PLEASURE

Ventotto

Una settimana dopo - 16 Maggio 2017

"Spingi cara ...."
"Ahhhhggggggggh...."
Stavo respirando più che potevo,avevo un male allucinante. Indescrivibile.
Tutti i corsi pre parto che avevo fatto sono stati inutili. Non sono serviti a nulla..
Nessuno mi aveva preparato a questo.

Cazzzoo che maleeee!!

"Brava cara, ancora un po'.. ci siamo quasi " di certo la faccia della ostetrica non aiutava, sembrava soffrire anche lei con me.
"Continua così piccola stai andando alla grande " ma d'altra parte c'era Adam li con me che, mi teneva stretta la mano e mi confortava.
"Aahhhhhhh!..."
Presi fiato e le forze per un'ultima spinta.
"Adam.. Non c'è la faccio! Non c'è la faccio.." ero in preda al panico, piangevo, urlavo e ridevo.. Un mix di emozioni che nemmeno io capivo.
"Solo un'altra spinta ed è fuori" continuava a dirmi il dottore.
"Aaaaaaaahhhh!!!!" spinsi con tutta la forza che avevo in corpo.
Sentii il silenzio e poi un pianto.
"C'è l'hai fatta amore" Adam mi guardava con le lacrime agli occhi.
"Oh mio dio !" respirai affannosamente.
Adam mi bació la fronte.
"Sei stata bravissima amore" mi disse.
"È una bellissima femminuccia " disse l'infermiera e me la diede in braccio.
La mia piccola principessa era nata, la mia Hope.. La nostra Hope.
Le sue manine così piccole e il suo visino paffuto e dolce mi fecero emozionare.
Piansi dalla gioia insieme ad Adam.
"La nostra bambina" disse orgoglioso Adam.
"Siamo genitori Adam. Siamo una famiglia" dissi singhiozzando.
"Non posso credere di averti, di avere una famiglia con te"
Mi baciò dolcemente.
"Come la volete chiamare?" si intromise il dottore.
"H...Hope,Hope Jospehine Johnson " dissi senza nemmeno esitare un istante.

Il giorno seguente
"Posso tenerla ?" chiese timidamente.
"Ovvio che si amore, è anche tua figlia sai"
Adam la prese in braccio piano, piano e la bació sulla fronte delicatamente.
Anche se era nata prematuramente, pesava ben 3 chili e 4 grammi ed era in ottima salute.
"Sono così felice mia piccola Hope tu sia nata.." la cullava dolcemente e ciò mi fece sciogliere. Vedere 'tutta la mia vita' lì davanti a me... Erano così belli ed ero così orgogliosa e fortunata di poter chiamarli 'LA MIA FAMIGLIA'.

Dopo un po' arrivarono le infermiere che presero la bambina dalle braccia di Adam per trasferirla nella nursery insieme agli altri bambini.
"Signora Johnson, lei verrà poi  trasferita nella suite della clinica dove resterà per alcuni giorni" mi disse gentilmente l'altra infermiera.
"Certamente. Grazie"

Dopo che Hope se ne andò, io con tutta la mia calma mi alzai dal letto e insieme ad Adam mi incamminati verso la mia suite.
"Sei stato tu non è vero?" chiesi
"Beh, volevo che il tuo soggiorno qui fosse piacevole."
"Non era necessaria una suite." alzai gli occhi al cielo.
"Voglio solo il meglio per te Kate"
"Lo so.. E ti ringrazio" gli diedi un bacio.
"Ed ora visto che hai appena partorito, non penso sia il caso di farti camminare un secondo di più.." mi prese all'improvviso in braccio.
"Adam!"
"Non devi affatticarti piccola" mi fece l'occhiolino.
Io sbuffa ma poi risi inevitabilmente.
"Eh va bene. Te lo concedo" sorrisi.
"Bene"

Arrivati alla suite mi fece distendere adagiamente sul letto e mi sistemò le coperte.
"Come una regina.."

Poi si sedette sul bordo del letto vicino a me.
"Voglio dirti, che oggi, beh ieri sera sei stata bravissima. Mi hai reso l'uomo più felice del mondo.. E mi sembrava giusto farti un presente per ringraziarti e dirti quanto ti amo e per dirti quanto sono grato di avere questa vita con te. " tirò fuori dalla giacca di pelle una scatola blu, non molto grande.
"Adam.." lo guardai.

Quest'uomo mi vizia troppo!

".. Non dovevi"
"Mi andava di farlo. Sono sicuro ti piacerà piccola"

Quando aprì la scatoletta rimasi folgorata dalla brillantezza di quella collana di diamanti.

"Vieni qui" gli dissi e lo presi per la giacca e lo baciai intensamente.

"Grazie... Per tutto. Ti amo così tanto Adam Johnson"

"Ti amo anch'io Kate. Ti amerò per sempre"