"
Disse sparando a raffica un sacco di informazioni.

"Ho fatto un errore quel giorno scappando da Shago,sarei dovuta saltare in aria, magari ci saremmo incrociati per qualche secondo e basta.
Ho commesso un errore entrando nella tua vita, guarda cos'ha portato"

Disse disperata, la strinsi forte.

"Non è vero, è successo questo e dobbiamo rendercene conto"
Dissi severo.

Continuò.
"Io...sono diversa, sono una....si, una sirena, per voi..."
Si grattó il gomito imbarazzata.

"Sono un mostro, se te lo avessi detto prima non sarebbe successo nulla.
So che adesso mi odierai e mi reputerai un mostro"

Cosa?
Crede davvero che l'avrei odiata perché è diversa? Se lei è diversa io cosa sono?
Un esperimento degli anni Quaranta che è rimasto a dormire per cinquant'anni ed è ancora vivo, ma di fronte a una sirena questa sembra una barzelletta.

"Bella non dirlo nemmeno per scherzo, io non potrei mai odiarti.
Mai.
Anche io sono diverso e ti amo"

Strabuzzó gli occhi stupefatta.

"Davvero?"

"Si"

Di sua spontanea volontà, mi saltò addosso e afferrandomi il viso con due mani mi bació.
Era di una gentilezza inimmaginabile, e sebbene circolassero cattive voci sui mostri marini, lei non lo sarebbe mai stata.
Non davanti ai miei occhi.

"Ehi ehi prendetevi una camera"
Bella fece un saltò di paura e io guardai male Stark appena comparso sull'uscio.

"Oh oh ho interrotto qualcosa"
Disse fingendosi dispiaciuto.

Avengers: 𝘐𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘺 𝘴𝘦𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora