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Passare l'intero pomeriggio a ripulire il giardino era stato stranamente rilassante tanto più che finalmente era anche riuscita a buttare sia il putto che i vecchi cuscini smunti del divanetto in vimini ,tutto sommato doveva ringraziare il suo vicino.
Aveva buttato via tutto quanto , ora aveva altro spazio a disposizione così fece una doccia veloce si vestì e stavolta controllò bene di aver chiuso a chiave la vetrata non voleva altre incursioni da parte del nemico.
Quando salì in macchina sentì uno strano suono, solo dopo partita si rese conto che proveniva dal cellulare di Cass, era rimasto nella sua macchina dalla sera prima, c'erano un infinità di chiamate da 'Stronzo' ,doveva essere Grant.
Prima di andare al centro commerciale decise di passare da Cass a riportarglielo, quella benedetta ragazza doveva decidersi a provare ad andare d'accordo con quel tipo o si sarebbero distrutti a vicenda.
Cass a casa non c'era ,aveva fatto un viaggio a vuoto e non aveva idea di come rintracciarla.
Andò al centro commerciale e si diresse al reparto casa ,comprò dei cuscini con una fantasia mille righe per il divanetto e poi prese delle lanterne grandi e piccole da disseminare nel piccolo giardino.
Poi passò nel reparto alimentare e prese tre vasetti di miele, a quel punto la sua spesa era terminata poteva tornare a casa.
Però si ricordò che doveva cenare ma non aveva voglia di preparare niente così prese un paio di pizze surgelate.
Alla cassa il cellulare di Cass iniziò a squillare, lo prese e vide che il mittente era sempre quello ,scelse di ignorarlo non erano affari suoi.
Ma appena fu salita in macchina il telefono riprese a squillare, sbuffò e decise di rispondere.

'Pronto.'

'Sei una bambina stupida
e capricciosa. È da ie'

'Wo ,wo ,wo ,frena frena!
Non sono Cass ,sono la sua
amica ,Missy. Tu sei Grant?'

'Oh santo cielo, mi scusi.
Si sono io, che fine ha fatto
quella pazza furiosa?'

'Ehi ,ti ricordo che è della
mia migliore amica che stai
parlando. Quindi modera
i termini. Chiaro?'

Dall'altro capo del telefono si udì un grosso sospiro.

'Senta è da ieri che la cerco
non so quante volte ho
provato a chiamarla ma
è stato inutile.
Non risponde.'

'Ascolti io al momento non
ho idea di dove sia Cass.
Il suo telefono è rimasto
nella mia auto. Penso che
verrà a prenderlo, perché
non viene a casa mia?
Magari riesce ad incontrarla.'

'Se è sicura che Cass non giri
con una pistola in macchina
e mi possa fare fuori mi dia
il suo indirizzo.'

A Missy venne da ridere, effettivamente Cass poteva a volte sembrare pericolosa.
Diede il suo indirizzo all'uomo e chiuse la conversazione, sperava solo che le sue supposizioni fossero giuste e che Cass passasse da casa sua ,non le andava poi così tanto di far entrare uno sconosciuto in casa.
Fortunatamente conosceva la sua amica molto più di quanto conosceva se stessa, Cass era seduta sui gradini di casa di Missy ,indossava una vecchia tuta ed era spettinata .
C'era qualcosa che non andava.
"Cass ,ma dove sei stata? Sono passata da casa tua prima per riportarti il cellulare . L'hai dimenticato in macchina."
Intanto l'amica si era alzata e stava togliendo degli inesistenti granelli di polvere dalla tuta ,sembrava fosse ancora arrabbiata con il mondo intero ,prese il cellulare dalle mani di Missy e lo infilò in tasca.
"Non l'ho dimenticato, l'ho lasciato lì di proposito. Mi offri un caffè?"
"Certo ,fammi scendere i pacchi dalla macchina."
Una voce profonda si intromise nel discorso.
"Questo dimostra pienamente la mia teoria. Sei un incosciente!"
"Che diavolo ci fai tu quì? Non ti basta umiliarmi in ufficio? Devi per forza rovinarmi l'esistenza?"
Missy si sentì in colpa, aveva detto lei a Grant di raggiungerle a casa sua.
"Cass ,credo sia colpa mia se lui è quì. Ha chiamato sul tuo cellulare e ho risposto ma ti giuro non volevo crearti problemi."
Cass la guardò con occhi spenti, non si aspettava che la sua migliore amica Missy potesse fare una cosa simile.
"Bella amica, brava. Vedo che hai messo la nostra amicizia in secondo piano, appena lo hai sentito farsi le sue ragioni non hai esitato a pugnalarmi alle spalle."
"Cass ma cosa stai dicendo? Non mi ha detto assolutamente niente, ti cercava e gli ho detto di venire quì. Non ti farei mai del male."
"Cassidy non prendertela con lei, possiamo parlare da persone civili e adulte?"
Cass fece una smorfia .
"Certo , la tua nuova amica sarà ben lieta di offrirti un caffè, lei si che è adulta al tuo pari . Ah a proposito da lunedì non mi aspettare,mi licenzio!"
Scansò l'uomo che le stava davanti e se ne andò infuriata.
Grant provò a fermarla ma dovette rinunciare, quando Cass era arrabbiata era meglio lasciarla sbollire per conto proprio.
"Mi dispiace."
"Non è lei a doversi dispiacere, la colpa è tutta mia. Spero solo di non aver rovinato la vostra amicizia."
"Stia tranquillo, Cass adesso è arrabbiata, ma sa che non ho fatto niente. Le va di raccontarmi cosa è successo davanti a un caffè?"
L'uomo sembrò pensarci su, era piuttosto bello,capelli biondo scuro e occhi verdi ,molto alto e dal maglione a collo alto si vedeva un fisico definito e asciutto ,il suo vicino però era diverso.
Missy si riscosse, lei non aveva mai guardato gli uomini, non si era mai soffermata al fisico asciutto o alle fossette, tutta colpa del suo vicino.
"Credo che accetterò il suo caffè ,ma la prego mi chiami Grant e mi dia del tu non sono tanto vecchio rispetto a lei."
Missy accennò un sorriso.
"Va bene Grant, ma tu chiamami Missy. Dammi solo due minuti per prendere i pacchi della spesa dalla macchina."
"Ti do una mano."
La aiutò a prendere i sacchetti, in realtà li prese tutti, non le restò altro da fare che entrare in casa e farlo entrare sotto lo sguardo attento e infuriato di qualcuno che aldilà della strada osservava la scena arrabbiato.
Con lui non era così carina e gentile,che poi chi diavolo era questo tipo? Non lo aveva mai visto. E perché la sua amica era andata via furiosa?
Sembrava avessero litigato, forse la dolce e ingenua Missy aveva rubato l'uomo all'amica .
Partì sgommando ,doveva incontrare nuovamente quel tipo che gli dava il voltastomaco, Bradley Smith, non lo sopportava.
Fingeva di essere il suo fidato braccio destro solo per una questione lavorativa, ma più che di lavoro si trattava di fare giustizia , sua sorella non era morta invano, quell'uomo sarebbe marcito in galera.
Grant era il primo uomo dopo suo padre e il suo vicino a entrare in casa sua , non si fidava degli uomini e ogni giorno ribadiva il concetto di quanto potessero essere inutili nella sua vita.
Preparò il caffè e fece entrare la gatta che la guardava da dietro la vetrata, poi prese le tazze e lo zucchero.
"Grant perché litighi con Cass ogni giorno? So che a volte può provocare un forte istinto omicida quando fa ragionamenti strambi, ma ti posso assicurare che è l'unica persona a cui affiderei la mia vita ,lei è premurosa e dolce ,non chiede altro che sincerità. Odia chi la prende in giro e non sopporta chi la contraddice sempre."
"Ecco il motivo per la quale mi odia, contraddico qualsiasi cosa lei faccia!"
Missy guardò l'uomo davanti a lei che continuava a girare il caffè con il cucchiaino, sembrava stanco e provato.
"E perché lo fai?"
Lo vide stringersi nelle spalle, ci doveva essere un motivo ben preciso se si scannavano ogni giorno.
"Il fatto è che la mia vita era lineare e programmata fino a sette mesi fa, ogni giorno lo stesso tragitto ,il solito caffè ,poi tempo pieno in ufficio fino alle nove di sera ,a volte mi dimenticavo anche del pranzo. Più volte ho scordato appuntamenti di una certa importanza ed è stato solo per questo che ho dovuto per cause di forza maggiore prendere una segretaria. Ma non una semplice segretaria che mi ricordasse gli appuntamenti o di andare a casa a cambiarmi d'abito ,di quelle se ne trovano un infinità e soprattutto sono sempre intenzionate a infilarsi nel mio letto. Io non ho tempo per queste cose , per questo ho scelto Cassidy ,lei è perfetta almeno sotto al punto di vista lavorativo. Se solo non si ostinasse a propinarmi ogni giorno quel cavolo di caffè al ginseng, sa di acqua mischiata a residui di caffè. Che poi che diavolo è il ginseng? L'altro giorno mi ha portato addirittura un caffè dal sapore ferroso, terribile. Diceva che era caffè verde. Ti rendi conto?"
Missy rideva come una pazza, riconosceva Cass in tutto quello che Grant aveva detto , ogni qual volta voleva provare qualcosa di nuovo costringeva lei e le Chris a provare .
"E poi non so se lo faccia apposta o solo per attirare l'attenzione maschile, mette quelle dannate gonne così corte che mi fa imbestialire. Le ho detto più volte di vestire in modo adeguato, ma sembra che si diverta a farlo apposta. Tutti i dipendenti sposati e non, di sesso maschile le sbavano dietro. Per carità è davvero un bel vedere, lei è così sofisticata e poi ha quelle gambe che sembrano chilometriche però non potrebbe indossare dei pantaloni come i tuoi?"
Missy guardò l'uomo e poi i pantaloni che indossava e fece una smorfia.
"Cass dice che vesto lugubre,quindi lei non indosserà mai un pantalone come questo. Guarda Grant io proprio non so che dirti, nei rapporti con le persone sono un disastro ,ho solo Cass e altre due amiche e poi solo conoscenti. Non faccio vita mondana e vesto sempre come adesso, quindi non ti so dire se Cass lo faccia apposta a vestire così o se segue una moda. Posso solo dirti che quando la contrasti fa sempre l'opposto di quello che gli dici, quindi se è una valida assistente metti una croce sulle sue gonne e falle capire che ti piace il caffè classico. Altro non posso dirti, non saprei aiutarti."
Vide l'uomo che poggiò la testa sul tavolo sconsolato, doveva tenerci molto a Cass.
"Ma dici che davvero si licenzia? Se lunedì non si presenta vado a prenderla da casa."
Sembrava deciso.
"Non so neanche questo,in questi ultimi mesi si è licenziata quasi tutti i giorni, però non era mai così abbattuta come oggi. Credo stavolta sia più che decisa. Mi spiace."
"Non permetterò che accada, ho bisogno di lei. "
"Va bene, ma vedi di non farla soffrire è molto più che una migliore amica è come se fosse mia sorella e le voglio bene. Quindi sta attento."
"Grazie Missy, questa chiacchierata mi ha fatto bene,ti prometto che non le darò più fastidio e non la farò soffrire. E non la farò licenziare. Tanto comunque se non si presenta vado a prenderla da casa. Ora scappo ,ho un incontro con un cliente. A presto Missy e grazie ancora."
"Figurati, a presto Grant."
Lo vide scendere i gradini e fermarsi di botto.
"Ma dove abita Cass ?"
Questo tipo era davvero la sua versione al maschile.
"Mi dispiace ma questo proprio non te lo posso dire. Mi ucciderebbe."
"Oh ok, giusto. Mi farò venire qualche idea. "
Ora doveva assolutamente scambiare due parole con la sua amica ,non si poteva permettere di definirla una cattiva amica,lei non aveva fatto niente.
Prese le pizze dal cartone, ormai erano quasi del tutto scongelate e le mise nel forno ,tolse i cuscini dai sacchetti e li poggiò sul divano fece un po' di carezze alla gatta che le si strusciava sulle gambe e pensò che era dal mattino che non vedeva il suo vicino.
Poi si ricordò del miele ,prese i vasetti e corse nel villino accanto ,si assicurò che non ci fosse nessuno aprì i vasetti e lo fece scivolare su porte e finestre, sul pianerottolo e sul pomello grosso del portone.
La partita era ancora aperta, e il caro vicino si sarebbe pentito di averla definita un ottantenne gemella della moglie di Shreek.
Rientrò in casa mise le pizze in un contenitore,la gatta fuori casa e uscì per andare da Cass.

"Ho portato la pizza e mi sono fermata da quel tipo del negozio di caramelle . Ho fatto il pieno ma credo che le pizze si siano freddate. Posso entrare o non sono più tua amica?"
Cass la guardò restando appoggiata al portone , era una novità bella e buona, Missy non aveva mai comprato caramelle si spostò per lasciarla entrare ,voleva quanto meno vedere che caramelle aveva preso.

"Entra, sono curiosa di vedere in quel sacchetto che cosa c'è. Questo si che è un evento . Accendo il microonde."
Missy seguì l'amica in cucina, l'appartamento era ordinato e pulito, non c'era neanche un suppellettile fuori posto ,niente. L'enorme tv appesa sulla parete del salone era accesa ,segno che Cass la stava guardando, in cucina ogni cosa era al suo posto .
"In frigo c'è il vino o la coca, ma dato che sono sicura che la coca a tuo avviso è un concentrato di elementi poco salutari per il tuo organismo ti concedo dell'acqua. Non ci credo, hai preso le tartarughe e i delfini?"
Cass aveva un amore smisurato per le cose grandi, il frigo a due ante era in acciaio satinato e a occhio e croce Missy ci sarebbe stata tutta dentro, prese due barattoli di coca e li mise sul tavolo , a dispetto di quello che aveva detto su di lei l'avrebbe bevuta.
"Allora Cass che cosa è successo di preciso con Grant?"
La osservò mentre tirava fuori le pizze dal microonde e le metteva nei piatti , poi prese un taglia pizza e le divise in sei pezzi .
Fu solo dopo aver tagliato le pizze che le puntò il taglia pizza contro e la guardò in tralice.
"Non osare menzionare quel misantropo in casa mia! Ti ho perdonata per averlo fatto venire da te ma non ho intenzione di rovinarmi il mio appuntamento con il vampiro più bello di tutti i tempi. Quindi prendi la tua pizza e la tua coca e vieni a sederti di là ."
"Ok ok, prometto di non menzionare mai più il misantropo. Chi sarebbe questo tipo ?"
Cass alzò gli occhi al cielo, il settanta per cento delle volte voleva mettere la sua più cara amica in una lavatrice per centrifugarla sperando in una miglioria.
Sedettero sul divano ad angolo che poteva ospitare una squadra di baseball e mentre mangiavano la pizza Cass spiegò a sommi capi la trama della storia.
"Ok, ma se lei è innamorata di questo Damon perché sta con il fratello?"
Cass svuotò il sacchetto delle caramelle sopra un piatto e iniziò a metterle separate tra loro.
"Perché non è in questa serie che lei si accorge di amarlo ma nella prossima. Dopo questa giuro che mi metto a dieta."
"Che diavolo stai dicendo ?stai benissimo così. Senti Cass"
"No Missy. Ti ho detto niente misantropo."
"Che? Cass stai diventando paranoica , io volevo chiederti se hai trovato qualcun altro che possa andare bene come fidanzato da presentare a mia madre."
"Uh, giusto. No Missy mi spiace. In un primo momento avevo anche pensato a qualche collega ma nessuno di loro è alla tua altezza."
"Cass non devono essere alla mia altezza ma all'altezza di mia madre."
Sbuffarono entrambe e tornarono a guardare la tv, non c'era verso di trovare un fantomatico ragazzo e sua madre non l'avrebbe mollata finché non lo avesse portato a cena da lei.
Era sempre e comunque nei guai ma doveva ammettere che la strana serie che stava guardando con Cass alla fine era interessante.


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