Nonostante tutto stesse procedendo alla grande, il dettaglio più significativo della vicenda era stato tralasciato. Michael era completamente pietrificato alla vista di quelle due figure turbinanti tra la folla e si accorse troppo tardi che il bersaglio, la pazza zia Charlotte, era scesa dall'auto e in meno di tre secondi era riuscita a cogliere di sorpresa Chester, stordirlo con un taser e a puntargli una pistola alla testa. In quel momento tutto si fermò: Chelsea per prima, seguita dagli uomini armati, Trevor e Franklin.
«Lascialo andare!» la sorella non esitò ad alzare il fucile a canne mozze che reggeva in una mano e la zia, sorridente, non si mosse di un millimetro dalla posizione in cui era, inginocchiata dietro a un Chester confuso e leggermente fumante con le chiappe sull'asfalto.
«Proprio ora che vi ho trovato? Neanche per scherzo!» nonostante il sorriso, gli occhi della vecchia zia Charlotte erano allucinati, spalancati, completamente focalizzati sulla sua infondata vendetta «Tu adesso vieni con me, o il tuo caro fratellino farà la fine di vostro padre!».
Chester, tra lo stordimento e il panico, riusciva ad agitarsi poco e liberarsi da quella presa sembrava la cosa più difficile di questo mondo. Chelsea rifletté: ormai la tutela non era più in mano sua, erano entrambi maggiorenni quindi non aveva alcun diritto sulle loro proprietà. Quindi l'unica soluzione era che fosse impazzita sul serio e che volesse farli fuori insieme, in qualche maniera speciale.
«Prima dimmi che hai in mente, maledetta stronza, e poi vediamo che si può fare!» Chelsea non si perse d'animo, mentre il trio alle sue spalle rimaneva acquattato nell'ombra. Sentivano che la ragazza li voleva fuori da quella storia e ad essere onesti, due di loro si sentivano fin troppo soffocare dalla situazione dopo aver sentito "la fine di vostro padre".
La zia sbuffò «La parte in cui racconto tutti i miei cazzi al pubblico?! E va bene!» si alzò in piedi portando con sé Chester con un braccio sotto al collo per tenere la testa vicino alla canna della pistola «Tanto per cominciare: Steve Haines!».
Michael, Trevor e Franklin si sentirono chiamati in causa. Avevano ammazzato quel figlio di puttana sulla ruota panoramica, che cazzo c'entrava lui ora?
«Non aveva moglie o figli, viveva ancora a casa della mamma, poveretto» disse la zia in un finto tono amareggiato, gesticolando con la pistola «Nessuno sapeva che aveva me però! Qualcuno l'ha fatto fuori e tutti i suoi bei soldini sono arrivati a me. A quanto pare lo stronzo mi amava davvero! Con quei soldi ho ingaggiato le spie giuste, pagato qualche poliziotto, hacker e compagnia bella per scovarvi. Vedete... non è più una questione di soldi, ma una questione di principio: io mi ero promessa di ammazzarvi nel sonno dieci anni fa, eravate solo dei bambini e ho fallito lasciandovi fuggire. Stavolta farò fuori i luridi feti che quella povera mentecatta di mia sorella ha dato alla luce con l'uomo più smidollato, bugiardo, codardo e MORTO di questa terra! Volete sapere l'ultima?» a quel punto del discorso, la zia mise la bocca proprio accanto all'orecchio di Chester, in modo che potesse sentire chiaramente cos'altro aveva da dire «La vostra bella mammina non è impazzita solo per colpa di Chesty, qui. Ha dato ancora più di matto quando ha saputo che la sua cara sorella si scopava suo marito! Non ha retto il peso di aver condiviso il suo uomo e di aver dato alla luce il figlio di un traditore!».
La verità era finalmente venuta a galla. La zia aveva finalmente detto a tutti la storia per intero, la crudele realtà. Un grido di rabbia, un urlo che ribolliva di furia, echeggiò sulla superstrada. Un proiettile fu sparato, ma chi fu a farlo partire resta tutt'ora un mistero. Sappiamo per certo, però, che arrivò a colpire qualcuno.
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GTA V ||Sconociuti e Folli||
FanficDue ragazzi, fratello e sorella, viaggiano di città in città fino ad arrivare a Los Santos. Già dal loro arrivo si capisce che questi due sono in gamba e non esitano a far conoscenza col leggendario trio di L.S. nel peggiore dei modi... ma non tutti...