Niente ci può dividere...•SASCHEFANO• [#Wattys2018]

Partenza

*19.20*

POV'S Salvatore

Attraversiamo la grande sala d'attesa che porta ai numerosi imbarchi.
Arriviamo all'imbarco 15: Giuseppe non c'è ancora.
"Forse siamo arrivati un po' in anticipo..." dico, voltandomi verso Sascha e Stefano.
"In effetti. Papà ha detto che il ritrovo era alle 20, siamo arrivati 40 minuti in anticipo." spiega Sascha, guardando l'ora nel grande orologio della sala.
Mi guardo intorno per vedere se trovo Giuseppe, che ovviamente non lo vedo da nessuna parte.
"Tranquillo Surry! Papà sa cavarsela, arriverà e ti porterà in Giappone per fare il viaggetto di nozze!" dice Stefano ridendo, facendomi girare di scatto verso di lui.
Sascha si mette a ridere come un matto alla battuta.
"Ancora con sta storia?!? Te lo già detto a casa Stefano! A.ME.NON.PIACE.GIUSEPPE.! Il viaggetto di nozze sarà per te e Sascha! Non per me e Giuse!" ribadisco io.
I due smettono di ridere di colpo e si guardano negli occhi, rossi in viso.

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POV'S Sascha

Guardo Stefano negli occhi.
Sal non ha tutti i torti.
A me piace tanto Stefano, e penso di piacergli un po', anche se sono solo teorie.
Sento una voce famigliare dietro di me e Stefanino.
È Giuseppe.
"Ciao Papà!" diciamo in coro noi tre.
"Come va ragazzi?" chiede lui, dando il cinque a me e a Ste.
"Benissimo, non vediamo l'ora di fare questa vacanza insieme!" commento, guardando Stefano.
Giuse ci sorride e va verso Sal, che lo abbraccia.
"Awwww" esclamiamo io e Stefano contemporaneamente.
Surry ci lancia un'occhiataccia e si stacca da Papà.
Ci mettiamo a ridere e chiedo sottovoce a Stefanino se li shippa anche lui.
"Non saprei, però mi piace prendere in giro Sal con questa storia della ship!" dice lui trattenendosi dalle risate.
Quanto è carino quando ride...
"Se avete finito di ridere, bambini, possiamo partire." dice Giuseppe, incrociando le braccia al petto.
"Sì, scusa!" rispondo, smettendo di ridere.

*20.10*

Finalmente siamo sull'aereo.
Io sono vicino al finestrino con Stefano alla mia sinistra.
L'aereo decolla facendo vedere l'aeroporto e la città tutta costellata di luci e colori.
"Faremo scalo a Dubai. Da lì prendiamo un altro aereo che ci porterà in Giappone." ci spiega Giuseppe prima di immergersi nella lettura di una guida del Giappone.
Mi metto a guardare fuori dal finestrino: siamo sopra le nuvole, le luci delle città sono come delle stelle del cielo, piccole ma luminose.
"Bello, vero?" chiede Stefano, affacciandosi anche lui.
"Bellissimo..." dico, girandomi per guardare le sue due stelle marroni e perdermi in esse.