Missy fece la spola tra la cucina e la camera per le due ore successive , portò gli asciugamani sporchi in bagno e si lavò il viso .
Aveva bisogno di fare una doccia ma non poteva lasciare Steve da solo, tornò di sopra e si sedette sul bordo del letto.
Osservò la stanza alquanto spartana, un armadio ,una cassettiera e il letto erano gli unici mobili . Non c'era una poltrona ne un comodino ,niente lampada , era come se in quella stanza non ci dormisse nessuno.
Un lamento di Steve attirò la sua attenzione ,si girò verso di lui e si mise in ginocchio sul materasso spoglio.
"Steve?"
Lo chiamò piano e aspettò che percepisse la sua presenza.
Steve cercò di aprire gli occhi, gli facevano un male bestia ,stavolta ci era andato giù pesante quel bestione ,sentiva il costato crepato e sapeva di non dover fare movimenti bruschi, questa era la seconda volta che lo picchiava ed era più che convinto che ci fosse Smith dietro ,solo non ne capiva il motivo.
La voce di Missy gli giunse lieve e nitida , era lì ,era al suo fianco .
Gli avevano fatto del male?
Scattò sul letto e gli si bloccò il respiro per il dolore alla testa e al fianco destro ,ma doveva accertarsi che lei stessa bene.
"Oh mio dio Steve che fai ? Non puoi alzarti !"
" Ti .. ti hanno ...fatto ... qualcosa? Stai...stai bene?"
Missy gli prese il viso tra le mani fresche e lo fece girare lentamente verso di sé.
"Guardami Steve ,non mi hanno fatto niente sto bene. Sei tu quello malconcio, guardami."
Steve aprì gli occhi per quanto gli era possibile e la guardò mentre le lacrime le rigavano le guance, questo non lo poteva sopportare ,lei non doveva piangere.
Con uno sforzo enorme la prese tra le braccia e la strinse a se come meglio poteva.
"Non piangere principessa ,sono quì sto bene."
"Perché Steve? Chi sono quegli uomini ,che cosa vogliono da te?"
Steve ingoiò il senso di colpa , non poteva tirarla nei suoi casini .
"Non preoccuparti ,non permetterò che lo facciano di nuovo."
"Anche l'altra volta sono stati loro vero? E non mentire perché hai le stesse contusioni!"
"Si sono stati loro. "
"Cosa vogliono da te?"
Steve si passò una mano sul viso ,era in momenti come quello che temeva di non farcela.
"Non posso dirtelo. Non voglio che tu possa diventare un loro bersaglio. Meno sai più sei al sicuro."
Aveva un mal di testa atroce e cercare adesso dei propositi per mandarla a casa era difficile specie quando le sue mani fresche gli davano un minimo di sollievo.
Si prese la testa tra le mani e chiuse gli occhi, Missy lo guardò attentamente.
"Vado a prenderti un analgesico."
Ma prima che potesse alzarsi le mani di Steve le stringevano la vita sottile.
"No , resta quì. Non te ne andare hai le mani fresche."
"Ritorno presto Steve stai tranquillo."
Corse giù e cercò tra i medicinali in bagno un analgesico e tornò di sopra.
Gli passò la compressa e il bicchiere dell'acqua e lo aiutò a prenderla.
Poi lo fece stendere e gli si sedette accanto mettendo le mani a volte sul viso e sul collo a volte sulla testa.
Restò cosí fino a tarda sera , si accorse che fuori era buio solo quando suo padre le mandò un messaggio sul cellulare avvisandola che stava per arrivare con qualcosa da mangiare e una pomata particolare e degli antidolorifici .
Ancora non aveva fatto la doccia ,si sentiva il collo e la schiena indolenziti e tutto sommato aveva fame.
Era rimasta accanto a Steve che aveva dormito per tutto il tempo ,a un certo punto nonostante il dolore si era girato le aveva posato la testa sulle gambe e stretto una mano nella sua continuando a dormire.
Quando arrivò suo padre gli chiese di restare accanto a Steve,aveva assolutamente bisogno di fare una doccia , perciò aprì la cassettiera e prese una maglietta di Steve e dei boxer sotto lo sguardo attento di suo padre.
Andò in bagno e riuscì a togliere un po' di tensione dai muscoli con l'aiuto dell'acqua bollente .
Asciugò i capelli e con indosso la maglietta e i boxer di Steve tornò in camera giusto in tempo per sentire suo padre che raccomandava a Steve di non perderla di vista per nessun motivo.
"Oh, ti sei svegliato? Come ti senti?"
Cercò rifugio sotto al braccio protettivo di suo padre e guardò fisso l'uomo davanti a lei che continuava a guardarla .
"Adesso meglio. Vorrei fare una doccia e poi mangiare qualcosa. "
"Missy tesoro io scappo, ho detto a tua madre che avevo finito il tabacco per la pipa ."
Missy guardò stranita suo padre.
"Papà tu non fumi la pipa."
"Si ma tua madre non lo sa è per questo che tengo sempre la pipa sulla scrivania. Riguardati Steve e appena starai meglio ricordati quello che ti ho detto."
Diede un bacio alla figlia e li lasciò soli.
"Cosa ti ha detto mio padre?"
Steve non poteva di certo dirle che suo padre aveva scoperto tutto ciò che lo riguardava.
"Lo hai sentito no ,eri proprio vicino alla porta, non devo perderti di vista. Quella è la mia maglietta preferita."
Missy arrossì , si sentiva colpevole per aver frugato tra le sue cose, ma non aveva avuto il tempo di andare a casa sua a prendere della roba.
"Io...non avevo nulla da mettere e...mi dispiace. Se te la senti di restare solo ti lascio qualcosa da mangiare e vado a casa, appena la lavo te la rendo."
Steve si alzò piano dal letto tenendosi una mano sullo stomaco e si avvicinò.
"Non ti azzardare a mettere un piede fuori da questa casa, tienila pure la maglietta te la regalo. Vado a fare una doccia mi prometti che non scappi ancor prima che l'acqua sia diventata calda?"
Missy annuì.
Le diede un bacio sulla fronte e lentamente uscì dalla stanza.
STAI LEGGENDO
Nessuno è quel che sembra
RomanceNon è tutto oro ciò che luccica. Mary Elizabeth Preston sa che l' unico modo per riuscire a dormire è combattere il problema alla radice . La radice ha forma umana e corrisponde al suo vicino turbolento e odioso che conosce solo festini e musica a p...