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Steve si presentò al vecchio deposito quella sera con largo anticipo, se era come credeva, lui non avrebbe tardato ad arrivare, era l'unico che lo aveva visto in compagnia di Missy ed era l'unico che si comportava sempre in modo strano ed era sempre guardingo.
Michael Fischer aveva un bel po' di cose da spiegargli, prima fra tutte come mai nel sistema risultava un bambinone che abitava ancora con la mamma ,mentre in realtà era sposato e aveva dei figli.
Le sue supposizioni erano esatte tre minuti esatti dopo di lui arrivò l'auto di Fischer.
Steve scese immediatamente e andò a tirarlo fuori dalla macchina, nonostante la mole dell'uomo la rabbia repressa che portava dentro lo fece sembrare un mingherlino.
"Ma che cazzo"
"Sei stato tu vero? Bastardo figlio di puttana!"
Ma appena Fischer alzò lo sguardo e vide il volto tumefatto peggio del suo si bloccò e lo lasciò andare.
"Chi cazzo è stato?"
"Senti Steve io non ho niente contro di te ma è evidente che qualcuno non si fida di noi. Dobbiamo parlare."
Steve si rese conto che aveva ragione ,se entrambi erano stati picchiati voleva dire solo una cosa ,erano nei guai,guai seri.
"Non qui. Alle cinque ti aspetto al molo ,sta attento se scopro che mi vuoi fregare tua moglie diventerà presto vedova!"
Rimasero a tenersi d'occhio entrambi per il resto della nottata durante lo smistamento dei pacchi da spedire in Venezuela e Las Vegas.
I suoi colleghi infiltrati in entrambi i posti scalpitavano ,volevano chiudere il caso perché ormai avevano sotto tiro i capi grossi e non volevano farseli scappare.
Quì il problema non era solo Smith ma capire chi c'era dietro di lui, riceveva spesso chiamate da qualcuno a cui dava del lei e non utilizzava mai un numero fisso, continuava a ricevere chiamate da prepagate impossibili da localizzare.
Alle cinque in punto si fermò al molo e scese dalla macchina, aveva dei dubbi su Fischer e doveva chiarirli.
In centrale risultava avere una fedina penale da fare invidia ad Al Capone, allora perché era stato picchiato?
Quando l'uomo arrivò e scese gli si avvicinò guardandosi intorno, dovevano stare attenti a qualsiasi movimento.
"Allora parla ,cosa cazzo sai?"
Fischer si calò le mani nel giubbotto e tirò fuori un plico con dei documenti.
"Guarda tu stesso Sheldon. "
Steve prese il plico e rimase colpito da quanto apprese, l'uomo davanti a lui era un agente dell' FBI , aveva trentanove anni ed era in servizio da venti anni. Era sposato con Ingrid e aveva due figli, abitava a New Orleans e al momento era infiltrato nel covo di Smith .
Nelle altre pagine c'erano nomi, foto, date e tutto quello che riguardava tutti gli uomini che lavoravano per Smith . Altri tre tra loro erano infiltrati , avevano per così dire le spalle coperte . A fine plico c'erano delle foto che ritraevano delle ragazze accompagnate sempre dalla stessa persona ,una ragazza sui venti venticinque anni molto carina con lunghi capelli biondi e una Maserati blu elettrico.
Sotto le foto compariva sempre lo stesso nome Martha Spencer.
"Sei uno sbirro. Perché cazzo non ne sono al corrente? "
Fischer accese una sigaretta e fece un paio di tiri, da quando era in questo giro stava fumando decisamente troppo.
"Senti Steve è da un po' che ti tengo d'occhio e anche se il sistema mi dice che sei un ladruncolo che si è fatto da solo non me la dai a bere. Io ho messo le carte in tavola ora credo tocchi a te."
Steve annuì, era giusto.
"Va bene ,sappi che non ci metterò molto a scoprire se tutto quello che mi hai mostrato è vero. Sono anche io un agente il mio nome è Steve  Rogers , Sheldon è il cognome di mia madre e anche io lavoro per l'FBI ma per una sezione privata . Per questo non mi spiego perché non ero al corrente della tua presenza e degli altri. "
"Bhe neanche io ero al corrente della tua. I ragazzi li ho voluti io per avere orecchie ovunque. Tu come mai solo?"
Steve gli riconsegnò il plico tenendo bene a mente i volti e i nomi che aveva letto all'interno. Jasper avrebbe avuto da fare.
"Sono solo all'interno ma fuori ho uomini ovunque. Non sono mai solo. Hai visto chi ti ha picchiato?"
Fischer fece un ghigno.
"So chi è e anche dove abita ,non vedo l'ora di mettergli le mani addosso. "
"Tutto tuo , a me interessa Smith ho due conti in sospeso con lui e dovrà pagarli con gli interessi. Chi sono tutte le ragazze delle foto?"
"Ragazze di buona famiglia che per ingrossare i loro conticini in banca vendono  il proprio corpo."
"E la ragazza che appare in ogni foto chi è ?"
"Chi la bionda con il Maserati? Quella è Martha Spencer. Di lei sappiamo molto poco, di buona famiglia sempre propensa ad aiutare i più bisognosi e con una doppia vita. Non sappiamo quale sia il suo legame con Smith. "
Steve rimuginò sulle nuove prove , dovevano darsi da fare, non potevano rischiare di mandare a monte tutto il lavoro che ci era voluto.
"Hai idea del perché ci hanno conciati per le feste?"
Fischer si strinse nelle spalle.
"Credo che qualcuno ci abbia visto al luna park. Spero che questa storia abbia presto una fine, sono stanco di dover mettere a repentaglio mia moglie e i miei figli. Li ho mandati da mia madre per un po', ma non voglio tenerli lontani. Quando tutta questa storia finirà voglio portarli a Disneyland e fare domanda per una scrivania e un ufficio. La famiglia è più importante di tutto il resto. "
Steve non poteva dargli torto , ancora non aveva figli ,ma se un giorno li avesse avuti non poteva metterli a rischio.

Nessuno è quel che sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora