Cambiamenti, esperienze...

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Da quella domenica in piscina, c'era una speranza nella vita dei Fairchild, una speranza che dava loro la forza di guardare avanti nelle loro vite. Il crimine non era tutto e considerati i soldi che avevano racimolato, avrebbero vissuto tranquilli per anni e anni. Chelsea si trovò lavoro come commessa in un negozio di vestiti, mentre Chester fu tanto fortunato dall'essere assunto da un negoziante di vinili con il quale scoprì di andare molto d'accordo. Trevor ormai si era accampato in casa dei due fratelli pur di stare accanto a Chelsea e certe sere il fratellino era costretto a chiudersi nel camper in giardino con le cuffiette a mille pur di chiudere occhio. Voi credete di sapere, ma i suoni che uscivano da lì erano disumani. Michael era diventato una sorta di secondo padre per i ragazzi e Frank e Lamar, due fratelli maggiori. Chester ogni tanto usciva con Tracey, la quale era cambiata drasticamente. Indossava abiti scuri ed usciva di meno rispetto a prima, soltanto con quello che segretamente considerava il suo ragazzo. Considerato che prima usciva una sera sì e una no per andare ad ubriacarsi con le amiche, era un miglioramento. Amanda e Mike sapevano bene con chi usciva e riguardo al dove si recasse si rivolgevano a Chelsea, che sapeva sempre tutto. A volte era il cinema, altre una passeggiata a Vespucci Beach con serata al parco divertimenti, oppure intere ore nel primo bar che capitava per parlare fino a notte fonda. Anche lei stentava a crederci quando vedeva il fratello uscire di casa tutto agghindato, che accennava a sorridere. Era la prima ragazza che aveva mai frequentato, da quanto le era parso di capire. Riguardo a lei invece, Chelsea, era uscita con un paio di ragazzi prima d'ora, ma mai con un quarantenne con seri problemi mentali. Il fatto che sapesse domarlo però, li faceva sembrare una coppia qualunque che se chiusa in una stanza, facevano crollar giù le pareti. E chi se l'aspettava.

Naturalmente le scampagnate folli non mancavano. Ci fu quella volta in cui organizzarono un festino a casa dei fratelli. Erano presenti Mike, Trevor, Frank, Lamar e anche i due pargoli De Santa. Trevor pensò bene di drogare i drink quella sera, solo che al posto di roba per far sballare, ci mise del rufis, la droga dello stupro. Uno esperto come lui avrebbe dovuto accorgersene e invece, al mattino dopo, si trovarono davanti a una situazione catastrofica. Chelsea si era addormentata nuda nella vasca da bagno abbracciata ad un coyote (vivo e vegeto); Trevor era in cucina, seduto nel lavandino (e non vi dico cosa ci fosse nel lavandino) con i polsi ammanettati alle caviglie di un transessuale disteso per terra; Jimmy era nella fossa delle carcasse in giardino e addosso aveva marchi satanici e scritte in aramaico a pennarello indelebile; Miachael e Franklin erano stramazzati in salotto ricoperti da bottiglie e lattine vuote di birra; Lamar era scomparso e Chester e Tracey erano sul letto di Chelsea (un matrimoniale bello spazioso) ricoperti di caramelle (scartate e appiccicose), cioccolata e quant'altro. Ah, la casa era piena di polli. Come erano arrivati a quello, nessuno lo seppe mai. E nessuno andò a cercare Lamar: si presentò da Franklin dopo quattro giorni ricoperto di alghe marine e glitter. Diceva che l'unico ricordo che aveva della serata erano loro che bevevano come pazzi, un rave misto pazzesco a Vespucci Beach e forse, una reverse robbery a un negozio di caramelle. Franklin disse di non ricordare nulla e gli offrì di entrare per farsi una doccia. Chelsea punì Trevor per averlo trovato ammanettato ai piedi di una prostituta... o prostituto, ancora non l'aveva capito, e fece voto di silenzio per un mese. Trevor non prese bene la cosa e per le prime settimane era più scazzato e furioso che mai; all'improvviso scoppiava e rompeva qualunque cosa gli passasse di mano. Le restanti settimane le passò in ginocchio, pregare Chelsea di spicciare parola e di andare a letto con lui come facevano prima che li drogasse tutti quanti. Lei ci mise un po' ma alla fine riuscì a perdonarlo. Michael mise in serio dubbio cosa fecero sua figlia e il teppistello quella notte, ma visto che non c'era nessuna prova a favore della tesi di Mike, decise di fidarsi... almeno fino a quando non gli venne in mente di chiedere a Lester, che aveva telecamere in tutta Los Santos. Quando lo telefonò, Lester rispose ridendo come un matto, dicendo che non ce la faceva a raccontare quel che aveva visto e che mai l'avrebbe fatto per non mettere nei guai né loro, né nessun altro. Una notte brava da seppellire. Ma almeno rassicurò l'uomo sul fatto che sua figlia non aveva fatto nulla di... estremo quella notte. 

Tutto procedeva alla grande. Il trio di L.S. si era anche dimenticato di indagare nel passato dei due fratelli, i quali erano ormai parte della famiglia. Le cose andavano bene così com'erano. L'happy ending perfetto. Verso gli inizi di ottobre però, arrivo lei. Credevano di averla depistata, seminata e dimenticata. Ma si sbagliavano.

Zia Charlotte.

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