Diciassette

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"Kate sveglia su! Sono giorni ormai che sei chiusa qui dentro.."
Apre i balconi della finestra
"Mia voglio stare sola ti prego.." mi copro la faccia con i cuscini.
"Devi ancora dirmi cosa è successo.. Non me ne vado se non sputi il rospo, Adam continua a chiamarmi per sapere dove sei, io ovviamente sto al tuo gioco perché sei mia sorella ma se non mi dici gli dico che sei qui"
"No ti prego.. Non farlo."
"Allora dimmi che cosa è successo, magari posso aiutarti" si siede accanto a me nel letto.
Erano passati circa due giorni da quando avevo lasciato Adam, il dolore che provavo era sempre più forte..
Sembrava non volermi dare tregua.
"È complicato"
"Cercherò di capire.." cerca di venirmi in contro.
"Non ti piacerà quello che ti dirò.. Sono un mostro"
"Sei mia sorella, non sei un mostro"
"Ho tradito Adam, sono stata così stupida.. Non hai idea di come mi sento ora. Sto male, male da morire"
Mi vengono le lacrime ma questa volta decido di respingerle.
".. Ma aspetta perché la cosa più brutta e che anche lui mi ha tradito e più di una volta"
"Mio dio.." mi guarda quasi come se gli facessi pena.
"Mia sono disperata..e poi sono anche incinta"
"Incinta? E non mi hai detto nulla?"
"Lo so anch'io da poco, eravamo così felici.. Ma poi.."
"Non so nemmeno cosa dirti.. Non mi sono mai trovata in una situazione così.."
Ottimo!
"Non mi resta più niente Mia, non ho una casa, non ho un lavoro e nemmeno più l'amore della mia vita"
"Hai me, e la tua casa è questa.. Vedrai troveremo un modo"
"Non riesco ancora a capacitarmi di quello che ho fatto, non ricordo nemmeno.."
"Tutti possono commettere sbagli Kate.."
"Non come questo, vivrò per sempre con il rimorso"
"Non sarà così per sempre. Ritornerai felice, te lo prometto" mi abbraccia.
Poi mi guarda e indica con un dito la mia pancia, voleva toccarla.
Faccio cenno di sì con la testa e lei appoggia dolcemente la mano sulla mia pancia.
"Non si vede nemmeno..sono al 2 mese"
"Lo so ma lievemente si vede. Sono così contenta per te Kate e ovviamente anche per me che diventerò una zia bravissima e stupenda" ride
Ecco la solita Mia!
"Si ne sono convinta, e sono altrettanto convinta che un giorno diventerai anche tu mamma, è sarai bravissima"
"Lo spero tanto, ho sempre desiderato una famiglia numerosa e sento che con il mio piccolo orso potrò realizzare questo sogno"
"Piccolo orso?" rido
"Si ahah, lo so è buffo ma noi adoriamo chiamarci così, io sono orsetta e lui piccolo orso"
"Che carini"
"Spero tanto funzioni tra noi, lui è davvero l'uomo dei sogni"
"Funzionerà alla grande"
*
Erano quasi le 10 e Mia era andata a lavoro ormai da 2 ore, decido di alzarmi da quel letto. Era ora di rimboccarsi le maniche.
La mia ora era diversa, completamente.. Dovevo ricominciare da capo e per quanto mi sembrasse difficile c'è l'avrei fatta come sempre.
Mi affaccio sul balcone di casa con in mano una tazza bollente di Caffè, si respirava una strana aria quella mattina, era tutto così tranquillo, fin troppo anche.
Quanto vorrei che mi madre fosse qui, lei saprebbe cosa dirmi e saprebbe di sicuro cosa fare.. Era la mia guida e ora non c'è più, sono sola..
Inutile piangersi addosso, non posso restare qui senza fare nulla. Devo cercare un nuovo lavoro, devo tenermi occupata per non pensare ad Adam.
Mi manca così tanto. Mi manca ogni cosa di lui.
Verso mezzogiorno esco di casa piena di buoni propositi, con un vestito nuovo e con delle scarpe nuove.
La prima cosa che mi ero prefissata di fare era andare alla Johnson's per prendere le mie cose, a quest'ora di sito Adam non c'è quindi posso stare tranquilla.
"Buongiorno" saluto le ragazze della reception prima di raggiungere il mio ufficio.
Non appena mi chiudo la porta alle mie spalle mi sale un angoscia tremenda, vorrei non essere mai venuta qui.. E pensare che era il mio sogno.. Ora non è nient'altro che un posto dove ho lavorato..
Dopo 20 minuti esco con tutte le mie cose dentro uno scatolone, stavo davvero lasciando questo posto.. Per sempre.
"Logan!" mi sento chiamare
"Hanry ciao" lo saluto cercando di essere il più normale possibile.
"Che fai? Te ne vai?" guarda lo scatolone
"Si.. Me ne vado" sospiro e poi sorrido a denti stretti.
"Ma è successo qualcosa? Ti vedo tirata.."
"Sto bene. Ho bisogno solo di tempo per riflettere tutto qui. La Johnson's non fa per me."
"Mi dispiace Kate.. Ci mancherai tanto qui"
"Anche voi mi mancherete molto, siete stati come una famiglia per me"
Mi stava di nuovo venendo da piangere.. Kate cazzo trattieni quelle stupide lacrime!
"Se ti va usciremo qualche volta magari con gli altri.. Sarebbe bello"
"Si, con piacere"
In lontananza vedo le porte dell'ascensore aprirsi, vedo Adam dentro con due signori.
Mi si mozza il fiato per un secondo e non mi concentro sulle parole di Hanry.
"Kateee?! Mi stai ascoltando?!" mi passa una mano davanti.
"Hanry mi dispiace ma devo assolutamente andare. Ci sentiamo"
Prima di voltare le spalle do un'ultima occhiata all'uomo che pensavo fosse il mio grande amore.
Mi volto e velocemente mi dirigo verso le scale.
POV. Adam
Uscito dal ascensore noto una figura femminile molto familiare, era girata ma potevo riconoscerla a chilometri di distanza. KATE.. LA MIA KATE.
"Vogliate scusarmi signori" esco di fretta e mi dirigo verso di lei.
"Kate!" urlo in modo mi sentisse.
"Fermati..!" aggiungo
Lei so blocca di colpo e poi si gira.
Non appena incrocio il mio sguardo con il suo scatta qualcosa, non so cosa. Ma talmente forte da farmi emozionare.
Lei mi guarda con rassegnazione e tristezza, era così pallida e magra.
"Adam.." sussurra e una lacrima gli scende sulla guancia.
Mi avvicina a lei con prudenza.
"Kate.. Come stai? Sono stato così preoccupato per te.. Ti ho chiamato di continuo in questi giorni"
"Sono stata meglio"
"Possiamo parlare?" la supplico.
"Non c'è molto da dire Adam" era così fredda.
"Ti prego" la prego un'ultima volta.
"Va bene ma non molto. Devo darmi da fare se voglio trovare un lavoro"
La portai nel mio ufficio, la feci sedere sui divanetti accanto alla scrivania.
"Kate mi puoi spiegare cosa è successo? Non capisco..te ne sei andata così senza dire una parola e ora ti stai licenziando"
"Adam è meglio così credimi"
"Non credi tu mi debba delle spiegazioni" mi altero
"Non credo tu debba sapere altro. È finita tra noi. Dobbiamo andare avanti. Tutti e due.."
"Finita? Kate cosa stai dicendo? Io ti amo.. E tu ami me" stavo impazzendo, sentirla dire che tra noi era finita era straziante.
"Adam.. Io.. Non posso credere alle tue parole. Sei un bugiardo ma lo siamo entrambi direi.. La nostra relazione era basata su bugie e non voglio questo. Ti amo Adam. Con tutta me stessa ma io non posso continuare a fingere che vada tutto bene"
Stava piangendo
"Che vuoi dire che la nostra relazione è basata su bugie?"
"So tutto della Signorina Charles. E io beh ho fatto un terribile sbaglio che non mi capacito ancora di averlo commesso. Ti ho tradito ed è per questo che me ne sono andata, il rimorso era troppo.. Sono stata una bugiarda e ti ho ferito."
Non riuscivo a crederci.
Come aveva potuto fare una cosa del genere?
Io e la signorina Charles? Davvero crede l'abbia tradita?...
" Kate.. Non ci posso credere" senti un vuoto dentro di me che non avevo mai provato.
"Nemmeno io. Non ero me stessa e non puoi capire quanto dolore provi"
Nelle sue parole sentivo la vera disperazione e la completa sincerità, stavo male a vederla così.. Davvero tanto.
"Io non ti ho mai tradito. Mai. La signorina Charles è un architetto, in questi ultimi mesi ci siamo incontrati spesso si, però per parlare degli ultimi dettagli della casa che avevo comprato per noi. Per la nostra famiglia"
"Adam.. Devo andarmene" disse trattenendo le lacrime.
"Kate ti prego. Resta"
Le prendo la mano e sento subito un scossa elettrica attraverso tutto il corpo.
"Resta con me" le dico di nuovo.
"Sono un mostro Adam. Non ti meriti questo.. Stavi comprando una casa e io che vado ad ascoltare il tuo autista.."
"Tutti possono commettere sbagli Kate. Tutti.. Prima che arrivassi tu sai quanti ne ho fatti? Ma poi tu sei arrivata e le cose sono cambiate, mi ha reso un uomo migliore"
La guardo negli occhi.
"Non si commettono errori come quello che ho fatto io.. È imperdonabile"
"Forse ci vorrà un po' per perdonarti ma preferisco così che non averti al mio fianco. Questi due giorni sono stati tremendi, ero disperato senza te."
"Vorrei tanto stare con te, ma una parte di me non vuole. Vuole lasciarti andare...meriti di meglio."
"Il meglio per me sei tu Kate. Non arrenderti cosi, fallo per noi e per il foglio che porti in grembo"
Si asciugò le lacrime e poi appoggiò la sua mano sulla mia guancia.
"Ti amo tanto Adam. Così tanto.. Ma credo sia meglio separarci per il momento.." i suoi occhi erano così spenti non brillavano più come una volta. La sia espressione era triste molto triste e la colpa era mia.. Sono io che la rendo così vulnerabile!
"Kate ti prego no.." metto la mano sopra la sua.
"Addio Adam.." lentamente toglie la mano da me e se ne va.

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