Capitolo 12

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Sammy's pov

Il mio cuore e la mia anima sono ridotti in mille pezzi.
Il mio corpo è scosso dai singhiozzi, le lacrime scivolano lungo le mie guance.
Non riesco a togliermi dalla mente l'immagine dei miei genitori, schifati da me e dalle mie scelte.
Sono riusciti a farmi dubitare di aver messo al mondo Evan. Hanno il potere di condizionare le mie emozioni e le mie scelte, ecco perché per un anno non ho fatto altro che tenermi a distanza.

Tyler mi tiene la mano, per paura che io possa sgretolarmi da un momento all'altro.
Mi dispiace per lui, per Dylan. Non avrebbero dovuto assistere a tutta quella merda.
Mi dispiace anche per il mio piccolo ometto, così piccolo eppure così rifiutato dal mondo.
L'unico ad avermi sorpresa è stato Fred, la sua reazione è stata come un fulmine a ciel sereno.
È cambiato, è diventato un uomo maturo e sicuro di sé, pronto a prendersi le proprie responsabilità.
E, in fondo, so di chi è il merito.

L'ho visto, il modo in cui Fred guarda Sylvie, come non ha mai guardato me...
L'ho visto, l'amore che prova nei confronti di quella ragazza che porta in grembo il suo secondo genito.

Non mi da fastidio, non provo nemmeno rabbia. Sono contenta che sia riuscito a superare l'amore nei miei confronti e che abbia trovato finalmente la donna giusta.
Merita tutto il bene di questo mondo.

"Come ti senti?"

Mi asciugo le lacrime con il palmo della mano e lo guardo negli occhi.
Sta soffrendo, perché vede me soffrire.
Io e Tyler siamo legati da qualcosa di unico, di inspiegabile.
Siamo come due facce della stessa medaglia, come il ruscello e l'acqua.

Non sono brava con i paragoni ma una cosa la so.
Il ruscello senza acqua non avrebbe motivo di esistere, non potrebbe svolgere la sua funzione principale.
Ecco, io sono così. Senza Tyler non sarei nulla se non una povera ragazza sola e abbandonata dal mondo.

"Meglio, grazie." Mi tira a sé ed io mi lascio avvolgere dal suo abbraccio.

È sera, e per tutta la giornata non ho fatto altro che piangermi addosso.
Ho lasciato Evan a Dylan, mi fido di lui sennò non l'avrei mai fatto.
È un po' come un secondo padre per Evan, l'ha visto nascere e mi è rimasto accanto.
Gli voglio un bene dell'anima e spero di non perdere mai la sua amicizia.

Doveva essere il giorno delle rivelazioni e non il giorno dell'abbandono.
Ricorderò lo sguardo dei miei genitori finché avrò vita.

"Vuoi qualcosa da bere?" mi chiede dove aver sciolto l'abbraccio.

Scuoto la testa e mi alzo in piedi. Devo riprendere in mano la mia vita, non serve a nulla abbattermi.
"Tyler?" lo richiamo. "Devo dirti una cosa..."

Tyler mi guarda e con la mano mi fa segno di continuare.

Devo dirglielo, perché davvero non posso far finta di niente. Lui mi è stato accanto quando stavo male per Clayton, quando mi crogiolavo nel dolore.

"Provo ancora qualcosa per Clayton." dico di getto.

Silenzio.

"Lo sapevo, un amore come il vostro non scompare da un giorno all'altro."

Ha ragione, eccome se ne ha...

Amo Clayton, questa è la verità. Lo amo perché, nonostante le bugie, ha reso la mia vita migliore.
Dal patto fino ad arrivare alla litigata finale.
Mi ha donato emozioni che credevo di non poter provare, mi ha amata nel suo modo contorto e pianificato. Però mi ha amata e a me bastava.
Fred è stato solo un ostacolo che non sono riuscita a superare.
E adesso credo che sia stato un bene non averlo superato.
Gli errori lasciano un segno indelebile dentro ognuno di noi. Nel mio caso, ha lasciato un essere umano.

Un fidanzato per finta 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora