" Sono una pessima madre, ho lasciato mio figlio a casa di altre persone." continuo a ripetermi da un'ora ormai.
Dylan è andato a dormire, mentre io non riesco a non pensare al mio bambino. L'ho lasciato dal padre, però sento un vuoto dentro di me che non riesco a spiegare, ne tantomeno a colmare. Sto cercando di autoconvincermi che andrà tutto bene, che il mio Evan si trova in buone mani, eppure non riesco a resistere un minuto di più.
Prendo il telefono e digito il numero di casa Baker. Non vorrei svegliarli, però ne vale della mia sanità mentale.
"Pronto?" risponde una voce assonnata.
"Ciao Fred, sono Sammy. Scusa per l'ora ma vorrei..."
"Evan sta bene, ha mangiato tutto il latte e adesso sta dormendo nel lettone." mi interrompe.
Sono così prevedibile? " Scusami, solo che è la prima volta che lascio Evan a casa di altre persone. Lui è cosi piccolo, ha bisogno della mamma." piagnucolo.
"E del papà." completa la frase. " Stai tranquilla, domattina lo riporto a casa."
Emetto un sospiro di sollievo, i muscoli del corpo si rilassano all'istante. Forse, mi sono preoccupata inutilmente. Fred è il padre di Evan e, con Sylvie al suo fianco, svolge un ottimo lavoro. Ha cresciuto Clarissa, dopotutto, e l'ha cresciuta molto bene.
"Hai ragione, scusa del disturbo. Buonanotte." riattacco.
Okay, sono un'idiota.
Lo so da una vita, mia cara.
Ritorno a letto, un po' più tranquilla. Il peso che avevo sul cuore si è sciolto, ed è tutto merito di Fred.
La spiaggia è deserta, il posto perfetto per fare l'amore per la prima volta. Non vedo l'ora di perdere la verginità con l'amore della mia vita, sento di essere pronta, ho aspettato abbastanza.
In lontananza intravedo due figure, e l'ansia si impossessa di me. Non posso fare l'amore con Clayton con degli spettatori, mi vergogno troppo.
Le due figure indistinte si avvicinano sempre di più e, quando sono abbastanza vicine, cado a terra scioccata.Si tratta di Clayton e una ragazza con il volto sfocato, si stanno baciando e si tengono per mano.
E adesso cosa faccio? Mi sta tradendo, non riesco ad urlare, a scappare via.
Sono pietrificata.
I due ragazzi mi passano accanto, mi sorridono come se non ci fosse nulla di male e si sdraiano sulla coperta che avevo precedentemente poggiato al suolo.Sono la spettatrice del suo tradimento, delle sue voglie più nascoste e non posso fare nulla per fermarli.
Mi sveglio di soprassalto, sudata e agitata. Sto piangendo, i miei occhi stanno maledettamente rilasciando lacrime.
Mi alzo a sedere, mi guardo intorno per capire dove mi trovo prima di alzarmi ed andare in bagno.
Mi spoglio, ed entro nella doccia.
L'acqua fredda mi fa svegliare del tutto e riprendere pieno possesso delle mie azioni e delle mie facoltà mentali.Mentre sto per uscire dalla doccia, il campanello suona.
Merda, che tempismo perfetto..."Dylan, puoi andare ad aprire? Sono sotto la doccia." urlo dal bagno, con la speranza che mi senta.
Non appena sento la porta principale aprirsi, capisco di aver raggiunto il mio obiettivo.
Avvolgo i capelli in un asciugamano, metto l'accappatoio e scendo in salotto.
Si tratta di Fred e del mio bambino, non potrebbe essere altrimenti.Percorro il corridoio e un pianto di neonato raggiunge le mie orecchie. Mi affretto a raggiungerli e, una volta arrivata, strappo dalle braccia di Dylan il mio bambino e lo stringo in un abbraccio.
Mi è mancato tutto di lui. I suoi pianti, le sue guance paffute, le sue smorfie durante il sonno.
Lo amo, incondizionatamente.
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Un fidanzato per finta 2
Teen FictionSequel de " Un fidanzato per finta" È passato un anno dalla scoperta della gravidanza. La vita di Sammy è cambiata, in meglio. Suo figlio è la sua forza, il suo amore più grande. Nonostante l'incertezza aleggi sempre nell'aria, non si è mai arresa...