Kiyomitsu Kashuu • Touken Ranbu: Hanamaru

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Era ancora pieno giorno ma Kashuu, Yasusada, Imanotsurugi, Yamanbagiri e Ishikirimaru stavano già combattendo contro i crono-regressori quando tra loro passò veloce una ragazza dell'epoca, inevitabilmente attirò l'attenzione di alcuni crono-regressori che si lanciarono per ucciderla. Il più vicino a lei, Yasusada, la salvò da una morte certa tagliando a metà il crono-regressore che stava per colpirla e una volta accertatosi che la squadra avesse sterminato tutti i nemici la guardò.
"Non hai visto che era pericoloso? Che pensavi di fare?" La voce di tranquilla di Ishikirimaru attirò l'attenzione della (c/c), gli occhi di un particolare (c/o) brillarono e sorrise.
"Sono dispiaciuta ma sapevo che sareste riusciti a ucciderli anche con la mia intrusione"
Le parole della giovane sorpresero non poco i ragazzi-katana; il capitano della spedizione, Kashuu, la guardò abbastanza male.
"Chi sei? E soprattutto, cosa intendi dire?"
Kashuu era molto sospettoso, una ragazza comparsa dal nulla che non sembrava per niente spaventata dai crono-regressori poteva essere una minaccia, ma anche un'alleata. Imanotsurugi la guardava interessato e incuriosito, Yasusada non sapeva cosa dire e Yamanbagiri insieme a Ishikirimaru guardavano interessati la scena.   

"Io sono (t/n), voi siete i ragazzi-katana del Saniwa vero?" la risposta della ragazza sciocco tutto il gruppo, come faceva quella ragazza a sapere cosa fossero in realtà? Lei ridacchiò e li guardò sorridente.
"Non vi preoccupate, io stessa non sono di quest'epoca e sono qui anch'io per una missione: potreste portarmi dal vostro Arujin?" Kashuu le lanciò un occhiata sospettosa, guardò Yasusada e tutta la squadra per poi tornare a guardare la ragazza. Sospirò esasperato e aiutò la (c/c) ad alzarsi.
"Un passo falso e ti taglio una mano" la giovane sorrise per la minaccia fatta dal castano.
"Va bene

- - - - - - - - - 

Quando tornarono alla cittadella Kashuu mandò Imanotsurugi a chiamare Hasabe e insieme a lui portò la ragazza dal padrone. Hasabe e (t/n) entrarono e Kashuu tornò nella sua stanza.
Intanto era stranamente combattuto: da una parte era curioso di sapere di più sulla ragazza ma dall'altra non voleva averne niente a che fare.
Non si poteva dire che non fosse bella, i capelli (lunghi/corti) erano raccolti con delle graziose forcine (c/p) che si sposavano bene con l'hakama bianco e (c/p) che indossava. Il ragazzo katana sospirò seccato, cosa diavolo stava succedendo? E perchè stava pensando a com'era vestita ora? Ancora immerso nei suoi pensieri sentì la voce della castana chiamarlo da dietro la porta scorrevole della stanza che condivideva con il fratello. Il moro le diede il permesso abbastanza curioso e nervoso, nella sua epoca l'unica donna che potevano entrare liberamente nella camera dell'uomo era la moglie e ciò lo rese stranamente nervoso. 
"Kiyomitsu Kashuu vero? Sei la prima spada che il tuo padrone ha evocato vero? È un piacere per me conoscerti! Il mio nome è (t/n) e sono la sorella del tuo padrone"
Lo shock del ragazzo era palese, scoprire che la (c/c), la ragazza per cui aveva preso uno strano interesse, era la sorella del suo padrone; si sentiva quasi colpevole di una grande colpa. Il moro guardò negli occhi (c/o) la (c/c), la vide sorridergli e non potè fare a meno di evitare il suo sguardo mentre sentiva il viso scaldarsi. La risata della ragazza fece desiderare di sprofondare al ragazzo-katana.
"Sei veramente molto bello Kiyomitsu -il ragazzo iniziò veramente a sentirsi accaldato- se è questa la cura con cui ti tieni per mio fratello allora credo proprio che dovrò esserne molto gelosa!" le mani delicate della ragazza avevano preso quelle del ragazzo che guardava dolcemente e con un sorriso amorevole in volto le unghie rosse della katana.
Il moro cercò di dire qualcosa ma vedere il viso dolce della ragazza lo mandò in tilt, si sentiva così orgoglioso di se stesso, la dedizione che aveva per il suo padrone aveva colpito particolarmente la sua amata e ciò lo fece sorridere cosa che la ragazza notò.
"Kiyomitsu, faresti tutto questo per me?" quella domanda lo destabilizzò. Il suo sguardo scuro si scontrò contro quello (c/c) della ragazza e potè constatare che era sincera.
"Lo accetteresti?" la domanda della katana la fece sorridere e con delicatezza intrecciò le dita con quelle smaltate dell'altro.
"Te lo posso giurare anche ora" si sorrisero e non poterono non baciarsi dolcemente. 

- - - - - -

"(t/n)! (t/n)-chan!" 

"Mmmh? Gokotai-chan? Che succede?

"(t/n)-chan vuoi essere la mia mamma?" 

"Oh, certo, ma chi te l'ha detto?

"Kogitsunemaru-san dice che essendo l'unica donna della cittadella noi katane più piccole dovremmo vederti come una mamma" 

"Oh beh in effetti

"Ma il papà?! Se (t/n)-chan è la mamma: chi è il papà della cittadella?" 

"Midar-!

"Ovviamente arujin!" 

"Ma sono fratelli!" 

"Hasebe, Namaz-

"Io credo che Ichi-san starebbe felice di-" 

"NO! (t/n) e Kasen-san sono prefetti!" 

"Ragazzi...

"Cosa? Io sono sicuro che stia meglio con Yasusada-san!" 

"No no! A lei piacciono uomini veri come Tsurumaru-san o Izuminokami-san" 

"Cos-? Ragazzi!

"Kousetsu si prenderebbe cura di-" 

"No! Kogitsunemaru-san e Munechika-san posso prendersi cura di (t/n)!" 

"Kousetsu?! Kogitsunemaru e Munechika?! Oddio vi prego fermatevi!

"Su su basta! Credo che (t/n) sia più che capace di trovare un buon marito anche senza i vostri consigli

"O ti ringrazio Munechika-san almeno te!

"Ora però sono curioso a proposito dei gusti della nostra (t/n)

"MUNECHIKA-SAN!!"

"Ahahahahah" 

 - - - - - 

"Ora che i più piccoli non ci sono... io dicevo sul serio (t/n)

"Cos-? Oh io...

"Non essere timida, io non lo dirò a nessuno

"Dici su serio?

"Sono serissimo

"Non è che ti creda molto, continui a sorridere

"Non c'è bisogno di mentire (t/n), lui lo sa già

"Cosa! BRUTTO-!!

"Ahahahahahahahah

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