Capitolo 15

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Sammy's pov

"Si Tyler, va tutto bene. Evan sta bene e anch'io. " rispondo all'interrogatorio del mio migliore amico.

L'ho chiamato poco fa per sentire la sua voce e da allora non ho fatto altro che rispondere alle sue domande. So che lo fa perché ci tiene, però a volte diventa asfissiante.

"Dylan è con te?"

"Si, è in camera con mio figlio. I tuoi genitori sono partiti per qualche giorno e hanno lasciato a me la gestione della casa."

Parliamo per altri dieci minuti finché non sento la voce di Dylan provenire dal piano di sopra. Saluto Tyler e mi affretto a salire le scale.
Mi acciglio quando sento il rumore dell'acqua che scorre provenire dal bagno.

Ora mi sente il signorino, doveva restare con Evan non mettersi nella doccia.

Apro la porta senza fare rumore e sbircio dalla fessura. Dylan è di spalle, sotto il getto d'acqua, intento ad insaponarsi i capelli.
Prima di richiamarlo, vado a controllare il mio bambino in camera.
La stanza è illuminata da una leggera luce soffusa, mi avvicino al lettino e osservo il mio bellissimo Evan dormire. Ha le labbra socchiuse e un'espressione da cucciolo.
Tutto suo padre, ovviamente.
Gli accarezzo la guancia, facendo attenzione a non svegliarlo e gli sistemo meglio le coperte sul corpicino.

L'acqua, in bagno, continua a scorrere senza sosta, così lascio Evan per dirigermi nuovamente in bagno.
Apro la porta, stavolta del tutto, e Dylan si gira di scatto, impaurito.

"Sammy, ma che cazzo fai?" mi sbraita contro mentre cerca di coprirsi con le mani le parti intime.

È un ragazzo timido, nonostante abbia l'aspetto di un play boy incallito. Quando si lava o si veste, non ama spettatori. Tutto il contrario di quando fa sesso, li esprime il meglio di sé.
Come lo so? Semplice, a Dylan piace raccontare i dettagli succinti delle sue notti di fuoco.

"Sei messo bene, tesoro." ammicco e lui diventa rosso come un peperone.

"Esci immediatamente da questo bagno, piccola ingrata." mi lancia addosso la spugna e a me viene soltanto da ridere.

Questa sera dovrà interpretare il mio finto fidanzato e ancora lui non lo sa.
Ho invitato Clayton ad uscire, lui porterà Riley mentre io Dylan.

"Fatti bello perché stasera usciamo." sgancio la bomba.

Dylan si acciglia ma ritorna subito serio. "Va bene, adesso potresti, gentilmente, uscire da questo cazzo di bagno? Grazie."

Rido ma faccio come mi è stato chiesto.

Ritorno nella camera di Tyler, c'è adesso è mia, per preparare i vestiti da mettere stasera. Mi piace programmare prima ed essere pronta in tempo, le cose fatte all'ultimo minuto non sempre riescono bene.
Apro l'armadio e passo a rassegna i vari indumenti.

Gonna corta nera? No.
Vestitino corto aderente? Assolutamente no.
Jeans e maglia sopra l'ombelico? Perfetto!

Appoggio i vestiti sul letto e mi concentro sulle scarpe. Voglio creare un outifit non troppo elegante ma neanche troppo sportivo.
Per questo opto per un paio di tacchi di media altezza, con il cinturino.

Osservo il tutto e mi sento abbastanza soddisfatta. Adesso non mi resta altro che chiamare Fred per chiedergli di tenere Evan per questa sera.
Prendo il telefono, mi siedo sul letto e digito il numero.

Dopo due squilli sento la sua voce dall'altro capo del telefono.

"Ciao Fred, come stai?"

"Ciao Sammy, tutto bene tu?" risponde felice.

Un fidanzato per finta 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora