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Sulla strada di ritorno erano ognuno persi nei propri pensieri.
Missy evitava di toccarsi le labbra, non voleva certo sembrare una quindicenne al primo appuntamento, però nonostante tutto continuava a pensarci . A pensare al, seppur lieve, contatto che c'era stato ; non era mai stata baciata non lo aveva mai permesso a nessuno .
Steve dal canto suo continuava a pensare a quanto potesse essere stronza la madre, chiunque sarebbe orgoglioso del traguardo raggiunto dalla propria figlia,invece lei sembrava insoddisfatta.
Quando arrivarono davanti casa ,entrambi tirarono un sospiro di sollievo.
"Siamo arrivati principessa."
"Già ,bhe io..."
Steve la interruppe , non voleva ringraziamenti ma le cene che gli spettavano.
"Non voglio ringraziamenti ,solo le mie cene. Decidi tu quando per me va bene tutto,l'importante è che non mi metti in lista d'attesa a lungo termine."
Missy guardò oltre il parabrezza , erano le undici passate e lei se ne stava in macchina con Steve.
"Non mi dimentico delle mie promesse ,avrai le tue cene. Volevo solo scusarmi per mia madre, io ho diciamo imparato a gestirla gli altri però potrebbero pensare che è una stronza. Mi dispiace."
Steve scosse la testa.
"Principessa non devi scusarti, tua madre è una stronza. Comunque non mi ha scosso più di tanto, solo magari non avrei dovuto assalirla in quel modo. Ma non mi sembrava giusto come parlava del tuo lavoro. Credo che adesso mi odierà."
Missy sgranò gli occhi.
"Scherzi? Se ti odiasse non ti avrebbe permesso di chiamarla per nome, è stato strano perfino per me."
Non che non volesse bene a sua madre, solo non sopportava il suo modo di comportarsi con lei e il continuo esaltare la sua alta società.
"Bhe comunque grazie di tutto ,ora è meglio che vada. Buonanotte Steve."
"Buonanotte principessa."
Steve aspettò che entrasse in casa e poi rimise in moto verso la sua meta ,doveva chiedere informazioni più dettagliate su Elizabeth ,c'era qualcosa in lei che lo spingeva a saperne di più.
Appena Missy entrò in casa Cass ,spense la tv e le fece segno di sedersi accanto a lei, era curiosa e voleva sapere tutto quanto.
"Sai che sei una vera pettegola? Sembri una di quelle comari che non vede l'ora di incontrare la vicina o il marito della fioraia per spettegolare con la sua amica. È andato tutto bene e contrariamente a tutte le mie aspettative mia madre è rimasta incantata da Steve."
Cass la guardò stupita .
"Cosa? Tua madre? La stessa donna che mi odia perché non rappresento un punto nell'alta società adora Steve che non sappiamo teoricamente che lavoro fa? Assurdo! "
Missy si mise a ridere ,sembrava strano si e inoltre lei era rilassata non aveva il cuore in gola ed era tranquilla.
E ovviamente Cass volle sapere tutto nei minimi dettagli.

"Ehi Sheldon come va ,tutto ok? Sembra che il tuo bel faccino non abbia riportato danni. Non mi aspettavo che quello stronzo di Matters si portasse il cane da guardia però te la sei cavata bene."
Steve sedette sulla poltrona di fronte a quello che era il suo attuale capo, Bradley Smith .
Se solo potesse sfogare su di lui tutta la rabbia, ma non poteva,non finché non lo avesse in pugno.
Gli avrebbe fatto pentire di essere nato l'aveva promesso a sua sorella, non era giusto decidere di farla finita a diciannove anni solo perché un bastardo l'aveva circuita con belle parole e poi fatta prostituire.
"Tutto ok, per quando è prevista la consegna? "
Brad sorrise compiaciuto, aveva avuto non poche remore nel prendere a lavorare con se questo Steve Sheldon, ma lo aveva sottoposto a tutte le prove necessarie ed era rimasto sempre in piedi non si era fatto piegare e lui aveva dannatamente bisogno di persone così.
Il mercato della prostituzione e della cocaina gli stava fruttando bene, inoltre avendo uomini come Steve al suo fianco poteva tranquillamente far fare il lavoro sporco a loro mentre lui continuava ad andare a feste e ricevimenti, sua madre era fissata con quelle cose e lui la accontentava anche perché spesso trovava deliziose fanciulle annoiate dal contesto che le circondava e quindi diventavano escort di lusso per divertimento.
"Con calma Sheldon con calma, non possiamo avere fretta se ci beccano è finita. Stai tranquillo che ti chiamerò appena ci sarà movimento. Ora va pure non ho più bisogno di te."
Si accese un cubano e osservò Steve mentre si alzava e se ne andava.
Steve Sheldon ventinove anni, un orfano cresciuto tra le strade di New Orleans , madre defunta e padre ignoto. Niente fratelli o sorelle, era stato in orfanotrofio fino a nove anni poi era scappato e se l'era cavata da solo rubacchiando qua e la. Finché non aveva messo su una banda di scapestrati che si divertiva a rubare auto e moto di grossa cilindrata. Pare che non avesse alcuna ragazza fissa e che non fosse interessato ad averla. Questo era tutto quello che era riuscito a scoprire su di lui.
Steve uscì dal deposito saltò sul pik up scassato con cui andava sempre in giro e colpì il volante più volte per scaricare la rabbia , sentire il nome di sua madre sulla bocca di quel bastardo lo mandava su tutte le furie.
Non poteva fare sciocchezze , doveva mantenere la calma oppure mesi e mesi di sacrifici sarebbero andati a puttane e lui non lo poteva permettere.
Tornò a casa e sbirciò verso le finestre di Missy, tutto buio ,era anche normale erano le due del mattino non poteva essere ancora sveglia.
Ripensò alla cena e a sua madre , quella donna aveva qualche rotella fuori posto non c'era altra spiegazione. Sua figlia era la persona più determinata che lui avesse mai incontrato , era dolce ma anche testarda , si era presa cura di lui ma non avrebbe esitato a spaccargli la testa e questo a lui piaceva,piaceva un sacco .
Se Melody l'avesse conosciuta forse non sarebbe arrivata ad un gesto così estremo.
Sbuffò contrariato e scese dalla macchina , James non era riuscito a trovare nient'altro che riguardasse Missy eppure lui sapeva che c'era qualcosa. Non poteva essere così complicata di suo, doveva esserle successo qualcosa che l'aveva fatta diventare così.

Nessuno è quel che sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora