Questa è la storia di due sconosciuti.
Questa è una storia folle.Questa è una storia
sconosciuta e folle.- - - - -
La coppia di fratelli Fairchild viaggiava in giro per l'America da anni ormai. Da quando i loro genitori erano - a detta loro - morti, la sorella maggiore aveva preso in mano le redini della situazione e munita solo dell'eredità dei defunti parenti si caricò in spalla il fratellino e salirono sul camper di famiglia. Partirono e non tornarono più indietro.
Ora erano dei ricercati, banditi da due rinomate province dell'America Centrale e venerati da una tribù mai contattata da qualche parte in Messico, al confine col Guatemala. Ovunque andassero c'era una banca rapinata, dei gioielli non esageratamente costosi rubati o gatti scomparsi. I due, lei ormai venticinquenne e lui diciannovenne, arrivarono a Los Santos nel maggio del 2013. La prima cosa che fecero fu studiare la zona, controllare i territori e soprattutto valutare nascondigli, vie di fuga e Q.I. delle forze dell'ordine. I preparativi durarono tutto il mese. Il primo giugno, in un pomeriggio afoso, organizzarono il colpo ad una delle tante banche di L.S., nel quartiere dei ricconi. O così lo avevano taggato nei loro piani.
Entrarono nella piccola banca con una disinvoltura sorprendente. Nervi saldi, non un sorriso o un battito di ciglio. Lei, in jeans aderenti e t-shirt bianca, avanzò con decisione verso la fila composta da solo due uomini, mentre il fratello si mise seduto ad uno degli sgabelli accostati alla parete. Accanto a lui c'era una donna impegnata a giocherellare su internet dal suo cellulare. Si era appostato lì solo per dare l'idea di "inutile fare la fila in due, sto qui buono ad aspettare che la sorellona faccia le cose da grandi". Lui portava una maglia nera, modello identico a quello della sorella e dei jeans larghi muniti di numerose tasche dall'aria vuota. Entrambi erano molto giovani all'apparenza, sembravano più piccoli dell'età che avevano. Intanto, il vecchietto poco più in là era impegnato controllare la quota della suo conto aperto da minimo cinquanta anni. Poco dopo i fratelli entrò una seconda coppia. Erano un padre dall'aria stanca e vissuta ed un figlio mal nutrito e decisamente stupido.
«Ancora non ci credo che mi comprerai la macchina nuova pà!» diceva il ragazzo dagli occhi chiari.
«Sta buono Jim. O giuro che ti compro una di quelle macchinette elettriche. E non ti sgancio i soldi per caricarla».
«Che palle...» il giovane fece roteare gli occhi e spostò l'attenzione sul sedere della ragazza davanti a loro. Non era affatto male. La ragazza che stava sciupando con lo sguardo aveva i capelli corti. Dal riflesso del vetro dello sportello bancario, la donna vide "Jim" fissarle il fondo schiena e si voltò con un sorriso dolce e confortante, coronato da due occhi verdi brillanti mascherati da un paio di occhiali da vista grandi e quadrati.
Jim arrossì e rimase fisso a guardarle il petto, visibile data l'aderenza della maglia e una leggera trasparenza. Il padre intanto assisteva alla scena con un facepalm mentale. Nel frattempo la fila scorse fluidamente sotto gli occhi del fratello appostato in silenzio, in meditante attesa. Quando finalmente fu il turno della ragazza, scattò il piano. La sorella sfoderò la sua pistola automatica in contemporanea al fratello, armato di mini-mitra. Il panico esplose nella stanza.
«Che nessuno si muova!!» la voce forte e baritonale del fratello si fece sentire in tutto il locale. Nessuno dei presenti osava abbassare le braccia tese verso il soffitto, persino il vecchietto che trovava la cosa stancante e difficile.
«L'avete sentito?! Fate le belle statuine e nessuno si farà male!» la sorella, più bassa del fratello, puntò la pistola contro il vetro che la separava dalla ragazza al bancone. «Svuota la cassa, ora».
La donna dietro al vetro - sicuramente non a prova di proiettile finché la pistola è infilata nel buco per parlare - non esitò a svuotare la sua postazione da ogni cosa che somigliasse a del denaro. La sorella faceva scivolare tutto nel borsone a tracolla che si era portata dietro. Il fratello, guardingo e attento, si accorse di strani movimenti dietro alla sorella. Solo quella persona contro la quale stava puntando la pistola era intenzionata a reagire: il padre borioso.
Michael De Santa.
{C.d.A}
L'esperimento é cominciato, gente. Vediamo quante persone ci sono in giro che giocano ancora a GTA V e ne cercano storie su Wattpad.Nota aggiuntiva: Rilancio questa fanfiction dopo averla ritirata per motivi che ora non ricordo ma soprattutto perché non riuscivo a non pensare ad un un finale dannatamente triste XD
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GTA V ||Sconociuti e Folli||
FanfictionDue ragazzi, fratello e sorella, viaggiano di città in città fino ad arrivare a Los Santos. Già dal loro arrivo si capisce che questi due sono in gamba e non esitano a far conoscenza col leggendario trio di L.S. nel peggiore dei modi... ma non tutti...