Giacevano languidi sul divano continuando a farsi coccole tra mille baci e carezze.
"Sarà meglio andare a fare una doccia ,Cass potrebbe arrivare a momenti e non voglio che ci trovi sul divano."
Missy nascose il viso nell'incavo del suo collo e borbottò contrariata.
"Vieni con me principessa ti porto di sopra."
Steve la prese tra le braccia e ammirò le sue forme facendola arrossire di vergogna.
"Ti ho già detto che mi piace quando diventi rossa? Sei uno spettacolo amore mio."
"Smettila "
Steve scoppiò a ridere ,spinse la porta del bagno con la spalla e entrò dentro.
La fece scivolare lentamente a terra per farle sentire la sua eccitazione e la baciò nuovamente.
"Controlla l'acqua principessa, vado a recuperare tutti i vestiti torno subito."
Missy si passò una mano sul viso e si girò a guardarsi nello specchio grande che era sulla parete del lavabo.
Aveva gli occhi che brillavano ,le guance arrossate e i capelli scompigliati ,si vedeva che aveva appena finito di fare l'amore.
Lei che fino a pochi giorni prima aveva gli incubi notturni di quelle mani che la picchiavano e del viso di Brad che la violentava ,si era lasciata andare e aveva concesso ad un uomo di accedere al suo corpo .
Tutto questo anziché lasciarla sconvolta la faceva sentire emozionata e stupita perché voleva ancora sentire Steve dentro di lei .
Quando Steve tornò la trovò a fissarsi allo specchio, le si mise dietro e le baciò il collo.
"Che c'è principessa?"
A Missy scappò un gemito di piacere , sentire il fuoco di Steve appoggiato dritto sul suo sedere la fece avvampare , possibile che anche lei fosse già pronta a ricominciare?
"La doccia, devo fare la doccia. Cass..."
Steve la tirò nel box con sé e le fece perdere la cognizione del tempo , penetrandola in piedi sotto lo scroscio dell'acqua.
Quando Cass arrivò erano riusciti a finire la doccia e riempire un paio di borse con tutto quello che le serviva per scuola e per vestirsi e anche a parlare di Chris ,era preoccupata per lei e Steve la rassicurò promettendole che avrebbe controllato lui stesso cosa stava combinando.
Steve le aveva detto che sarebbe andato lui a riprenderla quando tutto era sistemato ,fino ad allora le aveva proibito di tornare a casa.
"Mi raccomando Steve ricordati di portare da mangiare a Luna e ai suoi gattini, e....ti prego fai attenzione. "
Steve la tenne stretta a se immagazzinando il suo profumo ,la sua pelle morbida e il battito del suo cuore per sentirla accanto nei momenti più pressanti.
"Stai tranquilla principessa , farò la massima attenzione ,ma tu ricordati della promessa che mi hai fatto. Mai in giro da sola e mai quì intesi? Ho bisogno di saperti al sicuro ,devo poter stare tranquillo che non ti succeda nulla e.."
Missy gli mise un dito sulle labbra per farlo tacere.
"Ti ho promesso che mio padre mi porterà a lavoro e tornerà a prendermi ma tu non metterci tanto,ho bisogno di te."
Steve sorrise.
"Principessa questa è la cosa più bella che potessi dirmi. Ehi Cass, tienimela d'occhio ,conto su di te."
Cass aspettava impaziente e fece un cenno di assenso alla richiesta di Steve.
Quando salirono in macchina la iniziò a prendere in giro.
"A quanto pare la mia cara Missy che non sapeva cosa era l'amore non solo ha scoperto cos'è ma si è anche innamorata ."
Continuò a canzonarla per un po' finché Missy non le fece una domanda che la fece ammutolire.
"Che hai deciso per la cena con Grant? Ti ricordo che mancano appena tre giorni."
Cass perse per pochi secondi la padronanza dell'auto e imprecò contro Grant e il giorno che aveva deciso di provare a fare un colloquio nella sua azienda.
"Vorrei che non lo avesse mai fatto accidenti a lui,non so come comportarmi e...e..mi sento a disagio ecco."
Missy la guardò sbalordita non era da Cass una reazione simile, c'era qualcosa in più sotto.
"Cass non solo ti piace ,tu ti sei innamorata di Grant!"
"Cosa? No! No no nel modo più assoluto, è insopportabile , testardo, fanatico e borioso. Crede di poter comandare su tutto e tutti e non lascia libertà di parola alla gente. Mi piace ma non da perdere la testa per lui ."
Sperò di essere stata chiara ma sentiva le guance andare a fuoco.
Quando arrivarono allo stabile dove abitava Cass scesero dalla macchina e presero le borse , davanti all'entrata c'era un ragazzo con un enorme mazzo di fiori che aspettava .
"Mi scusi signora per caso è lei Cass Williams?"
Cass guardò prima Missy e poi il fattorino .
"Si, sono io."
"Oh finalmente è da più di un ora che la aspetto. Mi scusi se potrò sembrarle scortese ma ecco vede mia moglie sta per partorire e io non voglio perdermi la nascita del mio primo figlio. "
Missy si congratulò con lui mentre Cass continuava a guardarlo a bocca aperta.
"Un figlio? Santo cielo ma quanti anni hai? Hai finito almeno il college?"
Missy e il fattorino strabuzzarono gli occhi.
"Cass!"
"Oddio perdonami,non sono fatti miei. Ascolta questo enorme mazzo di fiori ha un biglietto?"
Il ragazzo porse il mazzo a Cass che prese a starnutire mentre cercava il biglietto nel mezzo e raccontava a Missy in quattro frasi la sua breve vita.
Era in cerca di un lavoro che gli potesse dare più soddisfazione visto che era un perito tecnico, intanto lavorava come fattorino per il negozio di fiori durante il giorno e consegnava pizze di sera.
"Oh eccolo, prego signora a lei."
Cass riconsegnò i fiori e prese il biglietto , quando lesse cosa c'era scritto fece una smorfia di disappunto.
"Senti facciamo così" rovistò nella sua borsa in cerca di un biglietto da visita.
"Presentati domani verso le dieci alla Expert Stark Society e fatti mandare da me, se ti fanno storie chiamami su quel numero. Vediamo di contribuire al futuro della tua famiglia ,ora corri da tua moglie e portagli anche i fiori."
Il ragazzo si profuse in ringraziamenti e corse via, ogni tanto fare una buona azione regalava qualche soddisfazione.
"Brava Cass ,sono davvero contenta per quel ragazzo. Ma a proposito di chi erano i fiori?"
Cass fece una smorfia e aprì il portone.
"Di quell'imbecille con cui sono uscita l'ultima volta. Ma si ti ricordi? Quello a cui ho rifilato la scusa del mal di pancia dei bambini. Pensa mi ha lasciato sul biglietto il suo numero e un invito a cena anche per i bambini!"
Missy scoppiò a ridere mentre entravano in ascensore .
"Devi aver fatto davvero colpo Cass."
"Si certo figurati che quella sera feci portare via i fiori dal tavolo per la mia allergia e quel cretino mi manda i fiori. Oh Dio ma che ti avrò fatto mai!"
Quando si fu sistemata nella stanza degli ospiti chiamò sua madre e la mise al corrente dei nuovi ordini di Steve ,scambiarono quattro chiacchiere e ricordò a suo padre di andare a prenderla per portarla a scuola l'indomani.
Dopo una doccia andò in cucina ad aiutare Cass che preparava qualcosa per cena.
"Mi spieghi per quale diavolo di motivo tu in pigiama sei sexy e sembri uscita da una copertina di lingerie mentre io sembro una mendicante che non ha una spazzola?"
"Cass io non sopporto il pigiama di flanella mi soffoca ,e poi non eri tu quella che mi accusava di vestire lugubre? "
"E infatti durante il giorno sei sempre lugubre. È di notte che ti trasformi. Cosa ne pensa il tuo sbirro della tua mise notturna?"
Missy arrossì ripensando a Steve e alle sensazioni che aveva provato poche ore prima.
"Bhe lui dice che l'ho folgorato la prima volta che sono entrata in casa sua e indossavo solo un completo intimo e la vestaglia a fiori che mi regalarono le Chris due anni fa."
A cena continuarono a parlare di Steve e di come era riuscito a demolire le sue paure.
Quando finirono di rassettare la cucina si spostarono in salone davanti al maxi schermo per una serata col vampiro di Cass.
Ma dopo i primi dieci minuti il cellulare di Cass iniziò a suonare e lei controvoglia dovette mettere in pausa per rispondere a Grant , visto che anche lei aveva voglia di sentire Steve fece cenno a Cass di andare in camera per sentirlo.
Purtroppo però Steve non rispose alle sue chiamate .
Esattamente una settimana dopo era sull'orlo di una crisi di nervi , Steve non si era fatto vivo, Cass doveva partire con Grant per un convegno e lei era di nuovo in procinto di preparare nuovamente le borse per andare a stare dai suoi.
Era contrariata e stanca , voleva tornare a casa sua ,aveva bisogno dei suoi spazi e delle sue cose e voleva capire perché Steve era improvvisamente scomparso.
"Ciao papà"
Salutò suo padre che era andato a prenderla come tutte le mattine per portarla a scuola .
"Ciao principessa ,dormito bene?"
Sbuffò contrariata e incrociò le braccia guardando fuori dal finestrino.
"No papà. Ma non preoccuparti è solo stanchezza ,stiamo preparando lo spettacolo di primavera e i bambini sono irrequieti. Mamma ?"
"Tua madre sta facendo impazzire Clarence, ora si è messa in testa di imparare a fare il brasato. Meno male che Clarence si diverte e la lascia fare altrimenti a quest'ora sarei senza cibo commestibile."
Come sempre suo padre aveva il potere di trasmetterle calma e tranquillità, si ritrovò a ridere nonostante avesse i nervi a fior di pelle.
La giornata sembrava non volesse passare mai , i bambini fioriti non volevano mettere la corona di fiori , mentre i bambini alberi continuavano a spostarsi e inseguire le piccole farfalline.
Era sfiancante.
Alla fine delle lezioni era esausta non vedeva l'ora di uscire di là ,sperava solo che suo padre fosse già arrivato.
Ma c'era una sorpresa ad attenderla nel cortile antistante la scuola , Steve se ne stava appoggiato alla sua auto nera e la stava aspettando.
Quando lo vide gli sembrò più bello che mai, i jeans neri gli fasciavano le cosce muscolose mentre la maglia bianca si tendeva sui pettorali scolpiti.
Le rivolse un sorriso che le fece mancare un battito.
Quando lo raggiunse non credeva ai suoi occhi , era proprio lui ed era proprio lì davanti a lei.
Gli gettò le braccia al collo nascondendo il viso sul suo petto aspirando quel profumo che le era mancato.
"Ciao principessa."
"Ciao "
"Mi sei mancata."
"Ti prego portami via da quì"
Steve non se lo fece ripetere ,la fece salire in auto e appena risalì mise in moto e sfrecciò via.
Aveva un sacco di domande che gli frullavano nella testa,dove era stato? Cosa aveva fatto? Perché non si era fatto sentire?
"Fermati. Steve fermati!"
Una sensazione di malessere le attanagliava lo stomaco, si sentiva come se dovesse vomitare da un momento all'altro,la testa le girava e le domande pulsavano in circolo nel cervello.
"Ti senti male?"
Appena gli rivolse quelle tre parole le venne voglia di ucciderlo.
"Mi sento male? Mi prendi in giro? Che fine hai fatto? Sono giorni che ti chiamo senza ottenere alcuna risposta, non sapevo se stavi bene ,se ti era successo qualcosa. Niente! Non sapevo niente e tutto questo mi ha fatto impazzire . E ora mi chiedi se mi sento male? E piantala con quel sorriso di vittoria stampato in faccia che mi fai innervosire ancora di più!"
Steve si avvicinò tanto da sfiorare il naso con il suo.
"Ti sono mancato?"
"Vai al diavolo ."
"Principessa ho una voglia matta di spingerti indietro su questo sedile e fare l'amore con te fino a sfinirti. Mi sei mancata più dell'aria che respiro e non poterti abbracciare e non poter dormire accanto a te in questi giorni è stata la tortura più dura che mi potessero infliggere. Ti amo e saperti al sicuro è la cosa più importante adesso. Ora dimmi sul serio sei arrabbiata con me ? Non ti sono mancato neanche un pochino?"
Missy aveva le lacrime agli occhi, le parole di Steve avevano confermato tutto quello che lei stessa aveva sopportato in quei lunghi giorni senza di lui.
"Accidenti a te, si che mi sei mancato cosa credi che non"
Steve non le fece terminare la frase.
Prese a baciarla con foga e disperazione , le infilò una mano sotto la maglia a toccarle la pelle setosa , aveva bisogno di sentirla tremare e aggrapparsi a lui.
Ma non lì, non per strada ,anche se il suv aveva i vetri scuri , Missy non meritava una sveltina per calmare gli ardori su una strada qualunque.
A malincuore la lasciò andare e mise nuovamente in moto tenendo la sua mano stretta nella sua.
Quando arrivarono davanti casa di Missy a lei non sembrava quasi vero.
Fecero appena in tempo ad entrare in casa prima di dare sfogo alla loro passione, si amarono più volte per colmare il vuoto di quella settimana passata senza vedersi e sentirsi.
"Steve"
"Dimmi principessa"
"Perché non hai risposto alle mie chiamate?"
Erano nel letto a rilassarsi un po', Missy aveva bisogno di sapere perché non si era fatto sentire.
Steve prese a baciarle i polpastrelli delle dita.
"Principessa ,il numero che hai tu è rimasto a casa. Sicuramente si sarà anche spento. Non potevo correre il rischio che tu mi chiamassi durante le operazioni. Scusa se non mi sono fatto vivo neanche una volta ma sei sempre stata il mio primo pensiero. "
"Oh. Non mi avevi detto di avere un altro numero. Io non immaginavo."
"Amore mio quando si è sotto copertura è il primo che ti assegnano. Perché non devi avere altri collegamenti con il mondo esterno, in ogni caso non avrei potuto comunque dartelo perché è un telefono controllato. Ti devi fidare di me ,sono addestrato per determinate situazioni e non corro alcun pericolo . Solo dio sa quante volte mi è venuta la voglia anche solo di vederti per pochi minuti ma avrei compromesso tutto quanto è non potevo permetterlo, c'era in ballo il lavoro di troppe persone ."
Le diede un bacio a fior di labbra.
"Abbiamo incastrato tutti i pesci piccoli ora restano quelli più grandi. L'unico problema è cercare di scoprire chi c'è dietro Smith e questo si sta rivelando più difficile . Finché usano delle prepagate per comunicare non abbiamo alcun riscontro. Non fanno un passo falso e questo mi fa capire che chi è dietro di lui è molto furbo."
"Aspetta questo vuol dire che dovrò nuovamente andare a stare dai miei o da Cass?"
Steve sorrise.
"No principessa, anche a costo di mandare a monte mesi di appostamenti ,ricerche, infiltrazioni e ore di lavoro extra stavolta non ho intenzione di allontanarmi da te. Questa settimana è stata la più lunga e dura di tutta la mia vita, non posso sopportare l'idea di non vederti o toccarti per tanto tempo. Ormai sei parte di me."
Missy restò dolcemente meravigliata dalle parole che lui le rivolse , anche per lei la settimana che aveva passato lontano da lui era stata molto lunga e dura.
"Domani all'uscita di scuola voglio portarti in un posto ti va?"
"Steve credo che ormai tu sia consapevole del fatto che sono nelle tue mani, possiamo andare dove vuoi."
Rimasero a letto per la maggior parte del tempo lontani dal mondo e da tutti i problemi che potevano esserci.
Il giorno dopo Cass si presentò alla sua porta con tre bicchieri di Starbucks e un sacchetto con le ciambelle.
"Buongiorno Missy, devi assolutamente aiutarmi."
Missy la guardò sbalordita erano appena le sette e Steve era ancora sotto la doccia.
"Cass sai che ore sono?"
"Altroché se lo so mia cara. È l'ora della catastrofe ,del giudizio universale ,di un nuovo devastante diluvio,della"
Missy interruppe il fiume di parole,se l'avesse lasciata continuare di sicuro avrebbe continuato ad elencare tutti i disastri più devastanti della storia dell'umanità provocandole solo un dannato mal di testa senza giungere a una conclusione.
"Hai finalmente accettato l'invito a cena di Grant!"
Cass si lasciò andare sul divano con poca grazia e annuì sconsolata.
"Cass devi stare tranquilla,non mi sembra il tipo che possa saltarti addosso."
Steve arrivò in quel momento salutò entrambe e chiese chi saltava addosso a chi.
"Grant ha invitato a cena Cass."
"Oh santo cielo,potresti evitare di raccontare i fatti miei al tuo fidanzato?"
Cass sbottò ,si alzò e a passo di guerra raggiunse la cucina per fare colazione.
Steve e Missy si scambiarono un bacio a stampo e la raggiunsero.
"Scusa Cass , non volevo raccontare i fatti tuoi. "
L'amica fece un cenno con la mano mentre addentava una ciambella.
"Non importa, tanto glielo avresti detto comunque. La mangi la tua ciambella?"
Steve represse una risata e Missy le passò il piatto sconsolata, sarebbe rimasta senza colazione.
"Allora mi aiuti?"
"Cass non so quali siano le tue intenzioni ma va bene ti aiuto."
Cass lanciò un gridolino e la abbracciò.
"Grazie, grazie. Sei la migliore. Grazie anche a te Steve."
Steve la guardò dubbioso , non capiva di cosa lo ringraziasse.
"Scusa per quale motivo ringrazi Steve?"
"Semplice tesoro, da quando il tuo ragazzo ti fa urlare durante i vostri amplessi tu sei molto più rilassata e ragionevole. Ora scappo o il mio capo mi licenzia. "
Missy era arrossita e imbarazzata ,Steve aveva rischiato di soffocare con l'ultimo boccone di ciambella.
Ma nessuno dei due poté reclamare obiezioni perché Cass era già uscita da casa .
Subito dopo Steve scoppiò a ridere e si tirò una Missy imbronciata sulle gambe.
"Principessa la tua amica è completamente pazza , ma su una cosa non ha sbagliato. Vorrei sentirti urlare di piacere in questo momento."
Le provocò brividi lungo la spina dorsale e il cuore prese a battere furioso.
Si alzò dalle sue gambe e si sventolò con la mano per smorzare l'ondata di calore salita sulle guance.
"I..io devo a..andare a lavoro. Mi accompagni?"
Steve si alzò a sua volta e la prese tra le braccia lasciandole un bacio sulla punta del naso.
"Non scappare ,sei speciale e per questo che ogni giorno ti amo sempre di più."
Non mancava occasione che le dicesse quanto la amava ma lei ancora non era in grado di farlo.
Si sciolse dall'abbraccio e salì di corsa le scale lasciando Steve perplesso e un tantino deluso, gli aveva dimostrato che gli era mancato ma non riusciva ad esternare i suoi sentimenti eppure lui sapeva,aveva la certezza che ci fossero. Non si sarebbe mai lasciata andare come aveva fatto ,questo oltre che significare che in lui riponeva la massima fiducia poteva voler dire solo che anche lei ricambiava i suoi sentimenti.
La accompagnò a scuola e la aiutò a portare dentro la scatola con i gattini, finalmente tutti i genitori avevano dato il consenso e quel giorno i bambini sarebbero stati al settimo cielo.
Verso le dieci passò sua madre a ritirare la scatola per dare da mangiare ai gattini e quello che stupì molto Missy fu che sua madre prese a raccontare storie ai bambini tenendoli tutti attenti a ogni sua parola.
"Grazie mamma ,appena finisco vengo a riprenderli. E...bhe grazie anche delle storie che hai raccontato ai bambini e del tempo che hai passato con noi."
Sua madre la guardò con occhi colmi di gioia.
"Elly tesoro sono stata una vera stronza a denigrare il tuo lavoro. Quei ragazzini ti adorano e pendono dalle tue labbra ,sono una meraviglia e questo significa solo una cosa. Che tu sei una maestra con le palle!"
Missy ascoltava con piacere le parole della madre ma sul finale si scandalizzò.
"Mamma!"
"Che c'è tesoro,ho detto solo la verità. Ora scappo e non preoccuparti per questi piccoli esserini ,Steve mi ha detto che passerete stasera perché deve portarti in un posto. A più tardi."
Le lasciò un bacio sulla guancia e andò via.
Alla fine delle lezioni si avvicinò la sua collega Francis , proprio non la sopportava ed era sicura che le avrebbe rovinato la giornata .
"Elizabeth cara, ma dove lo hai trovato quel ragazzo? Sembra uscito dalle copertine di Vogue. Sei sicura che sia il tuo fidanzato? Altrimenti potrei decidere di dargli il mio numero,ho bisogno di provare l'ebbrezza di qualcosa di nuovo."
Le era salito il sangue al cervello, come si permetteva?
"Francis ti ricordo che hai un fidanzato. Inoltre quello che vedi non è un modello e di sicuro non lo pago per le sue prestazioni. Ora se vuoi scusarmi."
Era arrabbiata e nervosa, appena arrivò davanti a Steve lasciò cadere la borsa a terra si mise in punta di piedi e lo baciò davanti a tutti.
Steve la strinse a se e approfondì il bacio, questa era una novità bella e buona.
"Ciao principessa, che cosa è successo?"
"Ciao Steve, niente. Andiamo?"
Steve la guardò con sospetto, era arrabbiata, ormai la conosceva molto più di quanto lei potesse immaginare.
La stava portando a conoscere sua madre o quello che ne rimaneva.
Era nervoso, non sapeva come avrebbe reagito inoltre ancora aveva in bocca l'amaro di quella mattina.
Missy continuava a tamburellare nervosamente con le dita sul portaoggetti al suo fianco ,quella stronza aveva sbagliato a parlare.
Steve si fermò in una stradina secondaria e spense il motore.
"Ok. Che succede?"
Missy lo guardò stupita.
"Siamo arrivati?"
"Missy non prendermi in giro non lo sopporto. Mi spieghi come mai poco fa mi hai baciato davanti a tutti?"
Missy arrossì.
"Io... scusa non sapevo ti desse fastidio."
"Cosa? No! Non mi ha dato fastidio è che non è mai successo. Quindi questo mi porta a rifare la stessa domanda, che cosa è successo?"
Si vergognava cavolo, doveva confessare di averlo fatto solo a beneficio di Francis per farle capire che Steve era suo.
"Ecco io... Francis quella stronza è tutta colpa sua. Ha insinuato che potrei averti pagato affinché ti fingessi mio fidanzato e che sarebbe stata più che lieta di darti il suo numero per provare l'ebbrezza di qualcosa di nuovo."
Steve aggiunse altro disappunto alla sua già precaria pazienza.
"Tu mi hai baciato solo per fare un dispetto a lei? "
"No! Niente affatto . Detta così suona male. È che mi ha dato fastidio il modo in cui ti guardava e non sopportavo l'idea che potesse davvero farti delle avance."
"Quindi lo hai fatto per gelosia?"
Si stavano addentrando in un discorso impervio e saturo di insidie.
"Ma cosa ti salta in mente? Io non sono gelosa !"
Steve si incupì ,mise nuovamente in moto e ripartì restando in assoluto silenzio.
Questa volta era stata molto più chiara rispetto alla mattina ,non provava gli stessi sentimenti che provava lui .
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Nessuno è quel che sembra
RomanceNon è tutto oro ciò che luccica. Mary Elizabeth Preston sa che l' unico modo per riuscire a dormire è combattere il problema alla radice . La radice ha forma umana e corrisponde al suo vicino turbolento e odioso che conosce solo festini e musica a p...