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Lunedì , rientro a scuola, bambini super carichi, mamma agguerrita ,amiche supereccitate .
Cominciava proprio male la settimana.
Cass l'aveva chiamata all'alba per chiederle consiglio su come vestirsi quel giorno come se lei fosse una guru del fashion, come se non bastasse aveva scoperto che i cellulari di ultima generazione erano in grado di fare le chiamate in conferenza quindi mentre Cass le mostrava il tailleur pantalone e la minigonna di pelle la Chris mora aveva spaventato a morte Missy chiedendo se era un gatto quello che vedeva accanto a lei in cucina.
Nel discorso era subentrata la Chris rossa e dal decidere insieme cosa Cass dovesse mettere erano finite con il parlare del suo vicino.
Che poi ancora doveva realizzare come cavolo si faceva una conferenza telefonica e non si spiegava come erano finite a parlare di Steve.
Entrò nella sua classe e fu accolta dalle urla dei suoi bambini che corsero ad abbracciarla,tutti tranne uno,il piccolo Gregory .
Fece sedere i suoi piccoli demonietti e diede loro un lavoro da svolgere, colorare la foglie che lei aveva disegnato ,poi insieme le avrebbero ritagliate, per distribuire i fogli si fece aiutare dal piccolo Gregory che con il suo maglioncino e la camicia sembrava un uomo in miniatura.
"Ehi Gregory quando hai finito torna di nuovo quì,ho bisogno del tuo aiuto."
"Si signorina Elizabeth."
Lo osservò mentre consegnava i fogli ai suoi compagni ,era un bambino piuttosto taciturno ma molto educato, portava sempre una camicia sotto al maglioncino e raramente indossava delle felpe. Era arrivato a anno iniziato l'anno prima ma nonostante tutto si era inserito subito, si sa i bambini sono spugne assorbono tutto e sono incapaci di non fare amicizia con gli altri.
Gregory da subito aveva fatto amicizia con la piccola Susanne ,ogni giorno le portava la merenda e nonostante ogni settimana cambiassero compagno di banco loro riuscivano comunque a passare il tempo insieme, vedere ora che Gregory aveva a malapena guardato Susanne mentre le consegnava il foglio le fece capire che forse era quello il problema che affliggeva Gregory.
"Signorina Elizabeth io ho finito questi sono avanzati."
Le porse i fogli e aspettò che lei gli dicesse di cosa aveva bisogno.
"Bambini aspettate un attimo ,mancano alcuni colori,io e Gregory andiamo a prenderli . Mi raccomando fate i bravi e non urlate noi torniamo subito ,se vi sento urlare non vi do la sorpresa che vi ho portato per oggi. "
Tutti i bambini scattarono a braccia conserte sul tavolo e mimarono una zip sulle labbra, lei sorrise e portò Gregory nella stanza dove tenevano le scorte.
"Gregory che colori dobbiamo prendere?"
"Non lo so maestra, che stagione dovrebbero rappresentare le foglie?"
"Quella che vi fa stare bene ,quella che più vi piace o che vi ricorda qualcosa di bello. Tu ad esempio di che colore la faresti?"
Il piccolo si strinse nelle spalle e prese un colore azzurro.
"Credo di questo,anche se le foglie azzurre non esistono."
"Perché proprio azzurro?"
Il bambino sospirò forte.
"Susanne ha gli occhi azzurri. "
"Ohhh e a te piace Susanne?"
Gregory aveva gli occhi lucidi segno che voleva piangere ma si stava trattenendo.
"Gregory se ti piace Susanne non devi vergognarti. A lei lo hai detto?"
Scosse la testa in segno di diniego.
"E perché non glielo dici?"
"Non posso maestra, a me Susanne piace ma le voglio anche bene ,se le dico che mi piace e che le voglio bene non vorrà più essere mia amica. Ha detto che dobbiamo andare insieme al college. Ma ancora siamo piccoli."
Hai capito Susanne ha le idee chiare.
"Gregory dirle che ti piace non metterà in pericolo la vostra amicizia, ora siete piccoli ma se davvero Susanne ti ha detto che andrete insieme al college allora vuol dire che ha intenzione di essere tua amica molto molto a lungo."
Gregory sembrò riflettere sulle parole che lei gli aveva detto, dopo un po' prese l'azzurro e corse in classe, Missy scosse la testa, l'innocenza dei bambini era l'unica cosa che i grandi non potevano mai comprare o riuscire a conservare.
Verso mezzogiorno il suo telefono iniziò a squillare, quando vide che era sua madre sbuffò e lo rimise in borsa, stava prendendo un caffè con le colleghe quando vide arrivare un enorme mazzo di fiori .
Il fattorino chiese chi era che presto si sposava e tutte si guardarono tra loro credendo che il poverino avesse sbagliato , in realtà non aveva sbagliato niente.
Quando vide la grafia del biglietto sbiancò , sua madre le aveva mandato dei fiori , esasperata prese il mazzo dei fiori e chiese a Kate di guardare i bambini.
Uscì dalla scuola come una furia salì in macchina e gettò i fiori sul sedile del passeggero,questa volta aveva davvero esagerato.
Arrivò davanti alla villa dei suoi con uno stridio di freni, prese il mazzo dei fiori e entrò in casa come una furia.
Eleanor se ne stava seduta sul divano di pelle beige mentre sorseggiava un aperitivo e sorrise quando vide entrare la figlia.
"Dico sei impazzita? Ma si può sapere cosa ti salta in mente? Per fortuna ho preso io i fiori sai che figura mi avresti fatto fare? Dio questa storia sta diventando incredibile!"
"Elizabeth far vedere alle altre che hai uno spasimante serve solo ad arginare i pettegolezzi. L'ho fatto solo per te."
"Mamma tu sei pazza!"
"Non mancarmi di rispetto signorina, ti ricordo che"
"Mamma basta! Per l'amor di Dio occupati solo della tua vita, mi stai mettendo in ridicolo ti rendi conto? Cosa vuoi che se ne freghino le mie colleghe della mia situazione sentimentale? Stiamo lì per lavoro non per fare salotto."
Suo padre sentendo le urla provenire dal salone uscì dallo studio con gli occhiali in mano e la faccia di chi non capiva cosa stava succedendo.
"Missy tesoro che succede? Perché urli così?"
"Chiedilo a tua moglie e per favore papà vedi di tenermela lontana o potrei non rispondere delle mie azioni."
Uscì sbattendo la porta ,risalì in macchina e tornò a scuola appena in tempo per l'arrivo dei primi genitori.
Nessuna delle sue colleghe chiese spiegazioni almeno per quel momento ,ma era certa che prima o poi qualcuna di loro avrebbe voluto sapere cosa era successo e chi aveva mandato i fiori,sperò fino ad allora di aver trovato una scusa plausibile.
Quando tornò a casa non c'era traccia del suo vicino e questo era già un sollievo ,non era la giornata adatta per avere a che fare con lui. In compenso però c'era la gattina, chissà da dove arrivava, era curata e non sembrava una randagia.
La fece entrare in casa e le preparò una ciotolina con il latte ,andò di sopra si cambiò e ritornò giù ,da quando viveva da sola finalmente poteva vestire in libertà e soprattutto stare scalza.
Si preparò qualcosa di veloce per pranzo perché nel pomeriggio sarebbe passata Cass a farle vedere la sua lettera di dimissioni e di sicuro avrebbero scambiato quattro chiacchiere sul suo vicino,conosceva bene Cass.
Quando ebbe finito di pranzare uscì in giardino e sedette a gambe raccolte nella comoda sedia in vimini sospesa alle travi del portico ,la gatta la seguì e saltò sulla sedia accanto a lei acciambellandosi comoda sul cuscino.
"Sai micina forse è il caso che io ti dia un nome, anche se non so ,sicuramente avrai un padrone. Comunque mi piacerebbe Luna che ne pensi? Bhe oddio anche Milady non sarebbe male ,ti piace stare al comodo. Ma Luna mi piace di più."
Continuò a fare i grattini sulla testa della gatta e intanto si guardò un po' intorno, i cuscini del divanetto andavano cambiati ormai erano smunti,chissà da quanto li teneva sua nonna. Il putto che anni prima fungeva da fontana era quasi interamente coperto di muschio ,doveva decidersi a dare una ripulita ,si che ancora non aveva avuto il tempo neanche di togliere le cose di sua nonna, erano tutte inscatolate e infilate nel ripostiglio.
Forse durante le vacanze di Natale sarebbe riuscita a disfarsi di tutto , il suono impetuoso del campanello la avvisò dell'arrivo di Cass.
"È uno stronzo!"
Entrò come una furia lanciando la borsa sul divano e togliendo una dopo l'altra le scarpe dal tacco vertiginoso.
"Bhe ciao anche a te Cass. "
"Si scusa Missy il fatto è che non lo sopporto, ma non hai niente in frigo?"
Missy la guardava mentre era con la testa nel frigo alla ricerca di chissà cosa.
"Non ho avuto tempo di fare la spesa, ma ho del pane a cassetta se hai fame."
"Dio che giornata ,a te come è andata oggi?"
"Aspetta che ti racconti l'ultima trovata di mia madre, pensa che oggi"
"Che poi cosa diavolo gliene frega a lui se la mia gonna è talmente corta che mi si potrebbero vedere le mutande? Ma che siamo nel medioevo? Missy hai del burro di arachidi?"
Era sempre così con Cass, potevi anche dirle che eri scampata a morte certa, non ti ascoltava affatto ,per non parlare degli strani abbinamenti che faceva quando mangiava, aveva preso il vasetto delle alici e voleva il burro di arachidi.
"Dio Cass ma sai che fai schifo quando mangi?"
L'amica storse il naso.
"Non abbiamo tutte il tuo palato fine principessa, nessun assaggiatore ne piatti da gran gourmet a casa nostra. "
Missy si sedette e sbuffò sonoramente, non sopportava che Cass le scaricasse addosso la sua frustrazione.
"Cass ti ricordo che io non sono Grant ,se sei nervosa chiamalo e sconta su di lui la tua rabbia. Senti io devo andare a fare la spesa,ti va di accompagnarmi?"
Mise la gattina con il suo cuscino sotto al portico e chiuse la vetrata, andò a prendere un paio di scarpe e aspettò che Cass finisse di ingozzarsi.
Andare al supermercato con Cass era una scelta da non fare mai più, aveva riempito il carrello di cioccolata e merendine e da un quarto d'ora non sapeva se prendere un pacco di tortillas o delle semplici patatine da sgranocchiare davanti alla tv.
"Per l'amor del cielo Cass prendili tutti e due, sei una vera rompiscatole sai? Non mi meraviglio che tu e Grant litighiate sempre."
"Missy non ti riconosco come mia amica oggi, sei più stronza del solito."
"Lieta d'esserlo. Hai riempito il carrello di schifezze, e da mezz'ora stai contemplando due stupidi pacchetti di patatine ,scegli  uno dei due e falla finita!"
Cass la guardò a bocca aperta, erano anni che conosceva Missy , precisamente da quando avevano iniziato il liceo .
Da subito erano entrate in sintonia ridendo di una ragazza che era arrivata con dei tacchi altissimi e una minigonna leopardata neanche fosse su una passerella piuttosto che a scuola, da allora erano diventate inseparabili con grande disappunto della madre .
Solo alla fine del liceo avevano conosciuto le Chris.
Gettò i due pacchetti nel carrello e prese a fissarla con insistenza, c'era qualcosa che non andava.
"Si può sapere che hai da guardare adesso?"
"È in questi momenti che nonostante mi dispiaccia dirlo sei uguale a tua madre. Avanti , sentiamo cosa ha combinato stavolta quella pazza?"
Continuarono a passeggiare tra i vari corridoi mentre Missy raccontava alla sua amica l'ultimo disastroso avvenimento.
"Mi ha messa in ridicolo capisci? Se non avessi preso io quei fiori sai che figura ci avrei fatto?"
Cass continuava a ridere , non ci poteva credere, Eleanor era davvero tutto un programma.
"Dio Missy mi hai fatto dimenticare quell'impiastro del mio capo, devo dire che tua madre stavolta si è proprio superata. E cosa c'era scritto sul biglietto?"
Missy la guardò il tralice.
"Sono contenta di essere motivo di divertimento con le mie vicissitudini. Comunque il biglietto diceva : 'Alla mia dolce fidanzata . Con amore L' . "
Cass scoppiò nuovamente a ridere nonostante la sua amica fosse giù di morale.
"L? Ti ha trovato un fidanzato con un iniziale? Tua madre mi fa morire, quella donna è tutto un programma."
"Si certo , ' Come mettere in ridicolo mia figlia' , a presto con una nuova esilarante puntata sempre su questo canale."
Stavolta risero entrambe.
Una volta rientrate a casa di Missy poggiarono la spesa sul tavolo e mentre svuotava i sacchetti del supermercato metteva tutte le cose di Cass da parte.
"Dai qua le sistemo in un armadietto almeno quando vengo a trovarti so per certo che troverò qualcosa di buono da mangiare."
"Cass stai per caso cercando di dirmi che a casa mia non mangi bene?"
"Certo che no tesoro, ma tu non ti azzarderesti mai a comprare queste schifezze , da te solo cibi scelti e di ottima qualità."
Missy si strinse nelle spalle .
"Che c'è di male se mi piace mangiare sano? "
Cass sbuffò, vide la sua aria contrariata, non voleva certo offenderla, poverina già doveva sopportare sua madre.
"Missy non c'è niente di male in quello che compri, sai benissimo che adoro mangiare quando cucini tu , solo che nonostante cerchi di evitarlo in tutti i modi possibili ti comporti sempre come vuole tua madre. Ti ribelli al suo volere, esci con noi ma non hai mai ordinato un hamburger. Non c'è niente di male a voler mangiare sano e so che non dovrei comprare cioccolata, caramelle e patatine ,ma servono in modo compensatorio quando sei giù di morale. Un hamburger non sarà sano ma non c'è niente di meglio che sedersi in un tavolo con un vassoio che contiene una coca delle patatine e un hamburger che cola salsa sulla maglia e sulle mani a ogni morso. "
Missy si rabbuiò, aveva fatto di tutto in quegli anni a non essere uguale a sua madre, ma Cass diceva il contrario come era possibile.
"Davvero sono snob e scontata come lei? Tutti i litigi e le sfuriate di questi anni passati non sono serviti a nulla. "
Cass si maledì, non voleva di certo sconfortarla, voleva solo spronarla a divertirsi un po'.
"Missy tesoro tu sei la mia migliore amica e lo sai, non ti sto dicendo che sei in tutto e per tutto uguale a quella snob di tua madre, andiamo tu non manderesti mai dei fiori a tua figlia firmati con una iniziale, non criticheresti le sue scelte di vita e di sicuro non andresti a giocare a canasta. Quello che voglio farti capire è che devi sbottonarti un po', in senso metaforico ovviamente, so che odi il genere maschile e non hai tutti i torti ma non sono tutti uguali. Non devi trincerarti dietro abiti scuri e la malsana abitudine di fare di tutto per risultare anonima. Tu non sarai mai anonima, hai degli occhi spettacolari e un viso di porcellana, e ti posso assicurare che il tuo corpo nonostante lo camuffi con quegli orripilanti indumenti neri non passa inosservato. Tu non stai vivendo Missy, stai solo cercando di sopravvivere. È questo che ti rende uguale a tua madre."
Missy ebbe modo di ripensare a quello che la sua amica le aveva detto per le seguenti ore successive, non riuscì a chiudere occhio ,stavolta non per colpa del suo vicino che forse non dava nessuna festa.
La mattina dopo si alzò stanca con le occhiaie e di malumore, si preparò controvoglia per andare a lavoro, era andata a correre ma non era riuscita a rilassarsi , quando arrivò alla scuola la sua collega Francis la più pettegola tra tutte la aspettava con un sorrisetto cospiratore.
"Buongiorno Elizabeth ,ti vedo un po' stanca non hai dormito bene stanotte?"
Missy alzò gli occhi al cielo, già non la sopportava quando era di buon umore figuriamoci quella mattina.
"Buongiorno anche a te Francis ,ho dormito benissimo stanotte, ho solo un po' di mal testa. Tu invece vedo che dormi sempre bene, sei sempre fresca e riposata."
"Bhe si effettivamente hai ragione, sai il mio fidanzato mi riempie di coccole. Dovresti dirlo anche a chi ti ha mandato i fiori ieri di coccolarti un po', saresti più rilassata e carina anche tu."
Missy maledì sua madre in tutte le stupide lingue che l'aveva costretta a studiare.
"Bhe Francis se il tuo fidanzato ti fa stare così bene dovresti deciderti a sposarlo prima che qualcuno te lo porti via. Ora se vuoi scusarmi stanno iniziando ad arrivare i miei bambini."
Era assoldato ,la odiava, odiava Francis e la sua faccia da culo con tutto il suo essere, era fidanzata da dodici anni sempre con quel tipo ingessato che andava a prenderla tutti i giorni . Sempre con il solito completo giacca e cravatta marrone ,sembrava avesse solo quello, difficilmente credeva che quel tipo con gli occhialini sul naso fosse focoso a letto e le facesse tante coccole, più che altro pareva soggiornasse in un congelatore impalato com'era.
La giornata sembrava scorrere tranquilla almeno finché Gregory e Joseph si azzuffarono , tutto per una merendina di troppo arrivata a Susanne che si arrabbiò con entrambi e sentenziò che non avrebbe più parlato con nessuno dei due.
Quando rientrò a casa era stanchissima mangiò un tramezzino e si stese sul divano a riposare un po'.
Si svegliò di soprassalto quando sentì l'insistente suono del campanello, guardò dalle vetrate e vide che si era fatto buio,aveva dormito parecchio.
Si alzò scontrosa dal divano per andare a vedere chi se ne stava con il dito incollato sul campanello, avrebbe chiamato qualcuno per installare un nuovo campanello con videocamera e tasto per staccarlo quando cavolo ne aveva voglia.
"Mary Elizabeth si può sapere che fine hai fatto? È dalle quattro di questo pomeriggio che ti sto chiamando ma il cellulare ha sempre squillato a vuoto."
Missy si passò una mano sul viso e nascose uno sbadiglio e il disappunto per la visita di sua madre.
"Ciao anche a te mamma, vedo che stai più che bene quindi non c'è bisogno che te lo chieda. Piuttosto che ci fai quì?"
Senza aspettare che sua madre entrasse e la seguisse andò in cucina e aprì il frigo, prese la lattina del succo all'ananas e bevve avidamente.
"Oh mio Dio ,ma non ti ho proprio insegnato niente? Tutta colpa di quelle squinternate che frequenti! Il bicchiere tesoro ,si beve dal bicchiere. Ma cosa ho fatto di male."
L'aria da melodramma era la preferita di sua madre, oh e anche quello della sceneggiata ,non la sopportava.
"Mamma casa mia regole mie e non ti permetto di offendere le mie amiche. Cosa ci fai quì?"
"Sono venuta a invitarti a cena, tuo padre mi ha detto che se non venivo neanche lui avrebbe cenato. Che poi cosa ho fatto di tanto sconcertante."
Missy scattò infuriata.
"Cosa hai fatto? Mamma mi hai mandato dei fiori a nome di un fantomatico fidanzato."
"E che c'è di male?"
"Che c'è di male? Oh dio dammi la forza!"
"Tesoro stai alzando la voce e non sta bene."
"Mamma è casa mia, se non ti sta bene chi viene ,come bevo e come parlo non venire."
"Su su ,facciamo pace, vai a prepararti sai che non mi piace sedere a tavola dopo le venti e trenta."
"Si certo , perché ovviamente non si tiene conto del mio volere ,hai già deciso che devo venire. E comunque mamma se ti siedi a tavola alle venti e trentacinque digerisci lo stesso."
Andò di sopra e si mise le prime cose che trovò , non aveva voglia di gonne o vestiti voleva stare comoda e anche se sua madre avrebbe trovato da ridire poco le importava.
Nel tragitto fino alla villa la aggiornò sul matrimonio di Rachel Withorp ,quel matrimonio iniziava a starle piuttosto stretto ,non si parlava d'altro neanche fosse quello di William e Kate .
Quando entrarono nel salone l'attendeva l'ennesimo agguato, sua madre aveva invitato il figlio di una delle sue amiche.
"Tesoro ti presento Paul , è il figlio di Tess e Joshua Hansen ,ti ricordi di loro?"
Il tipo più ingessato del fidanzato di Francis si alzò e le fece il baciamano.
"Lieto di fare la tua conoscenza Mary Elizabeth."
Oh dio!
Pensò Missy, sarebbe stata una lunga serata.

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