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"Buongiorno Steve, ben alzato, Elly dorme ancora?"
Eleanor in veste di cuoca era una novità per Steve e trovarla in cucina alle sette del mattino mentre si aggirava tra tazze ,caffè e fornelli lo aveva lasciato perplesso.
"Buongiorno Eleanor, si Missy dorme ancora . Stanotte abbiamo chiacchierato a lungo e l'ho lasciata riposare. Tra poco la vado a svegliare altrimenti arriverà tardi a scuola e si arrabbierà con me. Sono biscotti al cocco quelli?"
Alla donna brillarono gli occhi, anche se all'inizio aveva avuto qualche piccola riserva su quel ragazzo ,si era ricreduta.
Lo vedeva che stravedeva per sua figlia e il solo fatto che la stesse aiutando a ricominciare a vivere lo esaltava ai suoi occhi.
Ora aveva addirittura chiesto di poter mangiare i suoi biscotti, cosa poteva chiedere di più.
"Certo , sentirai quanto sono buoni, Elly dice che forse hanno poco zucchero ma... tieni assaggia tu stesso."
Gli mise il piatto davanti e gli riempì la tazza di caffè.
Frank arrivò in quel momento dalla sua corsetta mattutina e sedette insieme a Steve per bere un caffè prima di andare a fare una doccia.
"Allora Steve come procedono le cose?"
Steve prese un altro biscotto e scosse la testa.
"Male Frank, ci manca un nome per mettere fine a tutta l'operazione ,un solo fottuto nome. Chiunque sia è molto bravo, non usa una scheda regolare, ma delle prepagate che non sono rintracciabili. Ha un contatto diretto con Smith e lo chiama più volte al giorno e poi c'è questa ragazza di cui non sappiamo nulla."
Frank prese altro caffè e si chiese come potesse aiutare Steve per portare a termine l'operazione .
"Non hai il suo nome ? Magari potremmo conoscerla e ti saremmo di aiuto in qualche modo."
Steve ci pensò su , non poteva fare il nome della ragazza delle foto ,avrebbe significato compromettere le indagini .
"Mi dispiace ma non posso dirvi il suo nome, posso solo dirvi che ha lunghi capelli biondi ,occhi verdi e guida una macchina azzurra."
Eleanor tolse le tazze e disse poche semplici parole che misero in allarme Steve.
"Sembra che tu stia parlando di  Martha Spencer."
"Scusa Eleanor puoi ripetere?"
La donna guardò il marito con preoccupazione , aveva sbagliato a parlare?
"Ho detto che sembra che stai parlando di Martha Spencer, una ragazza a modo ,molto bella e anche brava . Si occupa di molti enti di beneficenza, ma perché mi hai fatto ripetere il suo nome?"
In quel momento Missy entrò in cucina già pronta per andare a scuola , si versò il caffè e guardò sua madre con uno sguardo misto tra odio e rassegnazione, certe cose non cambiavano mai, per sua madre Martha Spencer era un modello di perfezione.
"Buongiorno , stamattina vado da sola a lavoro e non ammetto obiezioni!" 
Steve nell'apprendere quelle parole sobbalzò sulla sedia e guardò Missy dritta in faccia.
"Scordatelo principessa. Ti accompagno io."
"Scordatelo tu Steve. Resta pure quì con mia madre a tessere le lodi di Martha Spencer, della perfetta Martha Spencer. Di la verità mamma avresti voluto lei come figlia vero? Lei si che è la figlia che tutti vorrebbero."
Sua madre la guardò con occhi spenti , non le avrebbe perdonato mai gli anni di assenza al suo fianco.
Lasciò la cucina in silenzio e si diresse di sopra seguita dal marito che cercava di rabbonirla.
"Missy hai esagerato , tua madre non vuole Martha Spencer come figlia. Lei è fiera di te, mi stava solo ..."
Missy fece un ghigno stanco e derisorio .
"Lascia perdere,non cercare scuse. Sono stanca, vado a scuola."
Ma Steve non era della medesima idea, poche ore prima lei gli aveva chiesto di non farsi smontare dalla sua stronzaggine ,bene quello era uno di quei momenti.
"Stammi bene a sentire principessa , tu non vai da nessuna parte da sola! Inoltre dobbiamo chiarire un paio di punti."
La trascinò di sopra nella sua camera ,mentre al di là del corridoio sentiva sua madre piangere.
Steve la spinse in camera e chiuse la porta , era davvero arrabbiato con lei, non poteva dire una cosa del genere.
"Fammi uscire Steve !"
"Smettila di fare la ragazzina viziata e capricciosa, questa non sei tu. Ti rendi conto che hai offeso tua madre? Sta cercando di fare tutto ciò che non ha mai fatto e tu la assali in quel modo. Cosa credi che solo tu hai sofferto nella vita? Possibile che non ti rendi conto che sei circondata solo da persone che stravedono per te ? Io non ho più nessuno, l'unica componente della mia famiglia che mi resta è rinchiusa in una struttura per malati mentali e sono settimane che mi torturo se fartela conoscere oppure no. Tu hai entrambi i genitori ,hai le tue amiche e anche se ancora non te ne vuoi rendere conto hai me. Cosa ti fa credere che tua madre straveda per Martha Spencer? Non puoi essere gelosa di lei."
Missy lo guardò e abbassò il viso sentendosi improvvisamente in colpa, non sapeva che sua madre fosse rinchiusa .
"Mi ..mi dispiace. È che ...ho sentito che ancora una volta tesseva le doti di Martha e mi sono arrabbiata perché io non ho mai voluto prendere parte in quel mondo che lei tanto amava."
Steve sospirò contrariato.
"Vedi? Lo hai appena detto, che amava Missy. Tua madre non vorrà mai più fare parte di quel mondo, quello è il mondo che le ha portato via sua figlia . Credi che se potesse tornare indietro non lo farebbe?"
Missy scoppiò a piangere , era molto suscettibile, non sapeva neanche lei cosa voleva , forse aveva ragione Steve era una ragazzina viziata.
"Vieni quì sciocchina ,non piangere. Nessuna Martha Spencer può competere con te. Sei speciale , bellissima e purtroppo testarda. Ma non credo che nessuno di noi ti vorrebbe diversa da come sei. "
Con gli occhi pieni di lacrime per la prima volta , fu lei a cercare la bocca di lui per baciarlo.
Steve la lasciò fare , quel momento era importante per entrambi , lei doveva capire che lui c'era e lui doveva capire se lei era in grado di capire cosa voleva.
Man mano il bacio si fece più profondo e dolce, Steve mugolò di piacere quando una mano di Missy finì sotto la sua maglia fermandosi sul cuore che batteva furioso.
Anche lui voleva toccare la sua pelle , infilò le mani sotto il maglioncino nero che indossava e la sentì rabbrividire al suo tocco.
Smise di baciarla sulla bocca e scese a baciarla sul collo profumato ,la sentì gemere di piacere e stringersi addosso a lui.
Doveva smetterla subito o non avrebbe resistito a lungo, la lasciò andare a malincuore e si allontanò da lei. Missy aprì gli occhi di botto e lo guardò confusa ,cosa era successo?
"Io...ho...scusa..."
"Principessa non devi scusarti, anzi dovrei essere io a farlo. Ma mi risulta sempre più difficile resisterti e tu non sei ancora pronta."
"Io...non...non vuoi?"
Era arrossita come non mai, fare una domanda simile per lei era vergognoso, lei che aveva sempre rifiutato gli uomini ora quasi ne pregava uno.
"Principessa non c'è cosa che desidero di più al mondo, voglio sentire la tua pelle a contatto con la mia, perdermi dentro di te e restarci per sempre. Ma non è questo il momento. Quando farò l'amore con te non voglio i tuoi a due passi, dovremo essere soli perché voglio sentirti gridare il mio nome e sentire che mi preghi di non fermarmi. Voglio stringerti e passare molto più di un ora nel letto ,voglio venerarti e toccare ogni singolo centimetro della tua pelle ,voglio dirti che ti amo e sentire che trattieni il respiro mentre lo assimili. Dio solo sa quanto mi sto trattenendo dallo spogliarti adesso e spingerti sul letto ma non posso, non voglio farlo in questo modo. Mi hai rubato il cuore e meriti di vivere la tua prima vera volta con estrema attenzione ,cura e amore. "
Le asciugò le lacrime che non aveva neanche sentito scendere e le diede un piccolo bacio a stampo.
Poi la lasciò sola ad assimilare tutto quello che le aveva detto.
Quando scese di nuovo giù i suoi erano andati via e con molto dispiacere notò che sua madre aveva buttato via i biscotti che Steve stava mangiando credendo che fossero i suoi.
Doveva andare a scusarsi , Steve aveva ragione , aveva esagerato .
All'uscita di scuola sarebbe passata dai suoi.
"Pronta?"
"Si. Steve oggi non passare a prendermi voglio andare da mia madre , faccio venire mio padre a prendermi. "
"Va bene principessa, basta che non ci vai con un taxi. "
"Tranquillo."
Quando si fermò davanti a scuola osservò le sue colleghe che guardavano con curiosità la macchina dai vetri scuri e aspettavano che lei scendesse per tempestarla di domande.
"Che pettegole. "
"Chi le tue colleghe?"
"Si. Sono tutte lì appostate per accaparrarsi uno scoop sulla mia vita."
Era contrariata ,lei non era mai stata sotto i riflettori e adesso sembrava una star.
"E allora diamogli lo scoop."
Prima che potesse realizzare cosa avesse detto ,Steve scese dalla macchina girò dal suo lato e le aprì lo sportello aiutandola a scendere.
"Che stai facendo Steve già sono abbastanza pettegole."
"E tu lasciale parlare."
La baciò dolcemente e la strinse a se a beneficio delle guardone.
"Ora avranno di che parlare. "
"Tu sei pazzo."
"Si di te, ma questo lo sai già. Buona giornata principessa."
Missy scosse la testa nascondendo un sorriso.
"Grazie e.... Steve.."
Steve si girò a guardarla prima di risalire in macchina.
"Mi piacerebbe conoscere tua madre."
Steve le sorrise e annuì.
Poi montò in macchina e ripartì lasciandola sola a vedersela con le colleghe che la aspettavano trepidanti.
"Buongiorno Elizabeth , bella la macchina del tuo....?"
"Già , mai vista un auto così!"
Missy le guardò curiosa, le loro parole erano strane, parlavano della macchina o di Steve?
"Buongiorno a tutte, si chiama Steve ed è il mio ragazzo. Ora se volete scusarmi i miei bambini stanno arrivando. A dopo. "
Entrò con una nuova leggerezza nel cuore ,aveva detto a tutte che Steve era il suo fidanzato e non le sembrava di aver detto una menzogna.
Steve era una presenza importante nella sua vita , non sapeva ancora quale tipo di sentimento la legava a lui ma non poteva fare a meno di averlo al suo fianco.
Quando suo padre andò a prenderla le disse che sua madre non aveva fatto altro che piangere , non aveva mangiato e si rifiutava di parlare o uscire.
"Mi dispiace papà non volevo esagerare ,ho sbagliato e Steve me lo ha fatto capire. Il fatto è che sembra che la mamma adori Martha e io mi sento imperfetta."
Il padre le prese una mano e gliela strinse forte.
"Principessa nonostante tua madre abbia sempre cercato di portarti in un mondo diverso da quello in cui era cresciuta ,ogni sera mi chiedeva tra le lacrime dove stesse sbagliando. L'unica figlia che il signore le aveva concesso la odiava e lei soffriva molto, quando sei diventata più grande e hai iniziato a frequentare la scuola pubblica trovando amiche che lei cercava di tenerti lontana non ha potuto fare a meno di informarsi sulle loro famiglie. Ma non perché non volesse che tu le frequentassi , ma solo per sapere se erano alla tua altezza, quando ha visto che tutte avevano origini umili e normali mi ha confidato che era fiera di te perché sapevi restare con i piedi ben piantati a terra. Ti ha fatto sempre la guerra perché anche lei voleva portarti alle sue convention e agli incontri, ma non per esibirti come ha fatto Marlene con sua figlia, lei voleva che tu aiutassi Martha a ribellarsi a sua madre e molto probabilmente che la ombrassi un po' con la tua bellezza naturale e fine. Devi capirla tesoro, voleva e vuole il meglio per te ,ma ha capito che purtroppo il mondo ha le sue insidie che sia nel ghetto o nell'alta società. "
Tante belle parole ,ma in realtà sua madre si era comportata da vera stronza negli anni.
"Papà io volevo e vorrò sempre bene tanto a te quanto alla mamma ma devi ammettere che si è comportata davvero.."
"Da stronza! Lo so tesoro, ma tua madre è sempre stata una stronza. Anche quando a venti anni mi rimandava indietro le scatole dei cioccolatini vuote e i mazzi di fiori con le teste mozzate!"
Scoppiarono a ridere entrambi , Eleanor Carter aveva voluto per tanti anni fingersi chi non era ma le sue origini erano quelle che la facevano sembrare davvero umana.
Quando arrivarono a casa dei suoi ,Missy entrò trafelata e andò a cercare sua madre , la trovò nella sua vecchia cameretta seduta sulla sedia a dondolo che piangeva.
"Mamma , che ci fai in questa stanza?"
La donna tirò su con il naso in modo poco elegante e prese una delle molteplici Barbie dal cestino vicino .
"Non ti sono mai piaciute vero? Neanche a me. Questa loro faccia precisa e dettagliata fa impressione per non parlare delle curve perfette. Sembra più idonea per uomini che per bambine."
Missy sorrise e si avvicinò .
"Mamma perdonami per questa mattina, non volevo offenderti. Ho sempre visto Martha come la tua figlia perfetta e mi sono sempre sentita inadeguata. Io.."
Sua madre si asciugò gli occhi e sbuffò contrariata.
"Dio Elly, quella ragazza cammina come se avesse un palo infilato nel..."
"Mamma!"
Missy era scioccata , sentire parlare questa nuova versione di sua madre era come rivedere nonna Anne.
"Andiamo non ti scandalizzare , perché vuoi dirmi che tu non l'hai pensato? E sua madre poi! Odio quella donna , a ogni incontro lancia battute assurde a tuo padre su posizioni e godere ,non ha capito che il marito è mio e non si tocca!"
Missy arrossì suo malgrado, non aveva mai affrontato certi discorsi con nessuno e iniziare a farlo proprio con sua madre era alquanto imbarazzante.
"Elly io ti voglio bene e non cambierei neanche un singolo neo della tua pelle , perdonami se in questi anni non te l'ho dimostrato. Fallo tu perché io non riesco a perdonarmi , ti ho fatto troppo male ,non sono stata in grado di capire quanto tu stessi soffrendo . Non sono stata una brava madre, ma l'unica che ho sempre voluto e sempre vorrò come figlia sei tu, nessun altra."
"Mamma forse abbiamo sbagliato entrambe,che ne dici di ricominciare?"
Entrambe si guardarono speranzose ,forse non era troppo tardi per recuperare il loro rapporto.
"Tutto quello che vuoi Elly, sono così fiera di te."
"Continua a dirmelo ne ho davvero bisogno mamma. Ora che ne dici di andare a invadere lo spazio di Clarence? Facciamo di nuovo i biscotti perché i tuoi .."
"Erano davvero immangiabili !"
"Già...dai andiamo."
Scesero le scale ridendo spensierate come due ragazzine .
"Mamma?"
"Dimmi tesoro"
"Ma neanche la mia voglia dietro la natica cambieresti?"
A Eleanor brillarono gli occhi.
"No , soprattutto quella. Quando tuo padre seppe che avevo voglia di fragole corse a comprarle e poi quando le mangiammo..."
"Oh mio dio ,mamma ti prego non voglio sapere altro!"
Missy si tappò le orecchie e corse in cucina lontana dalle risate di sua madre, finalmente erano davvero madre e figlia.
Prepararono i biscotti al cocco e quelli con le nocciole, erano su di giri e non si resero conto del campanello che suonava.
Quando Clarence comunicò che c'era una visita entrambe si guardarono allarmate, erano sporche di farina e di cacao ,ma la nuova versione di sua madre se ne fregò e la trascinò con sé in salotto a vedere chi era, l'unica cosa che non si aspettavano era di trovare in salone Bradley Smith.
A entrambe si gelò il sangue , si guardarono spaventate e si chiesero cosa diavolo ci facesse lì.
Bradley d'altro canto si finse stupito delle condizioni delle due ma non vi badò molto , perché si soffermò a guardare la bellezza della ragazza.
Gli pareva di averla già incontrata ma non ricordava dove, si riprese dalla sorpresa e tirò fuori il suo charme.
"Buonasera Eleanor ,ti trovo in gran forma. "
Missy osservò il volto di sua madre, sperava solo che suo padre arrivasse subito , non osò alzare lo sguardo sul peggiore dei suoi incubi perché aveva una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
"Come mai questa visita Bradley?"
Eleanor gli rivolse uno sguardo freddo e di ribrezzo ,lo odiava per quello che aveva fatto alla sua bambina ,ma aveva promesso a suo marito e a Steve di lasciar fare a loro.
In realtà avrebbe volentieri dato un taglio alle sue voglie perverse e malate ma non poteva.
"Bhe in realtà sono passato per chiederti un informazione ,ma non mi presenti?"
Quella richiesta lasciò stupite entrambe, questo voleva dire solo una cosa, non l'aveva riconosciuta.
Bradley continuava a guardare lo splendido esemplare di donna davanti a lui, solo quando alzò lo sguardo spaventato su di lui la riconobbe, era la fidanzata di Steve, ma cosa diavolo ci faceva lì?
"Non credo sia il caso."
Il tono di Eleanor era piuttosto gelido e severo ,difficile da spiegare.
"Mi permetta signorina , Bradley Smith molto lieto di fare la sua conoscenza..."
Missy guardò quella mano tesa  disgustata , ricordava ancora quanto male le aveva fatto e quanto forti fossero stati gli schiaffi.
Si allontanò di un passo e tirò fuori quella che le sue amiche definivano la Missy versione mamma.
"Il piacere è solo suo. Eleanor ,uno di questi giorni ci sentiamo e ci mettiamo d'accordo per quello che abbiamo deciso. Ora scappo che si è fatto tardi. "
Scandì bene e piano le parole in modo che sua madre capisse che non doveva interromperla e reggerle il gioco. Doveva andare via da lì subito.
Infilò in fretta il cappottino e prese le sue cose , sua madre la aiutò e la accompagnò alla porta.
"Va bene mia cara salutami tanto tua madre e dille che presto dovremo organizzare una cena. "
La abbracciò e nell'orecchio le sussurrò di stare tranquilla.
Appena uscì fuori si guardò intorno e vide solo l'auto di quel bastardo , chiamò Steve e gli chiese dov'era ma purtroppo non poteva raggiungerla.
Chiamò un taxi e raggiunse l'uscita del viale sperando che sua madre riuscisse a intrattenere il suo ospite indesiderato, appena salì sull'auto le  mandò un messaggio per avvisarla di essere al sicuro.
Restò nervosa fino all'arrivo di Steve che la trovò giù in cantina ad ammirare i gattini di Luna.
"Ehi principessa "
Appena lo sentì , si alzò di scatto e andò a rifugiarsi tra le sue braccia.
"Missy stai tremando ,cosa è successo?"
"Ho paura, mi ha trovato Steve. Non voglio di nuovo le sue mani addosso."
Steve si irrigidì ,la allontanò da se è la guardò dritta negli occhi.
"È stato quì?"
Missy scosse la testa.
"È venuto a scuola?"
Negò ancora.
"È venuto da mia madre."
Steve imprecò e si passò una mano nei capelli , dovevano portare quanto prima l'operazione a termine ,non lo voleva intorno a lei senza poter fare nulla.
"Maledizione."
"Steve non mi ha riconosciuta ,non sa che sono io. Ma ha dimostrato un certo interesse ,voleva conoscermi ,ma io ho rifiutato di fare la sua conoscenza e sono andata via. Mia madre mi ha retto il gioco ,per questo ti ho chiamato prima, dovevo andare via da lì."
Steve la strinse nuovamente a se.
"Scusami , scusami davvero principessa se avessi saputo cosa era successo avrei mandato al diavolo la riunione e sarei corso da te. Perdonami."
Missy scosse la testa.
"Steve non importa,se avessi saputo che eri occupato non ti avrei disturbato. Quello che conta è che sei quì ora e che continui a tenermi stretta."
"Stai tranquilla principessa ci sono e ci sarò sempre. Dio... non sopporterei  che ti succedesse qualcosa."
Rimasero abbracciati stretti ad assorbire forza e amore.
Fin quando Luna non reclamò la sua razione quotidiana di cibo, si infilò in mezzo ai loro piedi strusciandosi un po' su Missy un po' su Steve.
"Credo che qualcuno quì sia alquanto affamato."
Steve si chinò a prendere Luna in braccio e Missy sorrise ,era un'immagine davvero dolce e carina.
"Poverina deve provvedere a tutti quei ghiottoni che sembra sappiano solo mangiare e fare bisogni."
Portarono Luna di sopra e le diedero da mangiare prima di sedere a tavola per consumare una cena improvvisata.
Doveva trovare una sistemazione per i gattini ,uno lo avrebbe tenuto ma gli altri doveva regalarli, però prima aveva promesso ai suoi bambini che li avrebbe portati a scuola ,ma doveva aspettare il consenso da parte dei genitori quindi finché non aveva tutti i consensi i gattini restavano con Luna.
"A prescindere dalla visita indesiderata è andato tutto bene con tua madre?"
Missy lo osservò mentre caricava la lavastoviglie con i piatti che gli passava ,i muscoli delle braccia si contraevano ogni volta che le piegava ,si chiese come sarebbero stati mentre faceva l'amore .
A quel pensiero il piatto le scivolò dalle mani infrangendosi a terra.
Si sentiva accalorata e non voleva che Steve se ne accorgesse , avrebbe fatto una magra figura. Gli aveva detto che non sarebbe mai stata in grado di farsi toccare da qualcuno e adesso andava a fare pensieri pericolosi e strani.
"Principessa siamo passati ai piatti adesso? Che cosa è successo?"
Steve aveva raccolto i cocci e chiuso la lavastoviglie e la guardava stranito e preoccupato.
"Io...io....niente. Non è successo niente. Credo che inizierò a usare piatti e bicchieri di plastica. E forse è meglio se vado a dormire,oggi è stata una giornata pesante." 
Detto questo lo lasciò lì a cercare di capire che cosa era successo e si dileguò nel giro di due minuti.
Steve rimase a fissare il muro davanti a sé in cerca di risposte, ripensò a quello che stavano facendo e non riuscì a capire cosa l'aveva sconvolta a tal punto.
Ma non avrebbe lasciato correre , salì a fare una doccia per lasciarle un po' di tempo per riflettere ,prima di tornare da lei in cerca di una spiegazione valida.

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