Otto

11.8K 308 9
                                    

Mi diressi verso il suo ufficio , ero così nervosa. Dopo la nostra piccola 'lite' non ci siamo più visti. Ho ricevuto solamente un email con scritto :
'Modelli e preventivi subito. Grazie.'

"Buongiorno Kate. Il Signor Johnson la sta aspettando." mi disse Charlotte da dietro la reception.
"Si, sto andando. Hai per caso visto com'è oggi? Ti sembrava nervoso?"
"Nervoso..? No, affatto sembrava tranquillo" mi disse guardandomi dubbiosa.
"Okay grazie mille Charlotte ."
"Ma.. C'è qualcosa tra voi, qualcosa che non va?" chiese curiosa.
"No.Certo che no. Solo che stamattina per email le sue parole sembravano crude e fredde."
"Lui è così. Avrai modo di conoscerlo meglio"
"Si.." sospirai.
"Andiamo a pranzo dopo insieme?"
"Certo perché no. Ti chiamo io per l'ora. Non so quando sono libera"
"Certo. A dopo Kate"
Camminai velocemente fino a raggiungere l'enorme porta d'acciaio dell'ufficio di Adam.
Calma Kate!
Bussai e poco dopo entrai. Avevo il cuore in gola.
"Buongiorno Adam, ti ho portato tutti i modelli di Allisya e i preventivi da preparare entro giovedì.. " stavo quasi per inciampare sul tappeto.
"Okay, grazie Kate." disse scostante non togliendo un attimo gli occhi dalle carte sulla scrivania.
"Di nulla Signor. Johnson. È tutto? "
"Ehm, in realtà no" si alzò all'istante buttando la penna sulla scrivania bruscamente.
All'improvviso mi mancò l'aria. Lo spazio tra noi diventava sempre meno.
"In realtà manca solo una piccola cosa.." si leccò il labbro superiore.
"..Che solo tu puoi darmi".
"Solo io mio Signore?" lo stuzzicai.
"Certo. Solo tu puoi soddisfare le mie voglie. Al momento ne ho molte"
Mi morsi il labbro per l'eccitazione.
"Ma.." gli appoggiai una mano sul petto.
".. Tra noi è tutto okay? Insomma.. stamattina.." stavo facendo un giro di parole pazzesco.
Lui sembrò per fortuna capire.
"Kate, tranquilla. Non è nulla" mi rassicurò.
"Sembravi davvero arrabbiato"
"Non sono abituato a ricevere un no come risposta" sembrò sincero così gli credetti.
"Capisco.." mi limitai a dire.
"Non sai cosa vorrei farti ora"
"Cosa?" chiesi innocentemente
"È più facile dimostrarlo che dirlo"
Mi prese i fianchi e se li portò a se , mi accarezzò le labbra con un dito e
poi mi bació desideroso, mi staccai da lui e chiesi con un' po di imbarazzo
"Non vorrai certo farlo qui vero?"
"Beh perché no , l'idea sembra allettante e visto che siamo stati interrotti stamattina dobbiamo recuperare" sorrise maliziosamente.
"No! Dovrai aspettare. Stasera. Per quanto lo voglio, siamo a lavoro e non voglio che la gente sospetti"
"Qualcuno ti ha detto qualcosa?"
"Clarissa mi ha chiesto se ci fosse qualcosa tra noi"
"Dovrò licenziarla"
"No! Adam.. No! Così darai voci ai sospetti"
"Non la sopporto. È qui solo perché mia madre e molto amica della sua famiglia e quindi sono stato obbligato ad assumerla."
"Basta stare attenti. Non fare certe cose qui e mantenere la vita privata al di fuori di questo edificio"
"Sei così saggia Kate" mi bacia delicatamente.
"Lo so." sorrido
"Alla fine la nostra è solo attrazione. Perché dovrebbero pensare ci sia qualcosa?" dice freddo
Mi si gela il sangue. Non può averlo detto davvero. Pensa che io sia solo una di quelle. No.
"Solo sesso giusto?"
"Si infatti. Puro sesso" non sembrava capire che l'affermazione di prima mi avesse dato fastidio.
Bene. Non voleva capire. Gli avrei fatto capire io.
"Arrivederci Signor Johnson" mi dirigo verso l'uscita.
"Kate dove vai?" mi afferra la mano.
"Me ne vado. Devo lavorare. Se per te è solo sesso, puoi aspettare"
Dico arrogante
"Non capisco.." il suo sguardo diventa cupo.
"Mi dispiace Adam. Ma io non posso essere quel tipo di persona. Io non voglio."
"Che tipo di persona?"
"Io non faccio sesso così.. Solo perché mi va. Lo faccio quando c'è una persona che mi piace. Per te questo è solo sesso quindi perché non ti trovi un'altra"
"Kate.. Ma.. Io non voglio altre. Io voglio te"
"Ma io non voglio uno come te. Merito di meglio"
Esco dalla porta senza guardare indietro.
Dovevo immaginarlo. Uno come lui non può volere una come me.
Non dico che sono innamorata, perché è davvero presto.. Ma a me piace, mi piace davvero tanto anche se ha questo suo bel caratterino. Per lui non è lo stesso quindi non ha senso continuare. Sarebbe una delusione per entrambi.

Volevo scappare da lì. Ma purtroppo era il mio lavoro, avevo bisogno di soldi. Non potevo abbandonare tutto.
Cerco il telefono dentro la borsa, sapevo chi poteva aiutarmi.
"Mia.."
"Kate che è successo?"
"Avevi ragione. Su tutto." scoppio a piangere.
"Cosa ti ha fatto? Kate vuoi che venga li? Posso picchiarlo sai!"
"Possiamo vederci? Per telefono non voglio parlare, mi sentono tutti. Alle 12.00 vicino il parco di St. Stephan?"
"Certo.. Si. Ma intanto vedi di tranquillizzarti. Meriti di meglio di uno come lui. Lo troverai prima o poi ne sono certa"
"Si.. Credo anch'io. A dopo Mia" metto giù e mi affretto a prendere un fazzoletto prima che gli altri vedano che ho pianto.
Mando un messaggio a Clarissa dicendole che non sarei potuta andare a pranzo con lei e poi raggiunsi il mio ufficio.
Rimasi immobile a fissare il vuoto per quasi un ora. Sono davvero ridicola a essere in questo stato. Lo conosco appena.. Eppure mi fa già soffrire.
Il fatto che non mi venga a cercare dimostra che di me non gli importa nulla. Che sciocca che sono stata!
"Signorina Logan. Il Signor. Johnson vuole vederla" una donna dai capelli rossi mi avvisa da dietro la porta di vetro.
Faccio segno di si con la testa e mi alzo subito.
D'ora in poi sarei stata solo la sua assistente. Nulla di più. Mi sarei comportata con dignità e professionalità.

"Mi ha fatto chiamare Signor. Johnson?" chiedo nel modo più distaccato
"Kate.. Pensavo fossi andata via..." sembrava disperato.
"Perché dovrei andare via, lavoro qui"
Lui si avvicina a me.
"Ti prego non essere così"
"Così come?" non lo guardo negli occhi.
"Così distante. Non voglio questo"
"Sono a lavoro. Mi comporto con professionalità"
"Kate.." sospira
"Ha bisogno di qualcosa? Se no dovrei finire di leggere alcune carte"
"Perché? Andava tutto bene fino a stamattina.. Non rovinare tutto" sembrava seccato.
"Rovinare tutto? Io? Sei tu che vuoi solo sesso!"
"No.. No.. No scusami davvero. Io non sapevo quello che dicevo. Queste ore senza di te, stavo per impazzire. Pensavo volessi anche tu solo sesso ma la realtà è che c'è qualcosa tra noi. Non so cosa ma è molto intensa"
"È inutile adesso dire questo. So che non lo pensi."
"Si.. É così. Ti prego di credermi. Io non sono bravo in queste cose.. Non ho mai dovuto correre dietro a nessuna donna."
"Che bugiardo mamma mia!"
"Sono sincero con te"
"Ne dubito"
Volevo credergli ma sapevo che se l'avrei fatto avrei sofferto ancora di più.
"..Kate ti supplico. Perdonami. Sono stato un'idiota a definire la nostra relazione solo 'sesso' non è così"
"Dimostramelo allora che non è così"
"Te lo dimostrerò. Lo prometto ma ti prego non voglio che ci sia questa distanza tra noi"
"Non posso prometterti nulla. Io sono così."
"Okay.." sembrava triste e deluso.
"Vorrei tanto crederti ma faccio fatica. Ho avuto in passato problemi do fiducia e ora.. Sono così"
"Ti capisco Kate. Ma ritornerai ad avere fiducia in me."
"Vedremo" faccio per andarmene ma mi tira a se.
"Così non è un buon inizio"
"Voglio solo chiederti una cosa"
"Serve avvicinarsi così tanto?"
"Amo il contatto" fa lo sbruffone
"Guarda che ne me vado. Non pensare di aver sistemato le cose perché non è così. È difficile riuscire ad ottenere la mia fiducia una volta perduta"
Le mie parole erano cattive però se le meritava.
"Hai ragione. Scusa. Volevo solo chiederti se stasera vieni a cena. Con me"
".. Ti prego" aggiunse.
Di certo non era un uomo che supplicava spesso, e vederlo lì davanti a me pregandomi da una parte mi faceva felice ma un altra parte di me diceva 'stai attenta! È bravo a giocare con i sentimenti'.
"Va bene. Verrò a cena con te."
Sorride e poi mi bacia leggermente la guancia, un gesto inaspettato ma molto apprezzato.
"Alle 8?"
"Va bene alle 8.00"

PLEASURE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora