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Missy era al settimo cielo, per la prima volta nella sua vita aveva passato una giornata piena ma anche diversa, piena di luci ,di colori ,di odori che si mischiavano tra loro e rimanevano addosso. Diversa da tutte le altre rigide e impostate con regole ben precise, questa giornata era stata decisa su due piedi, improvvisa , caotica ma divertente e rilassante.
Finalmente aveva vissuto un intera giornata al luna park , aveva provato qualche giostra e ammirato i bambini che non avevano paura di nulla, mangiato un hot dog e lo zucchero filato in più aveva allargato la sua famiglia di peluche con un cane pezzato e una foca grigia vinti da Steve al tiro a segno.
Quando tornarono a casa era stravolta,stanca ma felice, felice di aver condiviso quella giornata nientemeno con un uomo.
"Oh mio dio che giornata, ti ringrazio Steve . Oggi mi hai fatto davvero un regalo molto speciale."
Steve se ne stava con le mani in tasca nel bel mezzo del salone e la guardava rapito, sembrava un altra persona ,era piena di voglia di vivere ma per qualche strano motivo reprimeva quel bisogno di evadere.
"Tu non hai la minima idea di quanto possa rappresentare la vita in questo momento, hai le guance rosse e gli occhi che brillano, sei una visione e se tutto questo è merito mio sono più che contento. "
Missy arrossì suo malgrado ,iniziava a dare un po' di fiducia a Steve e credeva a quello che gli stava dicendo.
"Hai da fare più tardi? Cioè volevo dire se ti va di restare quì a cena, bhe se non hai da fare ovviamente, cioè voglio dire...oh mio dio sto parlando troppo."
Steve se la stava godendo un mondo, vedere la donna che per mesi lo aveva bacchettato per il suo comportamento indicibile con la sua severa postura trasformata in una ragazza che balbettava e si tormentava le mani e le unghie neanche fosse al primo appuntamento lo mandava in brodo di giuggiole.
"Va bene principessa ,ma questo non ti libera dalle due cene promesse. Dammi il tempo di una doccia e ritorno ok?"
Missy lo guardò con stupore, non aveva pensato affatto di usufruire della promessa di cenare con lui, questa cena era solo per ringraziarlo della giornata trascorsa.
"Non avevo intenzione di sostituire una cena di quelle che ti ho promesso. Anche io ho bisogno di una doccia ,va pure . Ci vediamo dopo. "
Appena rimase da sola corse a specchiarsi e l'immagine che le riportò lo specchio la lasciò senza parole,non sembrava neanche lei.
Aveva gli occhi spiritati i capelli scompigliati dal vento e le guance arrossate , aveva una scarica di adrenalina in corpo che avrebbe potuto illuminare una stanza e si sentiva bene, si toccò le guance per constatare che fossero davvero le sue e sorrise.
Fece una doccia, si mise una tuta comoda e scese di nuovo giù, Luna la aspettava dietro la vetrata, non capiva dove se ne andava , mancava da giorni ormai ma era sempre la benvenuta.
"Luna, dove sei stata? Hai fame vero?"
Le aprì una scatoletta e gliela mise nella ciotola, poi aprì il frigo e tirò fuori, formaggio,vino, insalata e del pollo.
Iniziò a fare il pollo alla piastra e l'insalata,poi affettò il formaggio e preparò la tavola.
Quando vide che Steve stava tardando mise di nuovo il vino in frigo e accese la tv per ingannare l'attesa.
Attesa che si protrasse a lungo, alle nove si affacciò in giardino, nella casa accanto tutto era al buio di Steve neanche l'ombra.
Forse si era stancato di passare tutto il giorno con lei, oppure aveva ricevuto una chiamata urgente, o forse ....
Ma chi voleva prendere in giro? Stava accampando mille scuse per non arrivare all'ovvio, in realtà le fregava poco e niente se lui alla fine non era andato, si diede della stupida ,non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire le confidenze che gli aveva fatto.
Chiuse stizzita la vetrata, sparecchiò ,spense tutte le luci e andò a dormire.
Steve se ne stava seduto sul furgone insieme a John e Al che continuavano a parlare tra loro di una tipa che probabilmente si erano passati entrambi.
Era nervoso e arrabbiato, non aveva avuto modo di avvisare Missy, con tutta probabilità era rimasta ad aspettarlo, ora di sicuro sarebbe tornata a essere fredda come un ghiacciolo e poco socievole.
Non poteva darle torto, lo aveva invitato a cena da lei, stava iniziando ad aprire un piccolo spiraglio tra le alte mura di cui si era circondata ,purtroppo la chiamata di Smith aveva rovinato la serata.
Non poteva dire di no, c'erano voluti mesi e mesi per giungere a questo traguardo ,doveva avere orecchie e occhi ben aperti.
Avrebbe avuto modo di parlare con Missy e spiegarle tutto quanto sperando che avrebbe capito.
Il carico era appena arrivato ,uscito dal fitto degli alberi con i fari spenti  il furgone della consegna era anonimo e senza targa ,due tipi con il cappello calato sugli occhi scesero a controllare che loro fossero ok.
Cercò di ricordare quanti più dettagli possibili, altrimenti non avrebbero potuto risalire a nessuno, Smith era stato anche scaltro e non aveva avvertito da dove sarebbe arrivato il carico. Caricarono tutta la roba sul loro furgone, c'era droga per molte migliaia di dollari , da chi l'aveva presa?
I due uomini non spiccicarono parola, contarono solo le casse prese e poi richiusero il furgone e sparirono nel buio come erano arrivati.
John e Al si lamentarono che erano già stati a un paio di consegne con questi e come sempre non gli avevano rivolto la parola.
Steve memorizzò anche questo, evitò di fare domande non voleva essere indiscreto ora che era giunto a quel punto.
Rientrarono al vecchio deposito abbandonato e aiutò i ragazzi a scaricare.
Smith osservava la scena da quello che era il suo ufficio, indossava ancora lo smoking bianco ,aveva dovuto accompagnare sua madre al solito ricevimento che ogni anno davano al club.
Meno male che c'era Martha almeno era riuscito a farsi una sveltina con lei anche se era da tempo che gli chiedeva di più .
Ufficializzare il loro rapporto però avrebbe significato solo una cosa, che non sarebbe più stato sulla piazza, l'etichetta gli imponeva una sola donna.
Come se non bastasse non era riuscito a sfuggire alle grinfie di Eleanor ,quella donna rappresentava solo una sconfitta per lui.
Quella piccola stronza di sua figlia era sparita dalla circolazione, non l'aveva mai vista a nessun ricevimento eppure un viso come il suo non si dimenticava tanto facilmente.
"Capo hanno finito. "
Uno dei suoi uomini lo avvisò del lavoro finito.
"Mandami Steve"
"Si capo."
Poi c'era questo Steve, era efficiente sul lavoro, gli procurava anche i nomi dei spacciatori più grossi della zona e aveva una qualità che lui apprezzava molto,parlava poco.
Eppure c'era qualcosa.
"Mi hai fatto chiamare?"
Steve lo osservò per bene, smoking bianco ,orologio d'oro e cappotto in cachemire, tutto a spese di stupidi ragazzini che volevano stordirsi con una dose.
"È filato tutto liscio?"
"Si nessun problema"
"Bene, Al e John per caso hanno avuto da lamentarsi?"
" No. Hanno svolto il loro lavoro con la massima attenzione e riservatezza. Perché?"
Smith si girò a guardarlo, era da tempo che quei due si lamentavano di varie cose quindi li aveva mandati di proposito con Steve per vedere se con lui che era nuovo si sarebbero lamentati.
"Sono delle teste calde e credono di poter fare salotto quando recuperano le consegne. Ma se tu hai detto che hanno svolto il loro lavoro in modo eccellente allora va bene. Ora potete andare siete tutti liberi vi chiamo io."
Steve lasciò la stanza con un cenno del capo , doveva avvertire quei due imbecilli di smetterla potevano fare un casino.
Salì sul pik up e mise in moto erano le tre e mezza,si chiese se Missy stesse dormendo.
Se solo potesse raccontargli tutto.
Quando arrivò a casa spense il motore è guardò verso la casa accanto ,come era normale che fosse era tutto al buio.
Avrebbe aspettato qualche ora, entrò in casa e fece una doccia , entrò in camera e guardò il letto erano settimane che lo aveva preso ma ancora non ci aveva dormito una volta.
In realtà quando aveva preso in affitto quella casa non aveva immaginato che sarebbe arrivato a comprarla solo perché era di fianco a quella di Missy, quindi non si era minimamente curato dei mobili a lui bastavano quelli del piano terra.

Nessuno è quel che sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora