Sogno

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*11.55*

POV'S Salvatore

"Giuse..." gemo.
"Tranquillo Sal...questione di pochi minuti..." mi sussurra all'orecchio lui.
Mi toglie gli occhiali.
Vedo poco o niente.
Giuse comincia a baciarmi il collo.
Ansimo.
Mi sto eccitando troppo.
"Giuse...non resisto più..." dico tra un gemito e l'altro.
Lui smette di baciarmi il collo.
Mi toglie velocemente la maglietta.
Mi da dei baci e delle piccole leccate sul mio petto.
Rabbrividisco.
Le mie mani scendono verso il basso.
Gli abbasso i pantaloni e i boxer.
"V-voglio essere...t-tuo..." gemo, eccitato come non mai.
Lui mi guarda leccandosi un labbro.
Mi abbassa i pantaloni e i boxer.
Mi riguarda, ma stavolta con un sorrisetto malizioso.
Sta per scendere verso la mia intimità, quando io lo prendo a me e lo bacio con foga.

Mi sveglio di soprassalto, ansimando.
Mi guardo intorno.
Sascha e Stefano sono in piedi che si mettono gli zaini in spalla, mentre Papà è vicino a me e mi guarda, con un velo di preoccupazione.
"Sal, tutto OK?" mi chiede, mettendomi una mano sulla spalla.
Io lo guardo, ancora ansimante.
"Sì...è stato solo un incubo..." rispondo, insicuro.
Mi sorride.
"Prendi le tue cose, siamo arrivati." mi dice, dandomi una piccola pacca sulla spalla.
Si alza e prende il suo zaino.
Ancora non ci credo a quello che ho sognato...
Mi alzo con fatica e prendo la borsa e lo zaino.

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POV'S Stefano

Surry era molto strano.
Quando guardava Papà, sembrava avesse paura di lui.
Che lo abbia sognato?
Può darsi, lui è così strano che pure i suoi sogni sono strani!
Almeno credo...
"Come sei pensieroso, cos'hai Ste?" mi chiede Sascha.
"Eh? No niente, stavo pensando ad una cosa..." rispondo.
Sento il telefono squillare.
"È la Marina..."
Sascha mi fulmina con lo sguardo.
Lo guardo.
Rispondo.
"Ehi, ciao sbirulina."
"Stefano, come mai non mi messaggi più?" mi chiede lei, con un tono tra rabbia e tristezza.
"Scusa, ma sono sempre in giro e non guardo molto il telefono..."
"Però per fare delle Stories con Sascha ce l'hai il tempo!" mi dice, quasi urlando.
Sto zitto.
Non so che dire.
"Ti prometto che ti scriverò più spesso, va bene?"
Sento un piccolo sospiro di sollievo da parte sua.
"Sarà meglio per te!" dice lei.
La saluto e chiudo la chiamata.
Ormai la Marina sta diventando più ossessiva di prima.
"Ehi Ste!" mi chiama Sascha.
Sorrido.
Corro verso di lui e ci avviamo verso l'entrata del parco.

Niente ci può dividere...•SASCHEFANO• [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora