Capitolo 10

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Clayton's pov

Ditemi che è uno scherzo.
Deve esserlo, per forza.
Forse sto sognando.
Si, sto sicuramente sognando.
Sammy non può essere qui, con un bambino in braccio.
Un bambino che somiglia terribilmente al mio ex migliore amico.

Faccio un passo in avanti, ritrovandomi accanto ad un Fred incredulo. Sta osservando la scena con la bocca spalancata e gli occhi sgranati.
Concentro la mia attenzione sulla ragazza davanti a noi e noto che sta piangendo.

Una dura verità mi colpisce dritto in faccia, pesante e dolorosa.
Il bambino è il figlio di Sammy.
Ma soprattutto, è il figlio di Fred.
Lui e Sammy sono stati insieme, traducendo la mia peggiore paura in realtà.
Sono stati insieme e non hanno pensato alle conseguenze.

Sento il cuore spezzarsi, per l'ennesima volta.
Stranamente, però, non provo dolore.
Anzi, dentro di me si sta facendo strada una consapevolezza. 
Sono arrivato a New York con la convinzione di non averla dimenticata, ma rivederla ha cambiato la mia prospettiva.
La amo, la amerò per sempre, però credo sia giunto il momento di andare avanti.
Lei l'ha fatto, si è lasciata il nostro rapporto alle spalle e quel bambino che porta in braccio ne è la conferma.

Sammy sposta lo sguardo da Fred a me, le lacrime che scendono copiose sulle sue guance. Non si aspettava di trovarmi qui, è stato uno shock per lei tanto quanto lo è stato per me.
Eppure il destino ha scelto per noi, il trio è finalmente riunito.

"Sammy, bambina mia, cosa ci fai qui?" sua madre interrompe il nostro contatto visivo.

Sammy distoglie lo sguardo e forza un sorriso. "Ciao mamma."

Mi è mancata la sua voce, non posso negarlo.

Sammy avanza e io e Fred ci facciamo da parte. Il mio ex amico ha lo sguardo abbassato, sembra in stato confusionale.
Ha appena scoperto la gravidanza di Sylvie, non si aspettava di certo la comparsa di un secondo figlio.
Da una parte, mi dispiace per lui. Però, doveva pensarci due volte prima di scoparsi la mia ragazza senza preservativo.

Non era più la tua ragazza per i motivi che sai.
Lo era nel mio cuore.

Sammy entra in casa seguita da Tyler e Dylan, il ragazzo che abbiamo conosciuto a Malibu. Per essere qui, con loro, un motivo ci sarà.

"Sammy, di chi è il bimbo che hai tra le braccia?" le chiede suo padre. È preoccupato, glielo si legge negli occhi.

"È mio, papà." sussurra tra le lacrime.

I suoi genitori sgranano gli occhi e per poco sua madre non sviene. "Stai scherzando, vero?"

"No, è davvero mio figlio." abbassa lo sguardo sul piccolo.
Ora che lo guardo meglio somiglia anche a lei, è un bambino bellissimo proprio come i genitori.
La forma e il colore degli occhi sono inconfondibili, mi sembra di star osservando un Fred in miniatura.

"È mio figlio?" Sento la voce di Fred rimbombare nella stanza.

Si è ripreso dallo shock iniziale e adesso si sta avvicinando a lei.
Istintivamente, giro lo sguardo verso Sylvie e la vedo stringersi la pancia, in volto un'espressione cadaverica.

"Si, si chiama Evan e ha tre mesi."

Vorrei poterle dire di Sylvie, ma non spetta a me. Fred ha combinato questo guaio e deve essere lui ad uscirne.

"Posso...posso prenderlo in braccio?"
Sussulto alla sua richiesta. Mi aspettavo una sfuriata epica con tanto di pianti isterici, invece sta chiedendo il permesso per poter abbracciare suo figlio.

Un fidanzato per finta 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora