II° Giorno
*11.30*
POV'S Stefano
Ripenso ancora a quello che è successo ieri sera.
Sascha mi stava per stuprare...
Aveva preso seriamente la situazione.
Però devo dire che......mi piaceva come stava andando la situazione...
...e non so neanche perché...
Stanotte mi sono svegliato.
Non riuscivo a dormire.
Ogni tanto mi giravo verso Sascha, per vedere se era sveglio o no.
Dormiva come un ghiro.
Mi sono alzato dal letto e sono sceso in salotto.
Ho acceso il computer e ho collegato la videocamera.
Sono andato al momento dello "stupro".
La videocamera aveva ripreso tutto, perché era caduta con l'obiettivo verso di noi.
Ogni tanto stoppavo la ripresa, per veder meglio le immagini.
Su quell'immagine ci riflettevo su.
Mi venne sonno.
Spensi il computer e ritornai a dormire.Ecco come passare la notte in bianco: guardando le riprese di un quasi stupro.
Sascha è sicuramente innamorato di me.
O almeno è quel che penso io, poi non so.
Ricambiare o non ricambiare?Questo è il dilemma...
~~~~~~~~
POV'S Sascha
Stefano è molto pensieroso oggi.
Starà pensando a ieri sera, sicuro.
Perché l'ho fatto???
Perché mi stavo eccitando!
Era una situazione quasi magica.
Io.
Lui.
Nel letto.
In una posizione molto favorevole.
Senza Giuseppe e Sal che ci stavano alle calcagna.
È vero che, ogni notte, per ancora 18 giorni, saremo insieme nel letto, però è una cosa un po' diversa, perché non sono sopra di lui.
E magari!
Il fischio del treno mi risveglia dai miei pensieri.
"È il nostro, andiamo!" ci dice Papà.
Aspettiamo che un po' di gente esca.
Un signore che sembra un meteorite con le gambe sta correndo fuori dal treno, spingendo ogni persona che si ritrova davanti.
Sta venendo verso di me e Stefano.
Stefano non si accorge di niente perché è immerso nei pensieri.
"STEFANO ATTENTO!"
Stefano si risveglia.
Guarda il pericolo che gli sta venendo addosso.
Spalanca gli occhi spaventato.
Lo prendo per un braccio e lo tengo stretto a me.
Il tipo fugge, buttando giù altre povere persone.
Stefano mi abbraccia, tremando un poco.
Alza la testa e mi guarda.
"Grazie Sascha, ero talmente paralizzato dalla paura che non riuscivo più a muovermi..."
Si stacca e gli do una pacca amichevole sulla spalla.
"Di niente, Ste! Non volevo vederti spiaccicato per terra!" dico io, ridendo.
Lui sorride.
Il suo sorriso scompare.
"Sascha! Il treno!" urla, indicando il treno in partenza.
Ormai le porte sono chiuse, con Giuse e Surry che, dall'interno, cercano un modo per aprirle.
Il treno parte a gran velocità, lasciandoci di sasso, con i capelli scompigliati dal vento provocato dal mezzo in movimento.Grazie mille per le 500 views!
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Niente ci può dividere...•SASCHEFANO• [#Wattys2018]
FanfictionI Mates partono per il Giappone per una ventina di giorni per godersi una piccola vacanza insieme. Per questo tecnologico paese sono tempi difficili, perché può ricevere degli attacchi da parte della Corea del Nord o dell'America, in conflitto per c...