Mano

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*15.45*

POV'S Sascha

"Miseria! Questo quartiere è gigantesco!" commenta Stefanino, stupito.
"Infatti è uno dei più grandi di Tokyo, qui è molto facile perdersi." ci dice Papà, sempre con quel tono da intellettuale.
Mi guardo in giro.
C'è una sala giochi enorme a pochi metri da noi.
Do una spallata a Stefano.
Lui si gira e mi guarda, dubbioso.
Con la testa faccio cenno di guardare davanti a lui.
Vede la sala e sorride, contento.
Ritorna a guardarmi, ma stavolta tra le sue labbra è spuntato un sorriso malizioso.
Annuisco, capendo cos'ha in mente Ste.
"Sai che ti dico Giuse? Sei proprio un secchione quando sai tutto!" dico urlando.
Prendo Stefano per mano e insieme corriamo come dei matti verso la sala giochi, mentre Papà ci urla dietro.
"L'abbiamo combinata grossa stavolta!!" urla Stefano, senza smettere di correre.
"Sì, ma è stato divertentissimo!" ribatto, col fiatone.
"Almeno hanno un'ottima scusa per stare un po' insieme! Chissà come sarà andata mentre noi non c'eravamo!" dice Ste, rallentando il passo.
Mi fermo anch'io, per prendere fiato.
Siamo ancora mano nella mano.
Ci scambiamo un veloce sguardo.
Guardiamo le nostre due mani congiunte.
Ci riguardiamo, rossi in viso.
Sorrido.
Non so perché ho mosso questa pedina.
Adesso mi guarderà malissimo, si arrabbierà e ritornerà indietro.
Abbasso la testa, pronto alla sgridata.
Sento la sua mano stringere forte la mia.
Alzo la testa di scatto.
Tra le sue bellissime labbra c'è un sorriso dolce.

Quanto è fottutamente bello...

Mi tira a sé e mi abbraccia.
Cosa gli è preso non lo so, ma ricambio subito l'abbraccio.
Ci stacchiamo.
"Grazie Sascha..."
"E di cosa?"
"Di farmi sentire sempre bene, di farmi far provare cose strane e pazze che solo tu riesci a fare e di rallegrarmi sempre le giornate." dice dolcemente.
"Stefano, tu non sei mai triste, tu sei la persona più felice del pianeta Terra! E non scherzo."
Lui rotea gli occhi, come per dire "Sì certo, come no!".
"Dico sul serio!" esclamo, imbronciato.
"Tranquillo, so che dici il vero."
Mi tira una guancia, come fanno i nonni con i loro nipotini.
Rido.
"Forza! Andiamo a giocare!" urla Stefano, correndo dentro l'edifico.
Ogni giorno che passa lo amo sempre di più...

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POV'S Salvatore

Giuse è incazzato nero con Sascha e Ste.
"Lascia perdere, sai come sono fatti..." lo consolo, inutilmente.
"Che figli disubbidienti e cattivi!" dice, con i denti serrati.
Si ricompone, ritornando calmo.
"OK, va bene, che vadano pure alla sala giochi. Noi possiamo passare un bellissimo pomeriggio insieme, vero piccolo?" mi dice, con sguardo dolce.
Piccolo?!
Mi dovrò abituare ad essere chiamato così...
Annuisco.
Mi prende la mano e la intreccia con la mia.
Divento rosso.
Non ho mai provato così tante emozioni in una sola giornata.
Andiamo verso un gigantesco e lussuoso negozio di videogames, con le vetrine coperte di poster di film e pubblicità varie giapponesi.

Niente ci può dividere...•SASCHEFANO• [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora