Uno Strano Scalo

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POV'S Sascha

Dopo circa 6 ore e mezza di volo, arriviamo a Dubai.
Surry, durante il viaggio, si mise a raccontare qualche esperienza che aveva vissuto quando è stato per qualche giorno a Dubai.
"Ehi, ti ricordi che nel video c'era quella scatoletta contenente i "tu sai cosa"?" mi chiese Stefano dopo il racconto di Sal.
"Sì, perché?"
Lui mi guardò con una faccia perversa, indicando Papà e Surry.
"Miseria, è proprio una fissa!" dissi io ridendo come un matto.
Lui si aggiunse alle risate.
Quelle risate che fecero voltare mezzo aereo, più le hostess.
"Ehi, Sascha!"
Surry...Sempre a interrompere tutto...
"C'è Sabrina che ti sta chiamando." mi dice, indicando il telefono che mi illumina metà coscia.
Oh, stavolta Sal l'ha scampata!
Tiro fuori il telefono e rispondo.
"Ehi, Saschino, come sta andando il viaggio?" mi chiede.
"Sì, tutto apposto."
"Mi pensi sempre, vero?"
~Eh, tutto il tempo guarda~ penso.
"Certo, penso più a te che a..."
"A chi?!?" mi chiede, con tono infuriato.
In questo preciso momento, arriva Stefanino, con un sorriso e due piattini di sushi in mano.
Io lo guardo stupito.
Lui mi guarda dubbioso.
"SASCHA, RISPONDIMI!" mi grida Sabrina.
"A...a mia madre! Sai, io penso tanto a lei, però in questo periodo penso mooolto a te!" dico, cercando di essere il più credibile possibile.
"Sarà meglio! Ora devo dare da mangiare al NOSTRO zoo, ti richiamo poi." conclude Sabrina, chiudendo la chiamata.
Io guardo il telefono sbalordito.

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POV'S Stefano

La chiamata termina e Sascha guarda sbalordito il telefono.
"Sascha, va tutto bene?" gli chiedo, vedendolo ridotto così.
Lui annuisce.
Mi siedo accanto a lui.
"Ti ho portato del sushi." gli dico appoggiando la confezione sulle sue gambe.
"Grazie."
Mi sorride e apre la scatola.
Prende le bacchette e mi guarda con aria di sfida.
"Veniamo chi riesce ad ingozzarsi come un maiale!"

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È passata un'ora da quella mangiata.
Io e Sascha abbiamo preso 3 kili in più: sembriamo delle botti di vino.
Siamo sull'aereo per Tokyo, sempre nelle stesse postazioni del volo precedente.
"Comunque sono stato più bravo io!" mi ribadisce Sascha, tenendosi la pancia gonfia.
"Avrò la mia rivincita Sascholo!"
Lui ride e si gira verso il finestrino dell'aereo.
Io sorrido e chiudo gli occhi, immergendomi nel mondo dei sogni.

Niente ci può dividere...•SASCHEFANO• [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora