8 Capitolo

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La prima parte di questo capitolo potete trovarla nell'altro libro che trovate nel mio profilo. Ha lo stesso titolo,  cambia soltanto la copertina.

Samantha è ancora frastornata per ciò che è successo ma non è pentita, sente ancora le sue mani sul corpo, i suoi baci  impressi nella sua pelle.
Purtroppo in quel momento ha capito di amarlo anche se è trascorso poco tempo.
Non ha mai creduto al colpo di fulmine ma con lui tutto è diverso, da quando l'ha marchiata ha compreso ciò che lei non avrebbe mai  accettato.
Ma deve ugualmente rinunciare a lui.
Si sveglia presto e si ritrova sola nel letto.
Doveva immaginare un simile comportamento da parte sua, per lui è stata un'avventura di una notte come per tutte le altre.
Così si alza trova un cambio di vestiti e fa una doccia.
Poco dopo sente bussare.
"Buongiorno Samantha
Ieri sono andata a casa tua e  ho preso qualcosa "
"Buongiorno .Grazie Megan "
La ragazza trova Samantha intenta a disfare il letto, rossa come un peperone e mortificata.
"Poi ci penso io...Non preoccuparti"
"No è che...scusa"
"Sam non preoccuparti... non devi vergognarti è sangue...so che eri vergine, l'ho sentito cosi come adesso so che appartieni a lui. Ti ha marchiata"
Lei istintivamente porta la mano lì dove David l'ha morsa.
"Non è soltanto il segno che hai nel corpo, il suo lupo ha  impresso dentro di te il suo marchio, ti ha riconosciuta come sua, succede raramente questa cosa, soltanto un Alpha può farlo "
Samantha la guarda ma non capisce e Megan sorride.
"Il suo odore lo sento è come se  il suo lupo fosse dentro di te. È un'unione completa"
Samantha rimane perplessa.
"A scuola una delle materie che ho studiato è sui licantropi, è una delle materie principali, le gerarchie, le leggi, tutto. Ci hanno spiegato quando trovate il compagno i sentimenti che provate, ci hanno detto del marchio e se il compagno muore una parte di voi muore insieme a lui"
"Samantha tu vuoi sapere perché mio fratello con te si comporta così distaccato visto che sei la sua
compagna "
"Si Megan...cosa gli è successo per diventare così...cattivo"
"Il dolore che ha provato è stato talmente violento che ha oscurato la sua anima ma più di questo non posso dirti ti chiedo soltanto di avere un po di pazienza con lui, dagli una possibilità ha bisogno di te, soltanto tu puoi cambiarlo "
"Dubito lui non cambierà mai e non so se dargli una possibilità anche perché lui non mi vuole. Perché l'ha fatto? Perché mi ha marchiata se non vuole una compagna?"
Questa domanda ronza nella sua testa e non sa darsi una spiegazione logica.
"È stato sicuramente il suo lupo a spingerlo a farlo."
"Quindi non è stata una sua scelta?"
"Non lo so Samantha, a volte nemmeno io riesco a comprendere certe sue decisioni, certe azioni. Comunque sei libera, David mi ha detto che non devi più rimanere chiusa qua dentro"
Samantha non è meravigliata ma delusa...per lui è stata un'avventura.
"Va bene grazie per tutto"
Così esce dalla stanza e scendendo va verso il salotto ma vede David sdraiato sul divano e una ragazza distesa sopra di lui.

 "Va bene grazie per tutto"Così esce dalla stanza e scendendo va verso il salotto ma vede David sdraiato sul divano e una ragazza distesa sopra di lui

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"Stronzo"Sussurra

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"Stronzo"
Sussurra.
Sente gli occhi bruciare,  torna subito indietro con la speranza che lui non si sia accorto della sua presenza.
Ecco perché sentiva quel vuoto dentro, quel dolore interno come se qualcuno gli strappasse l'anima...Lui era con un altra donna.
Corre subito fuori e va verso l'ambulatorio.
"Samantha "
Evelyn le corre incontro e l'abbraccia.
La guarda attentamente e porta entrambe le mani davanti alla bocca.
"Sam...devi raccontarmi tutto per filo e per segno"
"Evelyn di cosa stai
parlando? "
La sua amica inarca le sopracciglia.
"Sam sei diversa...tu hai fatto l'amore con lui. Dimmi com'è stato? È vero quello che dicono di lui. Aspetta fammi vedere che cosa hai sul collo...oddio ti ha marchiata "
"Si ma involontariamente,  è stato il suo lupo non lui "
"Sam ma cosa dici lui ha il controllo del lupo "
"Evelyn scusa ma non ho voglia di parlarne"
"Ok...va bene quanto ti senti io sono qua"
"Grazie andiamo a vedere come stanno i cavalli è da un po' che non li controllo "
Delusa e amareggiata ecco come si sente anche se lui è stato chiaro con lei.
"Samantha non metterti strane idee in testa mi dispiace se ti ho marchiata ma ho perso il controllo non era mai successo, ma questo non vuol dire che io e te saremo una coppia. Io sono nato per essere libero"
Lei indossando un falso sorriso gli ha detto di stare tranquillo.
"So che non vuoi nessun legame ne sono consapevole ma non puoi tornare indietro...ormai l'hai fatto con la differenza che tu sei libero di scoparti chi vuoi io invece devo restare legata a te."
Non è riuscita a dormire poco dopo lui si è alzato ed è corso fuori lasciandola sola, è andato a rifugiarsi tra le braccia di una delle tante.
Le ha fatto male vederlo con quella ragazza con un espressione di piacere stampata in faccia, ha sentito una lama comficcarsi dritta nel cuore ma lo ha voluto lei, è stata consapevole e cosciente delle sue azioni.
Attratta dal suo magnetismo come una potente calamita.
Desiderosa di sentire vicino quel corpo perfetto per una volta, perché lei sarebbe sprofondata negli abissi se lui glielo avrebbe chiesto, avrebbe vissuto nel nero della sua anima, condividendo le sue sofferenze i suoi dolori e portandolo verso la luce o rimanendo con lui nel buio in cui era sprofondato.
Ma adesso deve fingere.
"Non è che ti stai innamorando di me per caso?"
Gli aveva chiesto lui.
Samantha con tutta la forza che gli era rimasta lo aveva guardato negli occhi.
"Non credo al colpo di fulmine. Mi sono tolta uno sfizio. Volevo vedere se ciò che dicono su di te è vero"
Lui l'aveva guarda con un sorriso malizioso.
"E che cosa dicono di me?"
"Che sei uno stallone, un purosangue e sembra che le voci siano vere. Posso confermare"
Ma nel vederlo con una donna le ha fatto male, perché quella che gli aveva detto era una bugia colossale.
Vorrebbe crederci ma il suo cuore non mente.
Si può comandare un cuore?
Si può negare di amare una determinata persona?
Si chiede adesso?
Sarebbe tutto più semplice.
Ma la realtà purtroppo è diversa.
Forse avrebbe dovuto seguire il consiglio dei suoi genitori e diventare avvocato ma lei testarda ha scelto la sua vocazione, curare gli animali perché lei ama la natura.
"Samantha ci sei? È tre ore che ti chiamo. C'è il fusto a ore tre"
Samantha guarda la sua amica confusa.
"Che cavolo vai blatterando? Hai bevuto?"
"C'è David con la zocc..."
"Evelyn! Non dire parolacce"
"Se lo merita. Fossi in te le avrei strappato tutti i capelli"
"Non mi interessa. Andiamo la cavalla dovrebbe partorire a momenti. Mi raccomando non farti sgramare da loro che li stai guardando come un'ossessa"
"Abbiamo preparato il box con Jimmy, è pulito e c'è abbastanza paglia.  Ah in questi giorni arriva il nuovo veterinario"
"Davvero? Non vedo l'ora di conoscerlo.  Bene Evelyn tu vai pure mi fermo io a vedere."
Così rimane sola, si avvicina senza farsi vedere e la vede sdraiata a terra.
"Ha le contrazioni"
Lei sussulta spaventata.
Si gira e lo vede vicino a lei.
"La devi smettere di venire di soppiatto. Mi farai venire un colpo uno di questi
gironi. "
Lei mugugna qualcosa di incompresibile e lui la guarda sorridendo.
"Dici alla tua amica di non dire parolacce ma tu sei la prima a farlo"
Lei lo guarda con gli occhi socchiusi.
"Io non dico parolacce"
"No? Eppure mi è sembrato di sentirti dire che sono uno stronzo e un donnaiolo da strapazzo. Sei forse gelosa?"
"Cosa? "
Risponde Samantha.
Il suo viso diventa di mille colori.
"Io non ho...Aspetta tu puoi sentire i miei pensieri? Ti vieto di farlo...perché io non sento i tuoi?"
"Perché io uso una schermatura che nessuno può penetrare."
Si avvicina a lui e puntandogli il dito contro lo spinge indietro.
"Stai lontano da me... hai avuto ciò che volevi adesso lasciami in pace.  Non ti stavi divertendo con quella? Torna da lei"
David la guarda meravigliato nessuno mai si era rivolto a lui usando quel tono.
"Senti piccoletta tu giochi con il fuoco.
Vuoi essere decapitata? Non dirmi che ti dispiace quando sono vicino a te... senti il mio calore? "
Samantha si allontana da  lui,  il suo corpo la tradisce ma non solo quello, sente un'attrazione fuori dal normale.
"So che mi desideri... che mi vuoi adesso "
"L'unica cosa che voglio adesso è fare il mio lavoro sta... sta per partorire e tu la stai facendo innervosire "
"La cavalla oppure te? "
Le dice con un sorriso malizioso.
"Tutti e due adesso per favore lasciami in pace"
"Non posso il tuo corpo mi chiama "
Intanto è così vicino a lei che le soffia sul viso sulle labbra poi sul collo,  la bacia e lei chiude gli occhi beandosi di quel profumo inconfondibile, è una tortura.
Cerca di ritornare in se e lo allontana ma lui non si sposta di un millimetro.
"Dimmi che non ti piace... dimmi che non mi desideri"
"Non... non ti desidero "
"Bugiarda... sento i tuoi pensieri, le tue voglie"
Si allontana all'improvviso e lei si sente vuota.
"Sei uno stupido non usare i tuoi giochetti con me "
Va verso il box e la cavalla è distesa e sta partorendo lei entra per aiutare il puledro.
Lui la osserva in silenzio e sorride.
"Al posto di ridere perché non mi aiuti?  Nella borsa c'è il disinfettante prendilo"
Lui si avvicina.
"È maschio "
Sussurra Samantha.
"Già diventerà uno stallone".
Risponde David fiero.
"Proprio come te"
Dice Samantha.

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