Le settimane trascorsero relativamente tranquille. Chester usciva con i suoi nuovi amici del ghetto che l'avevano istruito in materia di gang e storia del posto e lui in cambio aveva fatto scoprire loro artisti di poca fama ma dalla musica unica. Chelsea aveva fatto lo stesso... o quasi. Forse non ne sarete a conoscenza, ma Chelsea se la cavava con gli uomini, siccome ha dovuto averci a che fare sin da piccola. Non fraintendete, non si è mai venduta a nessuno. Restava però il fatto che le piacesse giocare. Trevor la seguiva ovunque, la accontentava in tutto e senza che nemmeno se ne accorgesse, era arrivato a dormire fuori casa sua in macchina pur di non allontanarsi troppo da lei. Sapeva comportarsi come una vera donna... di quelle per cui Trevor perdeva la testa. Ma non solo. La passione per la musica era stata infusa anche a lui. Chelsea ascoltava generi diversi dal fratello, più "danzabili" o che avevano un significato quasi spirituale, quasi antico. Electro-swing, musica celtica, acustica, dreamwave, aether pop, ed un pizzico di heavy metal misto alla musica che andava dagli anni 70 ai 90. Ogni volta che Chelsea era in casa, da fuori sentiva la musica degli Heilung pompata nell'impianto dolby-surround che lei stessa aveva comprato con i soldi della rapina. Inquietante quanto potente. Lui non capiva un cazzo di quel che quelle canzoni dicevano, era linguaggio celtico quello lì, ma sentiva uno strano bollore nel sangue quando chiudeva gli occhi, seduto sul divano accanto a lei.
{N.d.A. = Ascoltatela tutta, vi prego. Da 7:43 vi verranno i brividi veri. Cuffie (quelle "da dj", con gli auricolari penso perderete un timpano) al massimo e stanza buia. Non ve ne pentirete. Quanto li adoro}
Da quanto aveva capito, la ragazza aveva ereditato questa passione per la musica celtica e altre strane musichette dalla madre, mentre il resto dal padre. Non parlava molto della sua famiglia, ed in certi momenti era una buona cosa per ovvie ragioni. Però l'uomo restava curioso e spesso si era ritrovato a spettegolare quel che sapeva alla sua compagnia, Frank e Mike. Anche Franklin faceva lo stesso. Aveva capito che qualcosa turbava Chester, ma non era ancora riuscito a capire cosa. Michael intanto, che era quello più interessato di tutti a scoprire chi fossero realmente quei due, ancora non aveva fatto un passo verso di loro. Decise così, in un bel pomeriggio di luglio, di invitarli a fare un tuffo in piscina insieme alla sua famiglia. I due fratelli rimasero interdetti quando Trevor e Franklin glielo comunicarono. Nessuno dei due voleva rivedere quell'uomo: la sorella aveva i sensi di colpa per aver puntato un'arma contro lui e suo figlio e il fratello non vedeva di buon occhio a prescindere qualsiasi estraneo. Ma alla fine si lasciarono convincere e fu subito festino a casa della famiglia De Santa.
~
«Alla faccia della casa» fu la prima cosa che Chelsea disse alla vista della villa De Santa. Due piani con giardino e campo da tennis di puro lusso. Erano le nove di mattina quando Franklin, Chelsea, Chester e Trevor piombarono in casa De Santa. Amanda aveva forzato i figli (be', solo Tracey) a restare in casa per accogliere gli ospiti, gli amici di papà. Jimmy era spaparanzato sul divano, Tracey era già sul bordo piscina a curare la tintarella e Amanda era in cucina a preparare qualche stuzzichino prima di pranzo. Non ricorda quand'è stata l'ultima volta che aveva avuto ospiti all'infuori degli amici pazzi di suoi marito. Certo, questi due erano più giovani e comunque pazzi, ma anche lei aveva un certo interesse nel sapere perché avessero puntato un'arma contro suo figlio e suo marito. Appena messo piede in casa, Chester accorciò le distanze con la sorella, quasi fosse spaventato da tutto quel lusso. Persino le mattonelle a terra sembravano costare milioni. Amanda sentì la porta chiudersi e corse nell'atrio ad accogliere gli arrivati.
«Oh, prego prego! Accomo-da-te-vi...» non li faceva affatto così giovani. Aveva saputo che la ragazza aveva giusto due anni in più a Tracey e il ragazzo era intorno ai 19... ma lei sembrava addirittura più giovane del fratello. Chelsea era abbastanza disinvolta, probabilmente perché nei paraggi non c'erano né il padrone di casa e né il figlio, ma quando la testa di Jimmy spuntò dal salotto lei compì la medesima azione del fratello. Chester non sapeva cosa pensare di quella donna, ma la sua reazione gli mise già strane idee in testa.
«Avanti, non fate i timidi belli, non morde mica» commentò Franklin dando un colpetto sulla schiena a Chester, che in tutta risposta sobbalzò spingendo anche la sorella. Chelsea si schiarì la voce e abbassò la testa, mani giunte sul davanti «Mi dispiace per quel che è successo quella mattina in banca con suo marito e suo figlio, signora De Santa» disse lentamente, con tono dispiaciuto «Non accadrà più, glielo prometto». Negli occhi di Amanda, Chelsea aveva visto tante cose, tra cui la paura. Non erano lì per far guerra, ma pace e amicizia. Amanda quasi si imbarazzò quando anche il fratello fece lo stesso gesto e si avvicinò ai due per mettere una mano sulla spalla di ognuno «Tranquilli ragazzi... alla fine non si è fatto male nessuno... è tutto a posto». Chester e Chelsea tirarono un sospiro di sollievo all'unisono e una volta alzato lo sguardo, si fecero strada in salotto. Michael era al piano di sopra, fermo ai piedi delle scale ad origliare. Educati e composti. Quale era dunque la facciata? Quella in banca agli inizi di giugno o quella appena svoltasi al piano di sotto? L'uomo si passò una mano in faccia e si decise a scendere.
STAI LEGGENDO
GTA V ||Sconociuti e Folli||
FanficDue ragazzi, fratello e sorella, viaggiano di città in città fino ad arrivare a Los Santos. Già dal loro arrivo si capisce che questi due sono in gamba e non esitano a far conoscenza col leggendario trio di L.S. nel peggiore dei modi... ma non tutti...