Clayton's pov
Solitudine.
Cos'è la solitudine e come si può spiegare?
Non ho mai sentito il bisogno di pormi certe domande fino ad adesso. Mi sento solo, nonostante gli amici che mi circondano. Ma come faccio a dividere i veri amici da quelli falsi? Come faccio a distaccarmi dalla vita di sregolatezza che ho intrapreso? Una parte di me vorrebbe scappare lontano e non tornare mai più; l'altra parte, invece, mi incita a ritrovare me stesso.
Ma la vera domanda è: chi è Clayton Roger?
Il ragazzo della porta accanto, innamorato della sua vicina, o il ragazzo scapestrato del college?
Non so più chi sono, non so più niente.
L'amore mi ha ridotto cosi, o meglio, le bugie da me create. Mi ha reso debole, insignificante. Ho cercato di sentirmi qualcuno, di provare emozioni, andando a letto con molte ragazze, bevendo e fumando erba. Il problema, però, è che una volta provato, non si riesce più a smettere.
In un anno, i miei comportamenti hanno contribuito a creare intorno a me una reputazione non degna del cognome Roger. I miei genitori sono ricchi, conosciuti per il loro lavoro, e non voglio che i miei errori influenzino anche la loro vita. Meritano un figlio egregio, perfetto, non un ragazzo come me.
Che tipo di ragazzo ti reputi, Clayton?
Un ragazzo senza speranze, un ragazzo che ha fatto tanto nella vita ma che allo stesso tempo non ha fatto abbastanza. Un ragazzo a cui hanno spezzato il cuore, ma che a sua volta l'ha spezzato.
Osservo il cielo tingersi di arancione, cambiare lentamente colore fino a diventare completamente nero. Le stesse mi tengono compagnia, durante questi lunghi ed interminabili pensieri.
L'appuntamento di ieri non è andato male, eppure mi sono sentito a disagio. Vedere Sammy con un altro ragazzo mi destabilizza, nonostante io abbia smesso di amarla.
Perché è cosi, non provo più amore verso quella ragazza che per anni è stata il centro del mio mondo, il mio grande amore.
Ma si sa, anche gli amori più forti prima o poi finiscono. Da piccolo mi chiedevo com'era possibile smettere di amare una persona, ora lo so. L'amore non si comanda, inizia e finisce naturalmente. Il giorno prima ami una persona e il giorno dopo non la ami più. È cosi e basta, inutile negare l'evidenza. I sentimenti non si possono controllare, cosi come non si possono controllare le persone.
Quando sto per alzarmi dal prato, il mio cellulare squilla. Lo prendo dalla tasca e mi fermo un attimo ad osservare lo schermo. Un numero che non riconosco mi sta chiamando.
"Pronto?" rispondo senza esitazione.
"Sei Clayton Roger?" mi chiede una voce familiare.
Tuttavia, non ricordo a chi appartenga."Si, e tu saresti?"
Se è un fottuto scherzo, mi arrabbio.
"Sono Virginia Price."
Oh cazzo. Merda.
Virginia, quella Virginia?No, the other one...
Respira Clayton, respira. È solo una ragazza, che ti piaccia o no è irrilevante.
"Ciao Virginia, come stai?" Educazione e calma Clayton, ricordalo.
"Bene, tu?" risponde tranquillamente.
Cosa le dico?
Oh sì, benissimo, stavo giusto riflettendo su quando la mia vita faccia schifo."Bene." mi limito a rispondere. "Come hai avuto il mio numero?"
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Un fidanzato per finta 2
Teen FictionSequel de " Un fidanzato per finta" È passato un anno dalla scoperta della gravidanza. La vita di Sammy è cambiata, in meglio. Suo figlio è la sua forza, il suo amore più grande. Nonostante l'incertezza aleggi sempre nell'aria, non si è mai arresa...