La luce del sole filtra dalle imposte, ma a me non da fastidio.
Il motivo? L'insonnia.
Per tutta la notte non sono riuscita a chiudere occhio, troppo immersa in pensieri malsani.Ieri sera non sono scesa per cena e i miei amici hanno preferito non chiamarmi.
Soltanto Sylvie è salita, per dar da mangiare ad Evan.Riconosco di aver avuto un comportamento infantile, perché Tyler non ha colpe. Lui ha soltanto cercato di aiutarmi, ha pensato al mio bene mentre io gli ho urlato contro tutta la mia rabbia.
Stanotte ho avuto modo di riflettere, di formulare le scuse più accettabili.
La verità, però, è che non ci sono scuse per come mi sono comportata.
Ho sbagliato, per l'ennesima volta.I problemi che ho sono solo miei, non è giusto scaricarli sugli altri.
Invece ieri l'ho fatto, egoisticamente.
Non sono l'unica ad aver perso Dylan. Non sono più importante di tutti loro, soffrono proprio come me.Con tutta la forza di volontà che ho in corpo, mi alzo dal letto. Prima di scendere al piano di sotto cambio il pannolino ad Evan, per poi togliere il pigiama ed indossare indumenti puliti.
È giunto il momento di porgere le mie più sentite scuse.
In salotto trovo il mio Clayton seduto comodamente sul divano in pelle.
Accanto a lui, c'è Rachel.
Mi fermo a metà scale e, senza far rumore, risalgo di qualche gradino.
Spero soltanto che Evan non si metta a piangere proprio ora.
Non è mia abitudine spiare, ma in questo caso la curiosità ha preso il sopravvento."Sammy è sconvolta, la capisco benissimo." Stanno parlando di me, di quello che provo.
"Lo so, la morte di Dylan l'ha segnata abbastanza. Mi dispiace che abbia dovuto confrontarsi anche con i suoi genitori. " risponde Clayton.
Forse, non ho motivo di rimanere qui ad origliare.
Quando sto per muovere un passo mi ricredo e rimango immobile."Rachel, per il bene di Sammy, mi devi giurare che terrai la bocca chiusa."
Di cosa sta parlando? Su cosa Rachel dovrebbe tenere la bocca chiusa?
"Clayton, non sono stupida. Credi che voglia contribuire alle sue sofferenze?
Sammy ha già sofferto abbastanza, raccontarle dei nostri trascorsi non è una mia priorità al momento."I loro trascorsi? Ma cosa...
"Esatto, perché sono soltanto trascorsi i nostri. Io non provo nulla per te come tu non provi nulla per me. Dico bene?"
"Benissimo, è stato solo sesso."
È. Stato. Solo. Sesso.
Sesso.
Sesso con Clayton.
Sesso tra Rachel e Clayton.Mi sento male. Molto male.
" È uno scherzo?" prendo parola.
Scendo lentamente le scale e nel loro volto compare la paura.Paura per essere stati scoperti.
"Ditemi che voi due non siete mai andati a letto insieme, vi prego. Ditemi che non mi avete mentito per tutto questo tempo."
I due ragazzi, però, rimangono in silenzio.
I loro sguardi colpevoli non fanno altro che confermarmi la triste verità.Rachel, la mia migliore amica, e Clayton, il mio ragazzo, hanno avuto una storia.
"Sylvie, sei in cucina?" la richiamo.
Dalla cucina si sentono dei rumori, poco dopo vedo comparire la ragazza sulla soglia.
Dalla sua espressione credo che abbia sentito tutto.
Sta osservando i due ragazzi con disgusto.
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Un fidanzato per finta 2
Teen FictionSequel de " Un fidanzato per finta" È passato un anno dalla scoperta della gravidanza. La vita di Sammy è cambiata, in meglio. Suo figlio è la sua forza, il suo amore più grande. Nonostante l'incertezza aleggi sempre nell'aria, non si è mai arresa...